37. Prosciutto sugli occhi

355 37 8
                                    

«Sai Pietro, a volte mi sembra che tu viva con il prosciutto sugli occhi» Faster sputò una nuvola di fumo, guardando il pubblico dalla panchina del palco mentre Duccio ed Erin cantavano la canzone finale, "Sabbia".

«Che intendi?» cascò dalle nuvole, guardandolo stranito.
Gli fece un cenno con il capo, verso la figura che stava sotto palco accanto ad Huda e Allegra, Elisa cantava con le lacrime agli occhi abbracciata alle due amiche.

«Che hai contro Elisa ora?»
«Non ti mettere subito sulla difensiva, non ho niente contro di lei, è questo il punto»
«Vuoi provarci?» continuò ancora più confuso il biondo.
«A volte penso che sei proprio rincoglionito, muoviti» si alzò spingendolo dietro la schiena con una mano mentre tutti stavano già salutando il pubblico, abbracciati, avvolti dalle grida e dagli applausi.
Era un boato, veramente assurdo, probabilmente il loro miglior concerto fino a quel momento.

Le luci dei telefoni illuminavano tutto l'anfiteatro Ultravox, dal prato fino ai posti a sedere più in alto. I loro genitori e gli amici di una vita erano lì per loro, un'atmosfera familiare e intima, ma al tempo stesso di condivisione.

Come al solito dopo ogni concerto, uscirono a fare quattro chiacchiere con le persone che rimanevano ad aspettarli. Era un po' incredibile, ma esisteva qualcuno che si girava mezza Italia solo per vederli, e anche quel giorno erano presenti.

Elisa osservava da lontano, con un drink in mano, vicino a Laura che aveva appena chiuso la cassa del merch.

«È Faster o Fares?» le chiese la ragazza al suo fianco, scuotendola dalla trance in cui si trovava.
«Come scusa?»
«Dai, hai capito» la incalzò facendole un occhiolino.
«Non so di cosa tu stia parlando» balbettò bevendo un altro sorso dal suo bicchiere.
«Elisa, io li vedo quegli occhietti, loro parlano per te sai, io credo che sia Fares ma anche Faster ha degli atteggiamenti equivoci con te, non so..»
La corvina si sedette su una sdraio che si trovava nel prato, si guardò per una trentina di secondi i piedi, per poi semplicemente rivolgere uno sguardo a Laura e annuire.

«Pietro è molto dolce con te» commentò, sfiorandole un braccio.
«Ha altre cose per la testa, o meglio, persone..» cercò di cambiare discorso.
«Vi vedrei molto bene insieme, siete cromaticamente perfetti»
«Non sei la prima a dirmelo» rise amaramente «ma non penso che basti l'armocromia in questi casi» calciò un sassolino con un piede, facendolo volare a circa un metro di distanza, rasoterra.







***




«Sono così fiera di te amore mio» Paola baciò Pietro tra i capelli, abbracciandolo forte.
«Grazie ma'» rispose ricambiando l'abbraccio.
«Ti voglio bene fratellone» fu la volta di Asia, si strinsero forte e lei lo baciò sulla guancia.
«Elisa dov'è?» chiese dopo aver sciolto la stretta.

La guardò storto «com'è che stasera avete tutti in mente Elisa?» le domandò con fare sospettoso.
«Voglio solo salutarla, non la vedo da un sacco» si giustificò la più piccola.
«Era al banco del merch» le indicò lo stand con la mano destra.
«Mi accompagni?» la sorella gli afferrò la mano sorridendo, era una domanda retorica, sapeva che suo fratello non resisteva al suo sorriso e alle sue richieste.

Si lasciò trascinare da Asia fin là, lo stand però era vuoto, trovarono Laura ed Elisa a chiacchierare poco lontano su delle sdraio.

«Elisa!» la bionda la richiamò con tono euforico.
La riccia perse un battito, stavano parlando proprio di lui e venivano fuori i due fratelli Serafini, ebbe una stretta allo stomaco dalla paura ma cercò di mantenersi calma.

«Asia, ciao!» esclamò alzandosi e andandole incontro, cercando di sfoggiare un sorriso il più vero possibile.
Non potevano aver sentito ciò che dicevano, ma avevano avuto un tempismo decisamente pessimo.

«Come stai bella?» le chiese accarezzandole i lunghi capelli biondi per poi abbracciarla.
«Bene e tu? Non ci vediamo da una vita» sorrise per poi baciarla su entrambe le guance dopo l'abbraccio.
«Bisogna rimediare, sai mio fratello è un po' negato per queste cose» guardarono insieme Pietro che stava fumando la sua iqos con una mano nella tasca dei pantaloni.
Incatenò il suo sguardo a quello di Elisa e accennò un sorriso, lei ricambiò, leggermente impacciata.

«Perché non venite qualche volta da noi a Forte, dato che inizia la bella stagione?» propose «c'è posto per tutti»
Fece cenno di sì col capo «Volentieri, se non disturbiamo»
«Ma va che disturbate, a noi fa piacere, e pure a Paolina» ridacchiò dando un buffetto sulla spalla a suo fratello «vero Piè?» il biondo annuì.
«Mi sembra una splendida idea» rispose lui, staccando il mozzicone della sua terea per buttarlo nel cestino più vicino.

Non riusciva ancora a capire il discorso che gli aveva tirato fuori Andrea, si sentiva un po' stupido.

«Possiamo disturbare?» una chioma rossa e uno spilungone occhialuto si avvicinarono a loro.
«Complimenti per il concerto, davvero bravissimi» Giada strinse la mano a Pietro.
«Grazie, vi siete divertiti?»
«Molto, ma penso che sia un pensiero comune» aggiunse Lollo sorridente.
«C'è un motivo perché parla sempre così bene di voi la ragazza» aggiunse la rossa, facendo arrossire l'amica.

I due si avvicinarono a Elisa e l'abbracciarono.

«Ma buonasera» Faster arrivò quasi correndo.
«Ci mancava pure questo» constatò la corvina fingendo un tono scocciato.
«Che intendi Elisina?» Andrea le si avvicinò strofinandole una mano sulla testa e facendole elettrizzare tutti i capelli, oltre che arruffarli.
«Fallo un'altra volta e sei un uomo morto» lo incenerì con lo sguardo sistemandosi.
«A cosa dobbiamo questa cortese visita?» si rivolse a Giada, ammiccando, sardonico.
«La mia amica ci teneva tanto, non farti strane idee, Locci» iniziarono a battibeccarsi.

Rimasero un po' a parlare, abbandonati in prima battuta dai fratelli Seraf, poi Lollo trascinò via pure Elisa per lasciare soli i due "piccioncini".

«Almeno la smette di rompere con questo Faster» commentò Lorenzo.
«Già, se almeno scopano si mettono l'anima in pace entrambi» appoggiò la testa sulla spalla dell'amico, che la strinse a sé in un tenero abbraccio «tu almeno devi sorbirti solo Giada, io pure Andrea»
«Tu invece sei sempre in questo limbo» affermò, titubante per la possibile reazione dell'amica «per quanto ti sforzi di non volerlo mostrare, chi ti conosce lo vede che non stai bene Elisa.»
«Starei peggio se rischiassi di rovinare il nostro rapporto per qualcosa di più, anche perché ho la certezza che ciò che provo non sia assolutamente ricambiato.»
«Lo hai chiesto a lui?» ribattè l'amico.
«I fatti parlano al posto suo.»







***
N.d.A
Buongiornino, come state? È iniziato settembre e così la mia malinconia per l'estate che sta finendo, ma almeno nella storia per adesso siamo ancora in questo periodo per me molto spensierato, anche se non possiamo dire che la nostra Elisa sia altrettanto spensierata.
Faster fa discorsi strani a Pietro, che ne pensate? Qui tutti confondono sempre più le acque..

Mai sonno || Fares Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora