28. Non è divertente

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«Allegra, sembra che mi abbiano dato un pugno in un occhio» si guardò bene a pochi centri metri dalla superficie specchiata del bagno di quel locale, l'eye-liner sfumato le allungava lo sguardo e lo rendeva quasi felino, l'ombretto creava un chiaro scuro particolare sul suo occhio. Trucco che decisamente Elisa non era abituata a portare, e la faceva sentire un po' a disagio, ma si era affidata ad Allegra e quello era stato il risultato.

«Finiscila e usciamo, tanto su chi dovresti fare colpo sentiamo?» la bionda incrociò le braccia e sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
«Su nessuno» si passò il gloss sulle labbra, sistemando gli scuri ricci per un'ultima volta.
«Prima o poi ammetterai che ti piace..» borbottò mentre uscivano dal bagno.
«E basta con 'sta storia» la rimproverò Elisa seguendola oltre la porta di uscita.

La musica era assordante, e le luci fin troppo basse, non si vedeva quasi niente, complice anche il fumo al ghiaccio secco che aleggiava nell'aria. Ormai i ragazzi erano andati persi, quel release party era sfuggito di mano, c'era tanta, troppa gente, e tanto, troppo alcool. Erano tutti ubriachi fradici ed a tratti molesti.

Era da almeno un'ora che non aveva rivisto nessuno dei suoi amici, i "festeggiati" del momento, la cassa continuava ogni tanto a suonare le nuove canzoni del loro album "Fuoristrada", uscito da appena un giorno.

Lei ed Allegra si erano fatte qualche drink, ma Elisa si volutamente era impegnata per rimanere lucida. Voleva festeggiare quel traguardo così bello per i suoi amici, voleva essere presente in ogni momento, anche perché aveva paura che qualcuno di loro non avrebbe fatto altrettanto.

Mentre delle fan avevano fermato la sorella di Ghera per parlare, notò i membri del collettivo salire sul palchetto dietro alla stazione del dj con dei microfoni, poco dopo partì la base di Ric Flair.
Iniziarono a rappare e furono accolti da un boato, si creò come un pogo al centro della stanza, da cui furono risucchiate. Il tutto fu ancora molto più divertente perché Fares e Faster dimenticarono mezze frasi a causa dell'eccessiva ubriachezza, ma a dirla tutta a nessuno importò - anche perché la canzone era appena uscita e in pochi sapevano le parole vere - e anzi si divertirono pure di più anche per quello.
La corvina temette seriamente per la sua incolumità nel pogo, ma ne uscì illesa per fortuna, ridendo insieme alla sua complice.

Finalmente riuscirono a trovare Huda, Ginevra, insieme anche a Dario, Ghera e Barto.
Uscirono nell'area esterna del locale, Elisa fumò una sigaretta a metà con Allegra, parlarono del successo che stava avendo quella serata, erano tutti molto soddisfatti e contenti.

«Ecco i miei amici del cuore» Pietro arrivò barcollando accasciandosi sulle spalle di Elisa, che perse l'equilibrio, sorretta prontamente dalla bionda vicino a lei.
Fares scoppiò a ridere senza senso, imitato da tutti gli altri, Faster arrivò svapando con la sua puff in mano e iniziò a ballare in cerchio, seguito da Pietro, ricreando una specie di ballo tribale che però sembrava ballato da degli scimpanzé scoordinati.

Furono accerchiati da dei fan, fortunatamente molto educati e non invadenti, e rimasero per un po' a chiacchiera.
Il biondo e il moro sparirono nuovamente dentro, parlando di tornare a bere.

«Siamo sicuri che li riportiamo tutti interi, sì Allix?»
«Sono abituati..» rispose scrollando qualche pagina social sul suo cellulare mentre anche loro tornavano all'interno dopo essere rimaste a sedere fuori a prendere ancora dell'aria fresca, dato che dentro era piuttosto rarefatta.

«Ecco appunto» esclamò Elisa guardando Pietro che veniva sorretto da Andrea, il quale rideva a crepapelle, prima che l'altro capitombolasse a terra.
Si avvicinarono piano ai due, già circondati da altra gente.
«Deve vomitare» le disse all'orecchio in corvino, inondandole le narici del suo fiato alcolico.
Nel frattempo Fares stava sdraiato con le mani sulla pancia e gli occhi chiusi, sorridendo come un ebete.

«Pietro tirati su dai» lo incalzò Erin, che si era fatto spazio tra la folla, probabilmente uno dei pochi ancora in sé là dentro.
Insieme a Faster lo afferrarono per le braccia e lo tirarono su, Dario se lo tirò dietro sparendo oltre l'uscio del bagno.

«Dovremmo andare a controllare?» Elisa si mordicchiava la punta delle unghie, era fin troppo impressionabile per questo genere di cose.
«Vomiterà e starà meglio, stai serena» la strattonò per un braccio per tirarla in mezzo alla folla che si era diradata e aveva ricominciato a ballare dopo la scenetta del loro amico.

Cercò di non pensarci, anche se aveva un po' di paura, non le piaceva non avere il controllo su certe situazioni, soprattutto se era una persona a cui voleva bene a star male. Certo, lui aveva esagerato ed era un coglione, ma ciò non cambiava la preoccupazione che lei nutriva nei suoi confronti.
Dopo qualche minuto riapparve Dario.

«Pietro?» lo interrogò subito.
«L'ho lasciato abbracciato al cesso, con Faster che gli ha portato un nuovo drink nel frattempo»
«Stai scherzando spero» gli disse all'orecchio.
«No, ma tranquilla, sono abituati loro, se la sfangano da soli»
«Torno subito» disse fugacemente vicino ad Allegra, facendosi spazio tra la folla per andare nel bagno.

Non le importò che fosse il bagno dei maschi, quando da fuori sentì provenire rumori come di qualcuno che vomitava.

«Pietro..» mormorò guardandolo seduto a terra, appoggiato alla tavoletta del gabinetto.
«Mi sa che ho esagerato» le disse facendo spallucce e reggendosi la fronte con una mano.
«Andrea?»
«L'ho cacciato, mi voleva far bere ancora, sto vomitando l'anima» rise sconnessamente, stava farfugliando. Ebbe un nuovo conato e si chinò sull'apertura del water, istintivamente Elisa afferrò la sua chioma dorata per tenerla indietro.
Aveva perso il conto di quante volte avesse fatto la stessa cosa per Giada o altre amiche.

«Va meglio?» si inginocchiò vicino a lui, che una volta finito si appoggiò con la schiena al muro dietro di sé, socchiudendo gli occhi.
«Gira tutto, e fa male la testa, ho lo stomaco che brucia..» balbettò scuotendo il capo, con le palpebre ancora serrate.
«Mi viene da dormire» biascicò prima di iniziare ad accasciarsi, sorretto da Elisa con una mano.
«Pietro apri gli occhi dai, che ti prende?» cercò di mantenere la calma.
«Pietro» ripetè il suo nome almeno tre o quattro volte, alzando gradualmente il tono di voce - il suono echeggiava in quel bagno vuoto e le suscitava ancora più angoscia - prima di realizzare che non le rispondesse più, iniziò a dargli qualche schiaffo mentre lui era riverso esanime sulle mattonelle bianche e lucide del bagno.

«Pietro non è divertente se è uno scherzo» continuò invano, accertandosi che il suo torace continuasse ad alzarsi e abbassarsi, stava respirando almeno.
Le lacrime le colmarono gli occhi, fu pervasa dal terrore più totale, e corse fuori a cercare aiuto.






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N.d.A
Buonsalveeee e buona domenica!
Nuovo capitolo un po' drama sul finale, mi era mancata un po' di suspence, anche se mi beccherò dell'odio da parte di qualcuno..
Non mi ero scordata di voi, scusate per il ritardo e chiedo scusa in anticipo se capiterà che pubblichi più raramente anche nelle prossime settimane, mi sono un po' bloccata con la scrittura e sto andando più piano del solito, ma ci sono!

Mai sonno || Fares Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora