Capitolo 43

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《Hai capito il senso della vita? Sinceramente io no, credo che ognuno abbia la propria concezione di "senso della vita" e che non ce ne sia uno fisso. E tu?》

Chow

Che bella giornata per fare una partita di tennis con tua cugina mentre contemporaneamente leggi un libro sulla meccanica e nel frattempo parli con tua madre che sta cucendo un bel vestito per tua sorella che si sposa. Eh si, oggi è proprio una bella giornata. Nel nostro grande cortile siamo tutti indaffarati con qualcosa. Da quando il sole si è fatto vedere, siamo tutti più attivi e siamo stati colti da una voglia di fare. Le mie tre sorelline più piccole giocano con le bambole, mio fratello è uscito con la sua ragazza e mia sorella maggiore, quella che si sposa, è impegnata nei soliti preparativi. Sono così emozionata per lei. Oh e mio padre sta chiacchierando intensamente con mio nonno, che a sua volta è suo padre.《Piccola pausa》chiedo a mia cugina, ho bisogno di bere dell'acqua dalla mia boraccia rosa. Mi allontano e la afferro, mentre bevo mi guardo attorno. Sono felice di avere la maggior parte del tempo la mia famiglia con me, perchè la nostra casa è abbastanza grande da poter contenere tutti. In totale ci abitiamo in otto, avvolte siamo anche in dieci, e mia cugina viene a farci visita molte volte, visto che i suoi genitori, i miei zii, sono spesso fuori per lavoro. Sono amorevoli e la chiamano in continuazione per sapere come sta e farle sentire la loro vicinanza, solo, meno presenti fisicamente all'interno delle mura di casa loro. Comunque, nella nostra famiglia siamo tutti abbastanza estroversi e stare in compagnia non è un problema, in più, non litighiamo molto, ma molto di rado, e questo aumenta il livello di benessere tra di noi e nel nostro ambiente. Sospiro soddisfatta guardandomi intorno ancora, sono davvero felice. Poso la boraccia e torno a giocare con la mia cugina preferita. Faccio qualche punto e lei si lamenta《Oh andiamo Chow! Lo sai che ho appena imparato a giocare!》io mi lascio scappare una risatina divertita《Se non sono severa come fai a imparare?》lei alza gli occhi al cielo. Nel frattempo che lei va a recuperare le pallina, io vado a leggere qualche riga dal libro di meccanica: "Le grandezze fondamentali della meccanica sono spazio, tempo, massa e forza. Non possono essere completamente definite, ma accettate sulla base dell'intuito e dell'esperienza". In realtà la meccanica mi piace solo in parte, la sto leggendo per curiosità e perché, chi lo sa, forse un giorno queste cose mi torneranno utili. Mia cugina torna con la pallina e torniamo a giocare. Ma mentre gioco non riesco a smettere di pensare. Rifletto anche su me stessa, perché questo ultimo periodo è stato ricco di impegni e non sono riuscita a pensare molto a me. La scuola va a gonfie vele e i miei voti non calano facilmente, esco con i miei amici per fare passeggiate e faccio anche molte videochiamate. Sono sempre in compagnia. Il mio fisico mi piace e il mio carattere è abbastanza buono, qualche piccolo miglioramento lo farei, ad esempio cercherei di essere meno impicciona. Ma dopo tutto è okay.《Si mamma quel colore sta molto bene!》le rispondo urlando alla sua domanda. Lei mi sorride e mi ringrazia. Bene! Ho fatto il solito resoconto, che serve anche come promemoria. Mi sembra di aver letto di sfuggita che riassumere le cose giornalmente aiuta la memoria e farsi complimenti quotidiani aiuta l'autostima, quindi il cervello rilascia la dopamina che è una sostanza per il benessere e che quindi mi fa stare bene. Felice. Mi sembra fosse così, non vorrei sbagliarmi. Una delle mie sorelline mi viene vicino《Chow, secondo te la mia bambola è carina?》io lancio un breve sguardo mentre colpisco la pallina《Oh si! È davvero carina! Io ci giocherei sempre!》urlo con ammirazione. Lei mi sorride e si allontana, tornando a giocare. Però, voglio anche precisare che essere sempre felice non è neanche un bene, perché le esperienze negative sono quelle che ci formano e che ci rendono più profondi e meno vuoti. L'importante è non farsi inghiottire da esse. Trovare un equilibrio, sì, trovare un equilibro è proprio quello che serve, come per Yin e Yang. E poi, dalla vita c'è sempre da imparare. Le persone dicono che sono molto solare e sempre con il sorriso sul volto, pensano che non pianga mai o che non sia mai triste, ma la verità è che anche io sono un essere umano e quando accade qualcosa di meno bello, anche io piango, come tutti gli altri. Sta mattina, quando le nuvole si erano impossessate del cielo azzurro rendendolo grigio, mi trovavo nella mia cameretta e ho riflettuto molto su un certo argomento. A scuola, ultimamente, ho notato che sono tutti molto strani, i miei compagni di classe intendo, quelli a cui sono più stretta rispetto agli altri. Arold è nervoso. Siro è triste. Vega è arrabbiata. Alexia è preoccupata. Non sono riuscita a sapere niente di nessuno, sui motivi di questi umori, ma mi incuriosisce e vorrei saperne di più. Poter stare accanto a ciascuno. La mia Piccola Luna è entrata in uno stato di rabbia assoluta già da tempo, e non sono riuscita ad aiutarla o a capire il motivo di tutte queste emozioni. Ride e scherza, cerca di mostrarsi abbastanza normale con me, ma io so, vedo e capisco. Invece il sole ricciolino è triste, suppongo sia riconducibile alle litigate con la Piccola Luna e al ri-contatto con la sua ex classe. Del piccolo e indifeso Arold so abbastanza, e so anche che non sono io la persona che aiuterà a guarire le sue ferite. Ho visto bene come Alexia lo guarda e come lei guarda lui. Mia cugina fa punto e festeggia.《Ah! Ho fatto punto!》urla festeggiando.《Complimenti tesoro!》le urlo. Ho appena notato che mi è sfuggito una piccolezza. È proprio una delle mie questioni preferite quelle che mi è scampata: Yin e Yang. Da quando papà mi ha detto quelle cose, io ci penso sempre. Quando vado in giro o quando sono a contatto con qualcuno, lo osservo attentamente e cerco di capire se potrebbe essere lui. Finora nessun risultato. La nostra armonia viene interrotta da un suono famigliare. Il telefono fisso di casa sta squillando. Già il telefono fisso perché papà ha voluto tenerlo. Questo non significa che lui non se la cavi con la tecnologia, solo, è difficile accettare tutte queste rivoluzione tecnologiche degli ultimi tempi e capisco che sia difficile cambiare tutto d'un colpo.《Vado io!》urlo posando la racchetta. Corro in casa e afferro il telefono《Pronto?》chiedo con tono squillante come sempre《Pronto? Dov'è il signor-》io lo interrompo senza pensarci《Sta cercando mio padre? Glielo passo subito, aspetti un attimo》dico e sposto il telefono dall'orecchio《Papà! C'è qualcuno al telefono per te!》urlo, e riesco e vederlo che entra in casa. Arriva affianco a me e gli lascio il telefono in mano. Gli sorrido e mi allontano per uscire e tornare a giocare a tennis. Quando sto per essere fuori sento mio padre dire:《Cosa?! È una cosa grave! Arrivo subito! Arrivo arrivo, non ti preoccupare》io mi volto e torno da lui a passo svelto.《È successo qualcosa papà?》lui mi guarda preoccupato《Mi hanno chiamato da lavoro》risponde mentre afferra alcune cose per andare. Mi chiedo a cosa potrebbe servirgli uno dei nostri medicinali alle erbe e una pallina anti-stress. Il mio sguardo diventa confuso. Mio padre fa tanti lavori differenti ed è anche volontario di molti centri e associazioni, non posso sapere a quale si riferisce precisamente.《Quale dei tanti?》chiedo curiosa, lui mi lancia uno sguardo fugace《Una delle associazioni di cui sono volontario mi ha chiamato, hanno bisogno di me》si sofferma e mi guarda dalla testa ai piedi《Mh, mi chiedo se sarebbe giusto portarti con me》sussurra mentre si accarezza la barbetta. Io rido, davvero vuole portarmi con sé? Sarebbe bellissimo!《Puoi farlo davvero?》gli chiedo emozionata《Penso di sì, in questo caso credo che potresti essere utile, ho una certa buona sensazione》mi confessa fiero. Io mi guardo dietro《Vado ad avvisare gli altri e andiamo!》esclamo, corro subito in cortile e avviso tutti della nostra breve assenza. Loro mi fanno cenni di consenso e mi sorridono per concordare. Io torno dentro, mio padre è già alla porta di ingresso ad aspettarmi.《Pronta?》mi chiede《Pronta!》lui spalanca la porta deciso e usciamo fuori, saliamo in auto in contemporanea. Mi sento speciale in questo momento. Mi sento importante. Mio padre mette in moto e quando partiamo sono troppo curiosa per non chiedere《Ma quale dei tanti centri ti riferisci papà? In cosa potrò essere utile?》lui mi guarda sorridente《Lo vedrai Chow, tu abbi fiducia, in me, ed in te stessa》io sorrido e guardo fuori dal finestrino. Devo ascoltare attentamente le sue parole saggie, lui ne sa molte di più di me. Mi fido. Sono così emozionata e fiera di questo momento. Chissà cosa accadrà.

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