«Gentili ascoltatori e ascoltatrici, concludiamo questa notturna insieme con una delle mie canzoni preferite in assoluto credo, un regalo per me e per voi in questo giorno che è scoccato alla mezzanotte e che non sopporto molto. Per me e tutti gli altri che non amano il proprio compleanno, va bene anche così, anche se i vostri amici e familiari vi obbligheranno sempre a festeggiarlo in un modo o nell'altro» premette il tasto per chiudere il suo microfono e fece partire "Mai Sonno".
Si sdraiò sulla sedia girevole allungando le gambe sul mobile davanti a lei, godendosi quella melodia che sembrava cullarla e comprenderla nel profondo.Svogliata si mise a rimettere a posto tutto, per fortuna erano stati ordinati quelli del turno precedente, aveva poco lavoro da fare. Iniziare il proprio compleanno in quel modo alla fine non era male, era di buon umore, contenta della sua vita attuale e dei suoi passi avanti.
Ripensava ai mesi precedenti e si sentiva fiera di sé stessa, del lavoro che aveva trovato e che stava portando avanti con convinzione e serietà, della stima che aveva guadagnato dai suoi colleghi pure più grandi, l'indipendenza che stava conquistando sempre di più, le amicizie che aveva fatto e che la stavano portando a vivere esperienze nuove e stimolanti.
Se pensava a quanto fosse cambiata da quando aveva solo ventidue anni, giusto un anno prima, non credeva ai suoi occhi.Mentre scendeva le scale rispose ad alcuni messaggi di auguri che aveva già ricevuto nonostante il tardo orario, sovrappensiero e totalmente ignara di ciò che l'avrebbe attesa alla sua uscita.
****
«Ma che carina che ha messo "Mai Sonno" come conclusione al programma» esclamò Ginevra, stringendosi nel suo giubbino di jeans, era metà Maggio ma la sera faceva decisamente freschetto quando calava il sole. Appoggiò la testa sulla spalla di Ghera, che avvolse le sue spalle con un braccio lasciandole un leggero bacio sulla tempia.
«Vi vuole anche troppo bene, non ve lo meritate» disse Allegra rigirandosi tra le mani il regalo per l'amica, in preda all'emozione.
«Chiudi la bocca, Alle» la redarguì Jack offeso.
«Comunque è vero, ci vuole pure troppo bene» intervenne Faster.
«Anche noi gliene vogliamo, che significa?» si intromise Duccio, un po' interdetto.
«Zitti! forse sta scendendo» esclamò Giada facendo un cenno della mano e acquattandosi dietro alla siepe del palazzo insieme a Lollo.«La torta, Pietro!» Allegra incalzò il biondo che teneva in mano una scatola di cartone di quelle da pasticceria fin troppo grande, doveva essere un assaggio giusto per Elisa, avevano decisamente dato il compito a quello sbagliato.
Huda si avvicinò al biondo aiutandolo ad aprire la scatola e posizionando le candeline con il numero "23" al di sopra di essa.«Faster l'accendino!» gridò a bassa voce la ragazza dalla pelle olivastra intimando al corvino di avvicinarsi con un gesto della mano incalzante.
«Falso allarme, è una signora col cane» annunciò Lorenzo riportando la calma nel gruppo.
«Quando ci mette a chiudere quello studio, è un buco..» commentò Andrea rigirandosi l'accendino tra le mani.
Pietro tuttavia era rimasto con una mano a palmo aperto sotto alla scatola, come ad esporre la torta, e le candeline in bilico sopra che cercava di non far capovolgere per non rovinare la scritta.«Ora, ora!» Giada sventolò una mano segnalando l'arrivo dell'amica, tutti si spostarono per nascondersi meglio dietro alla siepe, e con un gesto fulmineo Faster accese le candeline.
La riccia svoltò l'angolo e spalancò le palpebre rimanendo a bocca aperta.
«Sorpresa!» dissero tutti all'unisono.
Iniziarono a cantare "tanti auguri" cercando i mantenere un tono di voce accettabile dato l'orario, e Fares, ormai incaricato ufficiale del dolce, si avvicinò a lei con la torta sorridendole dolcemente.
STAI LEGGENDO
Mai sonno || Fares
FanfictionElisa, abituata a fare da sfondo alla vita degli altri piuttosto che essere la protagonista della propria, all'età di ventidue anni ancora non sa cosa voglia fare del suo futuro. Uno "scontro" più che casuale la porterà progressivamente a cambiare a...