Capitolo 31

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《A volte mi sento diverso. Cammino come tutti gli altri, ma dentro mi sento un estraneo nella mia stessa vita》
-Franz Kafka

Alexia

Appena ho visto Vega, ho tirato un sospiro di sollievo e mi sono sentita meglio nel trovarla al sicuro. Dopo aver parlato, ci salutiamo ed io torno da sua madre e nostro padre. Ripenso ai loro sguardi quando hanno capito che Vega era scappata. La madre era diventata bianca e tremava, ho dovuto aiutarla a sorreggersi e rassicurarla più e più volte. Neanche dopo vari bicchiere di acqua fredda si è calmata. Nostro padre invece era frustato e infastidito, lui voleva andare alla sua amata grigliata. Ha ragione Vega quando dice che cosi evita un disastro, ma io sono sicura che potrebbe causarne un altro. Raggiungo entrambi, che stanno chicchierando abbastanza animatamente in mezzo alla strada. 《L'hai trovata?》mi chiede subito sua madre preoccupata, più la guardo e più è come se percepissi in lei totale ansia. Io penso rapidamente alle parole da dire per farli allontanare da qui e per farli smettere di cercarla. 《No, ma ho saputo che si trova con una sua amica, che sta male, per questo è scappata》la madre si avvicina a me ancora di più di prima 《Sei sicura? Come fai a saperlo?》di solito non faccio fatica a mentire, ma mentire ad una donna disperata dal cuore d'oro, guardandola anche negli occhi, è più difficile 《L'ho saputo da altre mie amiche, è una cosa certa》lei mi guarda sospettosa e dubbiosa, ma non mi chiede più niente. Sembra solo che ad un tratto capisca. Come se abbia capito qual'è la verità. Spero non sia una cosa negativa, se è davvero così.《Allora torniamo a casa, tornerà quando deve》dice papà con tono arrabbiato. Come fa ad essere così indifferente? Come fa a pensare solo alla sua maledetta grigliata? È davvero più importante la birra che sua figlia? Ci incamminiamo verso casa. Mentre cammino, continuo ad essere tormentata dai dubbi. Se le accadesse qualcosa, io sarei pienamente responsabile. Responsabile perché avevo l'occasione di fermarla e tenerla al sicuro con me, invece ho assecondato il suo piano. E io lo so che il suo piano è comprensibile, che così è al sicuro dal padre per una giornata, ma allo stesso tempo penso ai pericoli fuori. Guardo il cielo, tra poco sarà nuvoloso. Mi immagino lei sotto la pioggia. Mi ripeto che è con Siro, e Siro è responsabile. I miei pensieri si placano quando arriviamo a casa. I due disfano le cose dalla macchina, che avevano preparato per la giornata al lago e tornano in silenzio in casa. Io salgo al piano di sopra e vado in camera di Vega..nostra, camera nostra. Lancio uno sguardo qua e là, tutto in ordine. Ed è anche tutto avvolto da un silenzio quasi piacevole. Mi siedo sulla sedia della scrivania e osservo il cielo dalla finestrella. In realtà amo questa camera. Vorrei avere io una stanza così a casa mia. Vengo distratta dalla vibrazione del mio telefono, che mi segnala l'arrivo di una notifica. Lo estraggo dalla tasca e quando vedo di chi si tratta, rimango abbastanza sconvolta. Comincia a tremarmi leggermente la mano, e non riesco a capire se per ansia o emozione. Apro whatsapp e leggo il messaggio di mia madre: "Ciao Ale, come va? Ti stai divertendo? Io ho trovato solo ora il momento di scriverti, mi dispiace. Sai com'è, il lavoro. Comunque dimmi quando tornate". Una delusione si prende possesso della mia anima immediatamente dopo aver letto quelle parole. Tutto qua? Mi aspettavo inutilmente qualcosa di più. Sono qui ormai da qualche mese, e lei si preoccupa solo ora? E mi chiede solo questo? Lo comprendo che forse neanche per lei è una situazione facile accettare che l'uomo che hai deciso di amare, in realtà ha un'altra famiglia, con un'altra donna e un'altra figlia, oltre a te. Ma caspita, non è facile neanche per me. Decido di risponderle lo stesso con amore e senza rabbia: "Ciao mamma! Non ti preoccupare, lo capisco♡ Qui tutto bene, chiederò a papà quali sono i piani per le prossime settimane. E tu come stai?" invio il messaggio e poi spengo il telefono. Effettivamente non mi ero chiesta quando torneremo a casa. Quando siamo partiti papà aveva detto che ci saremo fermati solo per qualche breve settimana. Ma qua sono passati già dei mesi. Torno a concentrarmi sul cielo, nel tentativo di distrarmi da ciò che ho letto. Da quando sono qui, invidio per una cosa Vega. Per sua madre. Lei ha una madre così attenta, così gentile, disponibile e affettuosa. Mia madre è tutto l'opposto invece. Sospiro. Qui sto bene. Per questo non mi ero accorta del passare del tempo. Qui ho Vega, Siro, Chow e la madre di Vega. Qui ho una camera diventata per metà mia, e mangio tutti i giorni regolarmente cibo cucinato personalmente dalla madre della mia sorellastra. A casa mia mangiavo solo cose comprate dal supermercato, sempre cose in scatola pronte da riscaldare. Oppure non mangiavo. Non dico di detestare mia madre, lo so che cerca di fare del suo meglio, eppure mi lascia lo stesso con l'amaro in bocca. Mentre ripenso alla mia vita di qualche mese fa, penso che chiamare Vega "sorellastra" non suona bene. Ma è giusto chiamarla sorella? Non sono neanche ancora sicura che lei mi accetti e mi voglia. Forse non lo sarà mai in realtà. Lo capisco, è normale, succede. Non gliene farò mai una colpa.《Alexia?》bussano alla porta e capisco subito che si tratta di lei. 《Avanti》urlo e lei entra con calma, mi guarda e si siede sul letto di Vega《Ti va di parlare un attimo?》io la osservo, probabilmente vuole parlare di sua figlia. 《Certo》mi alzo e mi siedo accanto a lei. Mi guarda negli occhi, come se stesse cercando di leggermi dentro. Mentre lo fa, non riesco a non notare che ha gli stessi occhi di Vega. O meglio, è Vega che ha i suoi occhi. Sono scuri e cupi, ma allo stesso tempo hanno una luce dentro tutta loro. Forse le loro anime non sono così diverse come sembra. Parla a bassa voce, mi chiedo se abbia paura di lui《Io lo so che Vega non ha molte amiche, certo, potrebbe anche essere che ora è davvero con una sua amica. Ma capisci Alexia, devo esserne sicura. Guarda fuori》mi indica la finestra 《Vedi come piove? Vega non è per strada da sola, vero?》. Ed è li che mi chiedo cosa Vega vorrebbe che io facessi. È sua madre e le vuole bene, non le provocherebbe mai del male e del dolore, perciò devo dire la verità solo a lei? Oppure nemmeno lei deve saperlo? So che non apparirà Vega stessa magicamente a dirmelo, perciò decido di scegliere la cosa da fare in modo razionale. 《Sta bene, non è in pericolo, solo, ha deciso di stare al sicuro da un'altra parte》sussurro anche io, assecondandola. 《Lontana da me?》chiede spaventata, quasi delusa《No no, da papà》ammetto io malinconica. Immagino che anche lei abbia visto con i suoi occhi com'è realmente l'uomo che ama o che amava, perciò dovrebbe capire. 《Immaginavo》sussurra riflettendo 《E tu come ti senti?》mi poggia una mano sulla spalla. Vengo investita all'improvviso da quella domanda. Oh non me lo aspettavo. Le sorrido per abitudine 《Bene! Qui mi trovo come a casa mia》almeno in parte è vero. 《Ne sono davvero felice》mi sorride 《Posso farti una domanda?》chiede incerta 《Ovviamente》《Ma se non vuoi rispondere non farlo, non sei obbligata》io le faccio un cenno con la testa 《Tua madre dov'è? Perché non è venuta con voi?》io mi rattristisco di poco 《Ha molto lavoro, è una delle segretarie di una grande azienda importante. Per questo non è con noi》sussurro guardando per terra. Non voglio che veda i miei occhi leggermente lucidi. 《Lo capisco, scusa se te l'ho chiesto》mi accarezza i capelli dolcemente, io torno a guardarla 《È tutto apposto》ed è vero. Restiamo qualche minuto in silenzio, entrambe assorte nei nostri pensieri.《Bene, ora vado》si alza ed esce dalla stanza, ci sorridiamo, e poi scompare dietro la porta, che si richiude dopo di lei. Rimango di nuovo sola. Mi viene in mente che posso riempire questo silenzio con della buona musica. Con cosa se non con la musica? Cerco le mie cuffie, frugando nella tasca dei jeans e le trovo subito. Sempre nel loro posto le mie bimbe. Mi alzo e mi sposto, sdraiandomi nel mio letto. Scelgo una canzone che possa accompagnarmi finché non giunge Vega a casa. Si chiama "Are You Bored Yet?" di Wallows. Appena comincia, alzo il volume al massimo e mi godo la sua dolce melodia.

"Cause we could stay at home or watch the sunset
But I can't help from askin', "Are you bored yet?"
And if you're feelin' lonely, you should tell me
Before this ends up as another memory
Will you tell the truth so I don't have to lie?,,

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