Capitolo 10

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Hinata pov:

Mi risvegliai con una sensazione bagnata e ruvida sulla guancia. Aprii gli occhi lentamente, impiegando qualche istante a capire dove mi trovavo. Sentivo ancora la testa pulsare. Poi, realizzai che il mio gatto, Isagi, era lì a leccarmi la faccia con la sua lingua ruvida. Isagi, quel piccolo felino nero dagli occhi blu come il cielo di notte, mi guardava curioso mentre miagolava piano, quasi a chiedermi se fossi ancora vivo.

"Isagi..." mormorai, accarezzandogli la testa con la mano buona.

Provai ad alzarmi, ma un dolore acuto mi trafisse la testa, e mi toccai la nuca, sentendo il sangue secco sulle dita. Ricordai improvvisamente la caduta e il freddo della strada bagnata. Un brivido mi attraversò la schiena, realizzando che dovevo essermi addormentato appena arrivato. Il corpo mi faceva male dappertutto, ma ero a casa, questo era quello che contava.

Riuscii a mettermi in piedi, barcollando leggermente, e notai un biglietto sulla porta. Lo presi tra le mani tremanti e lessi le parole scritte con la calligrafia di mia madre:

"Sarò fuori per lavoro per quattro giorni. Natsu dormirà dalla sua compagna, Hitch, per le prossime tre notti. Tornerò presto. Mi raccomando, riguardati."

Un sospiro mi sfuggì. Nessuno sarebbe tornato a casa per un po'. Sentii un altro brivido percorrermi il corpo e starnutii con forza. Fantastico... Ora mi stavo anche ammalando.

Guardai Isagi che mi fissava con i suoi grandi occhi blu, affamato e curioso. Con un sorriso stanco, mi avviai verso la cucina, presi una scatoletta di cibo per gatti e la aprii. Il profumo forte riempì l'aria, e Isagi iniziò a miagolare insistentemente, strofinandosi contro le mie gambe.

"Ecco." dissi mentre versavo il cibo nella sua ciotola. Isagi si avventò subito, e per un attimo la sua presenza mi diede una piccola consolazione.

Poi mi diressi verso il bagno, cercando di ignorare i dolori che mi attraversavano il corpo ad ogni passo. Mi tolsi i vestiti fradici e li gettai nel cesto della biancheria insieme al borsone, con dentro la divisa impregnata di tè, che era altrettanto bagnato e sporco.

Togliendo prima la pomata, le pastiglie e il telefono dal suo interno, avevo delle chiamate perse da mia madre, Yamaguchi, Sugawara e Kenma, non sapevo di essere così ricercato, pensai ridendo tra me e me.

Forse avrei potuto richiamare Kenma, ormai si erano fatte le 22:30 e lui sta sveglio fino a tardi.

Mi avvicinai allo specchio, esaminando la ferita sulla nuca. C'era ancora un po' di sangue secco che tingeva i miei capelli di rosso. Mi tolsi la fasciatura dalla testa, cercando di non farmi troppo male, poi passai a quella sul braccio, stringendo i denti mentre sentivo una fitta di dolore attraversarmi. La pelle ustionata era ancora arrossata e sensibile al tatto.

Decisi di fare una doccia, anche se sapevo che sarebbe stata una tortura. Il budino invece lo contatterò più tardi.

Entrai sotto il getto d'acqua calda e sentii immediatamente un bruciore acuto sulle ferite, ma cercai di resistere, lasciando che l'acqua scorresse sulla mia pelle tesa e dolorante. La sensazione era insopportabile, come migliaia di aghi che mi pungevano contemporaneamente, ma chiusi gli occhi e respirai a fondo, cercando di distrarmi.

Presi una bottiglia di shampoo dal ripiano e notai subito che non era quello che usavo di solito. "Natsu..." borbottai con un mezzo sorriso esasperato. Aveva preso il suo alla fragola, lasciandomi con il mio all'arancia.

Sperando di non peggiorare le cose aprii la bottiglia e il profumo intenso e agrumato si sparse nell'aria. Cercai di essere cauto e versai un po' di shampoo sulla mano.

Cominciai a strofinare lo shampoo all'arancia tra i capelli, sperando di riuscire a lavarmi almeno un po'. Dopo pochi secondi, però, il bruciore alla nuca divenne insopportabile. Sentivo il dolore pulsare sempre più forte, come se una fiamma mi stesse bruciando la testa dall'interno. "Dannazione..." sussurrai, stringendo gli occhi e mordendomi il labbro per non gridare.

Lasciai cadere immediatamente la testa sotto il getto d'acqua, sciacquando via tutto il sapone con gesti rapidi e frettolosi. Sentii l'acqua calda che mi scorreva giù lungo il collo e la schiena, mescolata a qualche lacrima di frustrazione che mi sfuggiva.

Mi appoggiai con una mano alla parete della doccia, cercando di calmarmi. Notai un livido sul fianco e uno sulla coscia che non avevo visto prima. Erano scuri e gonfi.

"Stupido shampoo." Mormorai, respirando affannosamente. "Stupida testa..." Rimasi sotto l'acqua per qualche secondo, lasciando che il dolore si attenuasse lentamente, prima di riprendere fiato e chiudere il rubinetto.

La doccia era stata più dura del previsto. Anche se il lavaggio era stato breve e un po' approssimativo, riuscii comunque a ripulire un po' i capelli.

L'acqua calda scorreva lungo il mio corpo, e il dolore si attenuò un po' mentre le gocce lavavano via il sapone. Respirai profondamente, cercando di calmarmi, e mi appoggiai al muro della doccia, frustrato.

Restare sotto la doccia era stato più difficile di quanto pensassi, ma alla fine mi sentii un po' più pulito, anche se il dolore non mi aveva lasciato tregua nemmeno per un secondo.

Angolo autrice disperata

Ciao! Prima di tutto grazie mille per essere arrivato a questo punto della mia storia!

"Autrice disperata" perché sto impazzando per trovare un nome a due gatti, il gatto di Hinata e quello di Kageyama.

Quindi vorrei gentilmente chiedervi di scegliere fra questi nomi, o se avete idee migliori di proporle! Deve essere il nome di un personaggio anime che assomiglia fisicamente alla persona di cui sono innamorati, se sono simili caratterialmente anche meglio!

(per il momento lascerò un nome casuale)

Hinata's cat:
-Isagi (Blue lock)
-Yato (Noragami)
-Haru (Free!)
-Uenoyama (Given)
-Miyamura (horimiya)
-Tomioka /Giyuu (Demon slayer)
-Sasuke (Naruto)
-Vanitas (Vanitas no carte)
-Guren (Seraph of the end)
-Yuichi (Tomodachi game)

Kageyama's cat:
-Nami (One piece)
-Asuna (Sword Art Online)
-Mafuyu (Given)
-Pain (Naruto shippuden)
-Yahiko ( Naruto shippuden)
-Nobara (Jujutsu Kaisen)
-Ichigo(Bleach)

I need you.  //Kagehina//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora