Capitolo 20

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《Non tutte le tempeste arrivano per distruggerti la vita. Alcune arrivano per pulire il tuo cammino》
-Seneca

Siro

Prendersi cura di Arold ieri è stato..non so come dirlo. Bello. Lo so che ha fatto abbastanza cose sbagliate da quando lo conosco, e immagino che abbia fatto anche peggio prima, ma se solo si lasciasse toccare, nel senso di amare, forse sarebbe un'altra persona. 《Ragazzi, ho una notizia importante》annuncia la professoressa entrando in classe, è davvero piena di entusiasmo questa mattina. Posa i suoi effetti personali sulla cattedra con enfasi e riesce a contagiarmi con il suo umore frizzante. Mi chiedo curioso quale sia questa notizia assurda. 《Pronti?》chiede guardando tutti i suoi studenti negli occhi, non trattenendosi quasi più dall'emozione. Tutti noi facciamo di sì con la testa e la guardiamo emozionati quasi quanto lei. 《Abbiamo deciso di farvi fare una gita a sorpresa!》esclama, allargando le braccia come segno di sorpresa. Ognuno di noi comincia a parlare con il vicino e a farsi domande sul dove e sul cosa. 《Prof, ma oggi?》chiede una ragazza al fondo 《Professoressa, ma dove andiamo?》chiedono ancora. L'insegnante viene sommersa da così tante domande da faticare a rispondere. 《Okay, in breve: oggi andremo a visitare un museo sull'astronomia e sull'astrologia, è abbastanza vicino, perciò andremo a piedi》tutti si guardano l'un l'altro. Io guardo subito Arold per cercare di coinvolgerlo, ma non sembra molto entusiasmato da questa notizia. 《Oh e》aggiunge 《Ci andremo in compagnia di un'altra classe quarta di un'altra scuola》apre il registro e consulta qualcosa a noi sconosciuto 《Oh Siro, è proprio la tua classe precedente! Ne sei felice?》mi guarda negli occhi felice. Sento il mio intero corpo tremare. Voglio alzarmi da questa sedia e andare a casa. Ma che cazzo di domanda è? Se sono felice di andare con la mia ex classe? Ma è ovvio che se ho cambiato direttamente scuola un motivo c'è. È ovvio che non posso sopportare di vederli. Che non voglio vederli. E che assolutamente non voglio fare una gita in loro compagnia. Io ho passato questi mesi qua a tentare di ricostruirmi una vita. Non possono distruggerla così facilmente. Per qualche secondo mi passa per la testa il pensiero di fingermi malato e tornare a casa. Ma sarebbe davvero utile? Insomma, tanto i miei nuovi compagni di classe incontreranno lo stesso quelli vecchi, e sicuramente qualche domanda la faranno. Inoltre, la persona che più mi preoccupa è Vega. Dannazione, sarà anche a contatto con Carol. Le cose andranno malissimo. Cerco di ragionare in modo lucido. Se devo affondare in tutto questo, voglio essere presente. Non a casa a nascondermi. Mi passano così tanti pensieri per la testa. Forse alcune persone semplicemente non possono essere felici. Non possono vivere bene. Devono soffrire. Mi va bene. Perché tanto, posso evitarlo? No.
Da quando siamo usciti dalla scuola, Vega mi osserva peggio delle spie segrete della CIA. Io cammino davanti, in prima fila, dietro alle professoresse, e mi sono trascinato dietro Arold. Vega è insieme a Chow e Alexia, poco più indietro di noi due. Mentre camminiamo riesco a pensare solo e soltanto a tutti i scenari possibili in cui la mia vita viene del tutto annientata. Mi scappa una risatina nervosa. La sto rendendo troppo tragica? Si dai, forse la rendo troppo tragica. Cioè, se si sapesse tutto, cosa mai potrebbe succedere? Rifletto. Oh beh, solo tutto ciò che è successo nell'altra scuola suppongo. Perciò sarebbe ricominciato tutto da capo. Sospiro. Ma perché deve accadere per forza? La professoressa si gira e ci guarda 《Manca poco, ancora qualche minuto!》urla e tutti festeggiano. Mi guardo attorno per distrarmi, oggi c'è pure il sole, qualche piccola nuvoletta, ma nulla di grave, non pioverà. Sarebbe una bellissima giornata, se non fosse per quella classe di merda.
Arriviamo davanti al museo. Loro sono già qui. Le professoresse di entrambe le classi si salutano e scambiano due paroline. Io rimango paralizzato. Vedo ogni singolo demonio, lì in piedi, emozionato per questa fottuta gita scolastica. Appena mi vedono cominciato a ridere fra di loro e a bisbigliare. Che poi, diamine, mi piacerebbe anche farla questa visita al museo, l'argomento è davvero interessante e una giornata di riposo totale è ben voluta. Ma perché con un'altra classe? Perché proprio con quella classe? Arold mi smuove da una spalla, io lo guardo e lui con un cenno mi indica Carol. Mi sta salutando, è contenta di incontrarmi. Mi sforzo di sorridere e la saluto. Mi ricordo immediatamente di Vega. Mi giro a cercarla e la trovo. Intorno a lei, Chow e Alexia chiacchierano molto prese, invece lei osserva intensamente Carol. Non ho la minima idea di cosa sarebbe capace. Cioè è assurdo tutto questo. È convinta che la mia migliore amica sia innamorata di me e che in realtà è stata lei a farmi tutte quelle cose! È davvero incredibile! È folle! La cosa che mi spaventa è che..e se lei perdesse la pazienza e attaccasse fisicamente Carol? Mi auguro con tutto il cuore che non accada nulla di troppo esagerato. Entriamo tutti insieme all'interno del museo e veniamo subito accolti da due guide. 《Bene, adesso diventeremo un solo gruppo, come un'unica classe, e loro saranno le nostre guide. Mi raccomando, fate attenzione e prendete appunti, farete un lavoro al riguardo, che sarà valutato》le professoresse ci danno le ultime indicazioni e poi fanno unire le nostre due classi. Vengo subito raggiunto da Carol, che mi abbraccia felice. 《Che bello! È stata una bella sorpresa questa gita!》esclama, e io tento di mostrarmi interessato ed emozionato tanto quanto lei. 《Eh si, una vera sorpresa..》guardo Arold, da quando siamo partiti mi sta affianco in silenzio. Non puzza né di alcool né di fumo. Strano, ma è una cosa molto positiva, ne sono felice. Carol mi osserva attentamente, forse ha notato che sono agitato 《Ascolta Siro》mi poggia una mano sulla spalla 《Lo so che questo momento è difficile per te, infatti io sono qui per aiutarti e sostenerti okay? Siamo una squadra. Ti voglio bene》mi conforta e io sorrido, le sue parole sono sempre il massimo per me. Ma non posso fare a meno di notare come mi osservino gli altri. Bisbigliano fra di loro e fanno commenti su di me. Quanto li odio. Tutti. Dal primo all'ultimo. Le guide iniziano a parlarci e io tento di distrarmi, mentre passeggiamo per i corridoi, ricchi di illustrazioni inerenti allo spazio. 《L'astronomia è la scienza naturale che si occupa dell'osservazione e della spiegazione degli eventi celesti che si verificano nello spazio. In particolare si occupa dello studio delle origini e dell'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste》mentre la guida parla, Vega si avvicina a me. 《Come stai, Carol?》le chiede con un sorriso stampato perfettamente sul viso. Ma io lo percepisco nel suo tono che non è venuta per fare la gentile. 《Oh, ciao Vega! Io sto bene, e tu come stai?》anche Carol ricambia il suo sorriso, ma lei è sincera, a differenza sua. 《Anche io sto bene! Che coincidenza trovarci qui, non trovi?》Carol ridacchia 《Eh già, una bella coincidenza!》esclama guardandola negli occhi. Io mi trovo in mezzo a loro due, a sinistra ho Carol e a destra ho Vega. Arold si è messo dietro di me. Mi sento un po' il terzo incomodo, ma almeno, se dovessero alzarsi le mani, io sono in mezzo e riuscirei a fermarle. O meglio, a fermare Vega. 《Bella la tua vecchia classe Siro, non capisco proprio perché tu sia andato via da lì..》 Vega tira fuori l'argomento apposta. Cerco di calmare il mio tremolio. 《Ti dispiace Barlow? Non sento la guida》le sussurro a denti stretti. Il suo sguardo lascia intendere che non ha intenzione di smetterla. Vega si avvicina di più a Carol 《È bello passare un'intera giornata a contatto con il tuo migliore amico, vero Carol? Quello che tu ami, ma che allo stesso tempo che hai rovinato. Mi chiedo solo..come? Come l'hai rovinato? Vuoi farmi la spiegazione del come, quando e perché? Un po' come i super cattivi nei film, quando si vantano del loro piano malefico》le sue parole sono cariche di veleno, e sembra che non stia nemmeno più cercando di nasconderlo. Carol sta cercando le parole giuste da dire, intanto ci raggiungono anche Chow e Alexia. 《Lo sapevate che la Luna e Saturno sono i due pianeti che hanno maggiore influenza sugli eventi, sul nostro quotidiano? Ebbene, è proprio così. Non la trovate una curiosità assurda?》le guide continuano con la loro spiegazione. Chow guarda Alexia 《Allora qui, la Luna e Saturno sono molto presenti》le sussurra ridendo e riferendosi a noi. Alexia ride, ma sembra allo stesso tempo preoccupata per la strana situazione. Vega si gira verso Alexia 《Che ne dici di andare a ridere come un'oca da un'altra parte?》io rimango spiazzato dalle sue parole. Non ho mai visto Vega così tanto agitata e arrabbiata. Mi viene da chiedermi se sia solo a causa di Carol e delle sue fantasie su di lei. Alexia la prende dal braccio nel modo più delicato possibile e la tira indietro. 《Respira okay? Lo so che c'è qualcosa che non va e che ti turba, ma io non sono una minaccia, non sono qui per farti del male, sono qui perché voglio aiutarti e starti accanto, davvero》le sussurra con tono dolce e comprensivo. Vega la osserva per qualche secondo, forse sta ragionando sulle sue parole. 《Io non voglio l'aiuto di una come te》torna accanto a me e Carol, Chow cerca di capire cosa sta succedendo e come gestire tutto questo. Io sento il panico addosso. Arold sembra del tuo assorto dalla voce delle guide e non fa caso a noi. Evito lo sguardo di Vega, ma io lo sento che mi fissa. 《Sai una cosa Worley?》mi sussurra ad un orecchio 《Ho tentato di comprenderti e di aiutarti. Ma se tu non vuoi darmi retta e neanche parlarmi, sono certa che i tuoi ex compagni di classe saranno molto lieti di dirmi ciò che sanno su di te》si volta e va in direzione di un gruppetto. Quel gruppetto. Chow, Alexia e Carol hanno ben sentito ciò che ha detto la loro amica. Chow si avvicina a lei in fretta e tenta di calmarla, anche Alexia è lì vicino. Carol mi guarda 《Non è giusto come ti tratta, adesso ci penso io》va in direzione di Vega. Io le vado dietro. Sento che le cose stanno precipitando troppo in fretta.《Perché ti comporti così con Siro? Eh? Lascialo in pace e smettila di farti gli affari suoi!》le urla addosso esasperata. Negli occhi cupi di Vega vedo un qualcosa. Come una scintilla. Ma non promette niente di buono.

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