Monaco-Montecarlo, 18 luglio 2024
Sono a letto stesa a pancia in giù mentre mi sorreggono sui gomiti per osservare Charles che ancora dorme.
È steso a pancia in su, con un braccio sotto la testa e un lieve sorriso stampato sulle labbra.
La coperta gli copre solo le gambe lasciando visibile il suo petto nudo.
Prendo il telefono e gli faccio una foto.
Poso il telefono sul comodino e poggio il mento sul torace di Charles mentre passo delicatamente la mano sui pettorali solleticandoli con le unghie.
Per un momento mi prendono le vampate di calore e un senso di nausea, ma passano dopo che mi metto a sedere.
Tiro un sospiro profondo.
Charles si gira a pancia in giù.
Mi perdo a fissare la sua schiena.
Mi sale un dubbio, guardo l'ora, le dieci.
Sgrano gli occhi.
“Charles, Charles svegliati, è tardissimo”
Charles mugugna mentre lo scuoto.
“Che c'è!?”
“Stai scherzando, sono le dieci, dovevamo salire in jet un'ora fa!”
“COSA! LE DIECI!?”
Charles si alza di scatto e filo verso l'armadio vestendosi.
Vado al bagno, raccolgo i capelli in una coda, in velocità mi vesto, e sistemo tutto in valigia.
Charles esce dal bagno in corsa, carica velocemente le valigie in macchina e partiamo verso l'aeroporto di Nizza dove saliamo in jet e partiamo con un'ora e mezza di ritardo.
Il viaggio dura 1 ora e 55 minuti e per le 12:30 facciamo il check-in e subito corriamo all'Hungaroring per le interviste.
Noto con la coda dell'occhio Vasseur che mi lancia un'occhiata strana.
Faccio finta di non averlo visto e seguo Charles col tablet sotto mano.pubblico delle storie e alcune grafiche.
Vasseur si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla.
“Ciao Linda”
“Buongiorno”
“Vedo che ti senti meglio, mi spiace per tutto quello che è successo”
Ringrazio con un cenno del capo.
“Senti, per questi giorni ti affiancherò Silvia come aiutante, ma è importante la tua collaborazione se vuoi tenerti il lavoro”
Lo guardo aggrottando le sopraciglia.
“Hai perso tante ore di lavoro, e se non soddisfi la quantità di ore lavorative sono costretto a licenziarti”
“Nono, ci sono, lavoro, stia tranquilla”
Annuisce lentamente si congeda e se ne va.
Sospiro, mancava solo questa.
Charles si avvicina mi abbraccia da dietro e mi sfrega una mano sul braccio in segno di comprensione e incoraggiamento.
Giro la testa e gli stampo un bacio sul mento.
Passo la giornata con Silvia e i cameraman per fare i video ai piloti Ferrari.
Io e Silvia entriamo in hospitality e mi passa tutti i video che poi dal tablet passo al computer e pubblico su instagram.
Verso tardo pomeriggio i piloti si dedicano a giocare a ping pong mentre i fan li osservano come fossero tennisti professionisti.
Mentre Charles è con Carlos in giro per il paddock inseguiti da Silvia, io me ne sto in hospitality a buttare giù qualche idea per le grafiche dei prossimi post, leggo qualche commento e rispondo a qualcuno di essi.
Trovo dei post su me e Charles, sono principalmente ragazze a pubblicare foto di me e lui insieme, il mio nome spunta su tutti post dei fan dopo l'intervista di Charles e sono sommersa dalle richieste di amicizia, fortunatamente ho il profilo privato.
I commenti sulla nostra relazione sono positivi, c'è chi è felice per noi e poi c'è chi mi definisce un'arrampicatrice sociale, una succhia soldi, che cerco solo la fama.
Cerco di non dargli troppo peso, sono solo delle ragazzine arrabbiate dal fatto che Charles non sa nemmeno chi siano.
Spengo il telefono, su quello arriva Silvia con gli ultimi video che passo sul computer e pubblico su instagram
Verso le 16:00 Charles mi raggiunge in hospitality, mi stampa un bacio in fronte e mi abbraccia prima di raggiungere i meccanici e Andrea per parlare dell'allenamento in vista delle prove libere di domani.
“Bene chérie ora ti riporto in albergo e poi vado ad allenarmi con Andrea, penso di tornare per le 18:00”
Annuisco, e mano nella mano lasciamo il paddock, saliamo in macchina e torniamo in albergo.
Saliamo in camera, Charles si cambia e prende il borsone.
Sono sdraiata sul letto e a gattoni lo raggiungo mettendomi in ginocchio ai piedi del letto.
Faccio cenno a Charles di avvicinarsi.
“Ci vediamo sta sera mon amour” Dico e lo bacio.
Charles sorride e lo saluto con la manina.
Torno a sdraiarmi a letto e accendo la TV.
I programmi sono tutti in lingua ungherese.
Spengo la TV e prendo il computer.
Apro Netflix e mi guardo una serie TV spagnola, Ní una mas.
Mi faccio una maratona e guardo tutti e otto gli episodi.
Verso le 18:00 torna Charles e mi trova sul letto incollata allo schermo del computer.
Si avvicina e a gattoni sul letto mi si avvicina stampandomi un bacio sulle labbra.
Chiudo il computer.
“Vado a lavarmi Chérie tu intanto ordina la cena un'insalata per me”
“Ok” Dico afferrando la cornetta del telefono.
In un paio di minuti arriva la cena, tiro il carrello in camera fuori in terrazzo e adagio i piatti coperti dalle cloche sul tavolino.
Charles esce dal bagno con solo un asciugamano in vita e le goccioline che gli scorrono sugli addominali e sulla schiena.
Mi perdo a fissarlo come fosse una visione angelica.
Charles si veste e indossa un paio di pantaloncini e una maglietta blu.
Mi raggiunge in terrazzo e si siede a tavola.
Solleva la cloche e inizia a mangiare.
“Ho avvisato mamma che Mercoledì torniamo in Italia e domenica ci fermiamo a pranzo con loto”
“Perfetto, ma perché mercoledì, non andiamo lunedì?”
“Pensavo di fermarci qualche giorno a Monaco, è un posto così bello, mi dispiace non passarci il tempo darò che posso”
“Oh ok, va bene, e Monaco sia”
Finiamo di cenare, poi spareccghio e lascio il carrello fuori dalla porta.
Mi appoggio alla ringhiera osservando le ultime luci della giornata.
Domani iniziano le libere ed è la mia ultima chance per non giocarmi il lavoro.
Sinceramente inizia a non fregarmene niente se mi licenzia, sarebbe comunque un dispiacere, ma mi stanno girando i coglioni, hanno orari da incubo e pretendono molto anche se stai male e hai già fatto ore e stra ore di lavoro.
Sento le mani di Charles posarsi sui miei fianchi e lentamente avvicinarsi cingendomi in un abbraccio.
“Non sai quanto sia felice di quello che abbiamo, non so nemmeno come faccia a piacerti.”
“Come potresti non piacermi”
“Sono, bipolare, paranoica e sto sempre male, sono un disastro”
“Il mio disastro preferito”
Sorrido.
“Ora mi devi pagare il copyright per l'affermazione”
Charles sospira.
“Nono, ora mi devi dare 80€ per l'importanza di quella frase detta da me nei tuoi confronti”
“Non rompere i coglioni” Dice conficcandomi le dita nei fianchi facendomi morire dalle risate.
“Okok, fermo mi piscio addosso, fermo”
Mi giro e lo abbraccio.
“Permettimi una domanda”
Charles sta in silenzio.
“Ma se io non avessi avuto un aborto, tu te ne saresti andato, mi avresti abbandonata”
“Ma no, sarei rimasto, per la prima volta trovo la donna che amo e che soprattutto mi ama veramente, e dovrei lasciarla solo perché porta in grembo mio figlio. Che sciocchezza, non ti lascerei mai, nemmeno per sogno, e spero veramente di poter avere un figlio con te in un futuro.”
Alzo lo sguardo e sorrido a Charles.
Torniamo dentro, Charles va in bagno, io afferro una delle sue magliette dalla valigia e la indosso, senza pantaloni.
Charles esce dal bagno e mi guarda sorridendo.
“Ti ho già detto che quando metti le mie magliette sei più sexy”
Sbuffo guardando al cielo sorridendo.
Ci sentiamo a letto e mi metto a guardare il telefono con Charles.
Dopo un po’ Charles spegne il telefono e mi stringe a sé in un abbraccio prendendo sonno con la guancia poggiata sulla mia nuca.
Quanto amo tutto questo, non avrei potuto chiedere di meglio, sono così contenta di quello che io e Charles abbiamo.Bene, questo è un capitolo un po' di passaggio, più breve rispetto agli altri, ma mi serviva solo per collegarmi ai prossimi capitoli con race week.
BACIOONEESS 💋 💋 💋
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Like the Titanic
RomanceIl grande sogno di Linda Rossi si avvera finalmente, e può lavorare in Ferrari come social media manager. Dopo il suo arrivo, nella scuderia Ferrari ci sarà un po' di trambusto, i due piloti litigheranno e il loro legame si spezzerà, ma le cose si...