Capitolo 16

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《Non puoi cambiare una persona che non vede alcun problema nei suoi comportamenti. Puoi solo cambiare il modo in cui tu reagisci a quei comportamenti》

Vega

Ho sempre odiato le feste, ma quando Chow e Alexia mi hanno mostrato affetto, sembrava meno un incubo tutto questo. Ma ovviamente le cose non possono andare sempre alla grande, no, devono per forza, in qualche modo, rovinarsi. Appena siamo entrate c'erano veramente troppe persone e tentando di muoverci fra la folla insieme, Alexia e Chow si sono allontanate da me. Non intendo urlare i loro nomi, perché sarebbe leggermente imbarazzante, ma cammino a passo svelto da una parte all'altra per trovarle. Più mi guardo attorno e più mi rendo conto di quanto sia semplicemente disgustoso tutto ciò che c'è. Guardo i ragazzi e le ragazze: quei sorrisi così accesi sui loro visi, ma talmente falsi allo stesso. Quei movimenti così forzati, quelle risate fatte solo per gentilezza. Stare insieme anche quando non ci si sopporta a vicenda e fingersi amici. Vestirsi in modo stravagante solo per sentirsi ricchi ed importanti, per farsi notare e sentirsi i migliori. Mi fa salire il vomito tutto questo. Le amicizie in realtà inesistenti e le relazioni semplicemente false e tossiche. Questo è l'adolescenza, questa è la mia generazione. Dove per capire che tipo di persona è qualcuno, basta cercarla su qualche social e stalkerizzarla. Trattengo il vomito e continuo a cercare le ragazze, non intendo passare da sola questa fottuta festa. L'unica cosa che si salvano, sono le decorazioni. Quelle si che sono davvero belle, è tutto in tema inverno, che è anche la mia stagione preferita in assoluto. L'estate la odio con tutto il mio cuore, se potessi la farei sparire immediatamente. Un'odore pungente di fumo e alcool punge subito la mia gola e si espande per tutto il corpo. Sono così abituata a questo maledetto odore che, anche se in pochissime quantità, io ne percepisco subito la presenza. Sarei capace di sbattere la testa contro il muro pur di non sentire questo odore della morte.《Vega! Vega, dove sei!? Sono Carol, dobbiamo parlare!》d'un tratto sento una voce femminile provenire da lontano, capisco che proviene da fuori, dalla porta dell'ingresso per la festa. 《Devo parlare con Vega, dannazione!》continuo a sentire le urla di una ragazza, e dice il mio nome. Ma chi potrebbe cercarmi a quest'ora? Andiamo, io non sono simpatica! In pratica non ho nessuno, sono sola. 《Vega! Sono Carol! Fai qualcosa!》urla lei, decido di avvicinarmi per sentire meglio, potrebbe trattarsi proprio di Carol dopo tutto. Mi sporgo di poco, giusto per riuscire a vedere meglio, e noto subito le guardie della sicurity trattenere una ragazza dai capelli rossi e lei che tenta in ogni modo di liberarsi ed entrare. Mi chiedo di cosa voglia parlarmi Carol in modo così urgente. Insomma, è tardi, è notte, cos'è di così importante? Ha anche il mio numero di telefono, potrebbe parlarmi anche domani.《Lasciatemi! Lasciatemi ho detto, brutti gorilla!》urla arrabbiata, scalcia in tutte le direzioni e sventola la sua borsetta bianca nel vento. Inizia anche ad insultare le guardie, che automaticamente iniziano ad irritarsi, penso che perderanno la pazienza tra qualche secondo. Corro nella sua direzione 《È tutto okay, grazie》sorrido alla sicurity e loro la lasciano andare. Ci allontaniamo di poco, il suo vestito bianco aderente luccica sotto la luce dei raggi lunari. Sorrido, perché per qualche secondo mi ricorda Alexia, anche lei indossa un vestito stellare. 《Come stai Carol?》le chiedo, camminiamo molto lentamente nel silenzio della notte. Prima urlava in modo disperato, ora non dice niente. È caduta in un silenzio tombale. Mi chiedo se stia bene. Si ferma di colpo e ride. Una risata isterica, furiosa, una di quelle risate terrificanti dei film. Mi guarda negli occhi e io non riesco a non notare tutto il mascara colato su tutto il suo viso. Ha pianto, e tanto. 《Mi chiedi come sto? Seriamente? Mi fai solo ridere!》sputa con tono acido e mi punta contro un dito, come quando si accusa qualcuno《Sai come sto? Una vera merda! Tu sei solo una fottuta e maledetta puttana!》si avvicina sempre di più, furiosa 《Ma di cosa stai..》entro in confusione e non ci capisco più niente, indietreggio spontaneamente 《Non ti devi mai più avvicinare a Siro, mai più! Non ci devi parlare, cazzo! Non deve esistere per te! Lui è mio!》continua ad urlare incazzata, tento di calmarla 《Carol, calmati, è tutto okay, respira》ma lei si innervosisce solo di più e perde la pazienza sempre più velocemente. 《Devi tacere! Devi tacere diamine!》urla arrabbiata 《Ho sentito voci che dicono che siete troppo amici voi due, e non ti conviene perché ho abbastanza soldi da mandarti anche in carcere se voglio》non riesco a credere a ciò che sento, perché questa è proprio una minaccia. 《Ma se non lo sopporto! Non siamo amici Carol!》le urlo. Lei si ferma a guardarmi per qualche secondo, e comincia a ridere come una svitata. 《Lo sai perché ha cambiato scuola?》mi guarda come se fossi una preda, i suoi occhi sono accesi, bruciano come il fuoco《Per merito mio, sono stata io a fargli cambiare scuola!》respiro e cerco di capire qualcosa di ciò che dice 《Cosa intendi? Spiegati meglio Carol》《Pensa che non aveva detto niente ai suoi genitori! Assurdo! Preferiva farsi sbranare vivo da tutti noi, tutti i giorni. Solo e soltanto per quella merda della sua stellina》inizia a piangere 《Ma lui è mio! Deve capire che siamo fatti per stare insieme!》inizio a chiedermi se forse non è ubriaca, ma non sento odore di alcool nel suo alito. È perfettamente sobria. 《Sei innamorata di Siro?》le chiedo a bassa voce, lei si avvicina a me 《Da quando eravamo alle medie, e nessuno, ti assicuro, nessuno, deve provare ad avvicinarlo, altrimenti dovrò intervenire io》mi sussurra all'orecchio e un brivido mi percorre tutta la schiena. Pensavo fossimo amiche. Invece ho davanti una gelosa possessiva e falsa. 《Mi fai solo pena, Vega》dice guardandomi negli occhi 《Oh, ma lo dico per te, per il tuo bene, fai pena a tutti, la gente ti si avvicina per pura soddisfazione personale. Forse un giorno lo capirai》sorride soddisfatta di ciò che è appena successo tra noi. Si gira e se ne va sui sui stivaletti bianchi costosi.
All'inizio rimango ferma. Immobile a riflettere su ogni sua singola parola e movimento. In poche parole, è solo una maniaca che mi ha appena minacciata, perché mi vede come un ostacolo. Lei vuole stare con Siro. Ma lui si rende almeno conto dell'amica che ha? È una psicopatica okay?! Ha detto che può spedirmi anche in carcere, e onestamente non punto molto sulla sua sanità mentale, dato il modo in cui ride e poi si infuria e poi piange. È pazza. È una esaurita. Devo avvisare Siro. Deve sapere da che tipo di persone è circondato. Torno dentro la festa e non cerco più le mie amiche, ma quel ricciolino biondo. Sono infuriata, oddio quanto la odio quella Carol. Quanto la odio. Vedo al fondo della sala, in un angolino, dei bellissimi capelli morbidi. Lo so che è lui, lo so. Cammino velocemente tra le persone di questa maledetta festa e arrivo a lui. Gli metto una mano sulla spalla e lui si gira, mi sorride appena mi riconosce 《Vega》parla come se fosse ammaliato 《Sei davvero bellissima, questo vestito è magnifico》per qualche secondo mi distraggo da ciò che volevo dire. Dannazione Siro, tu e le tue belle parole. 《Ascolta Siro, dobbiamo parlare》《Certo, adesso?》lo afferro dal braccio 《Si adesso》lo trascino fuori, nel buio della notte. Ci ritroviamo sotto la coperta calda delle stelle e le nuvole bianche nel cielo rendono tutto più magico. 《Cosa c'è Vega? È successo qualcosa?》chiede preoccupato. Mi mancano le parole, ma continuo a guardarlo fisso negli occhi. 《Vega..?》cerca di posare una mano sulla mia spalla e io mi sposto 《Carol!》urlo, lui mi guarda stranito 《Carol è una pazza! Mi ha minacciata di mandarmi in carcere! Quella è una gelosa possessiva!》lui non comprende ciò che dico e cerca di calmarmi, come se fossi io la pazza《Parla piano Vega, è tutto okay, ma dillo piano》. Respiro a fondo 《Lo sapevi che è innamorata di te?》chiedo seria, lui cambia espressione 《Ma cosa dici? Sei impazzita? È la mia migliore amica, lo avrei capito se fosse stato così》inizio a scocciarmi 《Certo, infatti hai anche capito che era colpa sua nella vecchia scuola. È lei che ti ha portato a cambiare scuola, è colpa sua!》urlo esasperata, lui diventa sempre più incredulo 《Ma stai accusando una persona innocente! È la mia migliore amica! Non lo avrebbe mai fatto! Io la conosco!》continua a essere testardo e a non accettare le mie parole. Lo guardo negli occhi, stiamo in silenzio 《Mi vuoi dire perché hai cambiato scuola?》pronuncio con calma ogni parola, deve fidarsi di me, non di quella rossa. 《Non posso dirlo Vega, non posso》sussurra spaventato. 《Devo andare ora, devo proprio andare. Sono felice di averti vista oggi, ma la prossima non accusare i miei amici quando non sai di cosa si tratta e non hai nemmeno uno straccio di prova》mi dà le spalle e comincia ad allontanarsi. 《Cosa ti tiene sveglio la notte Siro? Eh? Cos'è che ti tormenta? Perché non ne parli?》gli urlo da dietro. Noto un leggerissimo tremolio del suo corpo, ma non si ferma e continua a camminare. Rimango di nuovo con il corpo immobilizzato. Perché non mi ha creduto?

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