Capitolo 21

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《Hai presente quella tristezza di quando sai già come andrà a finire, ma speri ogni volta che il finale cambi?》

Vega

Quando percepivo quell'emozione così negativa che è la rabbia, la reprimevo. Respiravo a fondo e facevo altro per distrarmi. Leggere. Scrivere. Cantare. Ascoltare la musica. Guardare un film. Ma ad un certo punto, arriva quel momento in cui non lo reprimi nemmeno più. Quel momento in cui lo accetti e lasci che prenda possesso di ogni singola parte di te. Del tuo corpo. Del tuo cervello. Della tua anima. Mi sono stufata di avere la presenza di papà per la casa. Che mi sorride e mi fa regali come caramelle o fiori. Che cerca di comprare il mio amore e il mio silenzio così. Che si comporti come se nulla fosse. Mi sono stufata di essere sempre la seconda scelta di ogni singolo essere umano che conosco. Mi sono stufata di non essere mai ascoltata anche se grido. Mi sono stufata di essere vista come quella cattiva. Mi credete quella cattiva? Allora sarò quella cattiva. Vi mostrerò quanto posso essere insensibile, perché voi me lo avete mostrato, sulla mia pelle, ora tocca a me. Carol mi urla addosso di smetterla di trattare così Siro. È proprio quello che stavo aspettando. Qualcosa di concreto per farmi scattare. Mi giro a fulminarla con lo sguardo 《Come Carol? Non ho capito, scusami. Non ho capito la parte in cui dici a me di trattare bene Siro, quando tu gli hai fatto addirittura cambiare scuola. È questa la parte che non ho capito. Ma tu puoi rispiegarmelo. Prego tesoro, spiegami perché io sono quella cattiva e tu quella buona》la invito a parlare, a spiegarsi, perché se apre quella bocca e dice qualcosa di falso, le spacco il dolce visino che ha. Mi ha trattata come se fossi sua amica. Mi ha trattata come se mi volesse bene. E io mi sono fidata. Di poco, ma mi sono fidata. E credevo di aver trovato un'amica. Invece lei ha solo fatto finta di essere dalla mia parte. Per cosa? Per assicurarsi che Siro non avesse nessun'altra oltre a lei. 《Vega, calmati, ti sto solo facendo notare il tuo comportamento sbagliato nei confronti del mio migliore amico》parla con quel tono e quell'espressione da semplice buona amica. 《Se vuoi possiamo parlare in privato, noi due, e se sei arrabbiata con me, possiamo risolvere, senza farne una questione di stato, che ne dici?》mi propone con gentilezza. Ci rifletto su. Parlarle oppure rivolgermi direttamente a questo gruppetto qua? Da quando siamo arrivati ho notato che sono quelli che tengono di più d'occhio Siro. Ho sentito come facciano battutine su di lui e come parlano di lui. Ho visto come lo guardano. Come se volessero distruggerlo come un insignificante insetto. 《Sapevate che secondo alcune antichissime teorie, i segni zodiacali sarebbero solo sei. Questo perché i segni opposti, come Ariete con la Bilancia, Toro con lo Scorpione e così via, rappresentano lo yin e lo yang di ogni energia. Due entità opposte e complementari che formano la totalità, l’unicità》le guide continuano con la loro spiegazione. Mi chiedo se si siano resi conto di ciò che sta succedendo qui. Mi guardo attorno, siamo tanti, e noi siamo coperti dagli altri studenti, perciò ai loro occhi, non sta succedendo niente. Beh, meglio così. Chow mi guarda immobile, ma i suoi occhi mi implorano di non fare cose stupide. Anche Alexia mi osserva preoccupata, ma io tento di evitare il suo sguardo, non voglio darle importanza. Arold è veramente silenzioso oggi. Forse è più fatto del solito, oppure è stanco. In ogni caso, non riesco a sopportarlo. Infine Siro. Lui guarda la scena nel panico. È sempre stato bravo a gestire le sue emozioni, anche quelle più ribelli, ma oggi. Oggi sta crollando. Questo è il vero Siro, ma a me non basta, devo vedere di più. 《In realtà Carol, non ho più intenzione di perdere tempo con una falsa come te》le sorrido con gentilezza, perché è così che si manda a fanculo la gente con eleganza. 《Ehi voi》mi rivolgo al gruppettino di ragazzi, sembrano i soliti popolari e bulletti della scuola. 《Conoscete un certo Siro Worley?》loro mi sorridono maliziosi 《Certo che lo conosciamo, cosa vuoi sapere di lui?》con me parla quello che pare il capo. 《Tutto ciò che sapete, ma principalmente perché ha cambiato scuola》mi giro leggermente per vedere le reazioni di tutti. Chow sembra spaventata, Alexia mantiene la calma, Carol è furiosa e Siro..lui..mi fa tenerezza. Anche se cerca di tenersi a freno, riesco lo stesso a vedere il suo tremolio, il petto che si alza e si abbassa velocemente e gli occhi lucidi. Lo osservo bene. Conosco quella sensazione. È quel momento quando qualcuno minaccia di farti crollare, e tu sei già sul punto di crollare, sei già debole, e non riesci a respingere anche questa minaccia. Perciò vedi il tuo corpo cedere sotto lo stress accumulato e riesci a percepire la salinità delle tue lacrime che scendono lente. Ho provato così tante volte quella sensazione. Mi rigiro verso il gruppetto. 《Allora, da dove vuoi che cominciamo?》mi chiedono impazienti. Hanno un sorriso tossico sul viso. Sento una brutta sensazione addosso. Il mio istinto mi grida disperatamente di non fare cazzate di questo genere. 《Ho cambiato idea, grazie lo stesso》sorrido a tutti loro e mi allontano velocemente. Vado da Chow e mi metto affianco a lei 《Che dici? Andiamo ad ascoltare cosa hanno da dire le guide?》sforzo un sorriso 《Si, andiamo a sentire, dicono cose interessanti》la sua voce mi calma leggermente. Mi stupisco del fatto che non mi abbia ancora abbandonata anche se fino ad adesso mi sono comportata da stronza. Lancio un breve sguardo a Carol che non smette di fissarmi. Le sorrido. Oh, non pensare che l'abbiamo finito qui rossa, sto solo rimandando il momento per distruggerti a dovere. 《Vi piacciono i colori ragazzi? Perché se la Terra è il pianeta azzurro, gli altri pianeti non sono meno colorati. Marte è marroncino, tipo caramelle mou, Giove è a strisce, Saturno è color bronzo, Urano verdognolo, Nettuno è blu intenso. I colori sono ovunque nell'universo. È affascinante》ascolto attentamente le guide e libero il cervello da qualsiasi pensiero cattivo. Avverto una presenza vicino a me, alta e che profuma di miele. 《Ehi Barlow》mi sussurra calmo 《Grazie per non aver..insomma..hai capito》io gli concedo un breve contatto con i miei occhi e poi torno a concentrarmi sulla spiegazione 《Finché non mi crederai e non ti fiderai di me Worley, noi saremo due sconosciuti》sussurro a mia volta con decisione. Lui sta per ribattere qualcosa, ma poi si ferma, mi guarda un'ultima volta e poi si allontana, va verso Carol. Alexia si mette affianco a me. 《Sai cosa ammiro di te Vega? La tua intelligenza, e il tuo buon cuore. È per questo che non hai fatto quello che volevi fare. Non voglio costringerti a essere mia amica, ma ricordati sempre che è sempre meglio essere in due che da sole. Sono e sarò sempre presente per te, anche quando non lo vorrai》il suo tono è sempre convincente. Nonostante io provi a trovare il difetto in lei, capisco che la odio solo per la parentela. E la sua voce, le sue parole, sono sempre talmente calme e misurate da trasmetterti almeno un poco di tranquillità. Non so se odio o amo questa cosa, forse non voglio nemmeno saperlo per ora. 《Il lavoro per la scuola lo facciamo noi tre insieme?》chiede Chow emozionata come sempre, mi fa venire da ridere 《Certo Chow, va bene》anche Alexia è d'accordo. La cosa mi fa meno piacere, ma almeno starò con Chow. E poi suppongo che loro due abbiano ascoltato molte più cose rispetto a me.
La giornata finisce ed è ora di tornare a scuola e poi a casa. Mentre le professoresse si salutano e parlano delle loro cose da insegnanti, ci concedono di stare ancora insieme. Sostengono che sia una cosa positiva per noi ragazzi stare assieme, specialmente se non ci conosciamo. 《Ragazze, devo andare in bagno, torno subito》mi rivolgo alle mie amiche, o meglio, più a Chow che ad Alexia 《Ti senti bene?》mi chiede Alexia 《Vuoi che ti accompagniamo?》domanda Chow. Sorrido. Sono davvero premurose dopotutto. 《Sto bene, torno subito, aspettatemi qui》mi allontano e vado in bagno. Mi lavo le mani e mi sciacquo il viso con l'acqua fredda. Sento dei passi avvicinarsi e la porta si apre. La rossa si posiziona accanto a me e si lava anche lei le mani. Figuriamoci. Chi se non lei? Io mi allontano poco più in là. Non la voglio vicino. 《È stata una bella giornata, non trovi Vega?》mi chiede sorridente e io ricambio il suo sorriso 《Già, una giornata fortunata per te, perché non ti ho staccato i capelli uno alla volta》. Lei si asciuga le mani con cura 《Ah si? Io penso sia stata fortunata per te, perché se volessi potrei denunciarti per diffamazione e mandarti probabilmente in carcere. Io penso che sia un'idea molto carina》afferma convinta delle sue parole. 《Aspetta solo che scopra cosa hai fatto a Siro, e poi vedremo chi denuncia chi》lei getta i fazzoletti con violenza e poi si avvicina pericolosamente a me. Io non mi sposto né indietreggio, lei mi mette le mani al collo e mi fa sbattere contro il muro dietro di me 《Tu comportati ancora una volta come ti sei comportata oggi, e ti giuro che ti faccio soffocare mentre dormi, chiaro?》il suo tono suona minaccioso. Immagino si senta la più forte, ma lei non ha ancora avuto a che fare con il mio carattere di merda. Riesco a spingerla e a levarmela di dosso 《È una minaccia Carol? Perché non mi faccio intimorire da te, anzi, mi dà solo la spinta per continuare. Le favole non ti hanno insegnato niente? Vincono sempre i buoni, e i cattivi annegano nella loro cattiveria. È così che andrà》lei ride e si prende gioco delle mie parole 《Credi ancora nelle favole Vega? Sul serio? Cresci un po' per piacere》mi trattengo dal fare qualche battuta sulla sua intelligenza e mi limito a uscire dal bagno e lasciarla sola.

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