Capitolo 29

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Kageyama pov:

Kageyama si fermò vicino alla finestra della camera di Hinata, osservando la pioggia che cadeva sempre più forte. I rumori ovattati del temporale riempivano l'aria, e la luce grigia della giornata era diventata ancora più cupa. Un tuono lontano rimbombò, facendo vibrare leggermente i vetri.

"Hinata." Dissi, senza distogliere lo sguardo dalla pioggia. "Non possiamo uscire. Ha iniziato a piovere troppo forte."

Hinata, che era in piedi accanto a me, con il cellulare tra le mani, si voltò verso di me con un'espressione seria, annuendo lentamente. "Hai ragione." Mormorò, abbassando lo sguardo mentre iniziava a scrivere un messaggio rapido ai suoi amici. "Aspetta un attimo, avviso Yukine e Kuroko che forse è meglio non andare fuori con questo tempo."

Le sue dita si muovevano veloci sullo schermo, e io continuavo a osservare il temporale che infuriava fuori. Le gocce si inseguivano sul vetro, mentre le nuvole scure sembravano non avere intenzione di diradarsi. Dopo qualche secondo, il telefono di Hinata vibrò, e lui sollevò il cellulare per leggere la risposta.

"Sono d'accordo anche loro." Disse con un leggero sorriso. Poi mi guardò, incrociando le braccia in modo un po' incerto. "Che ne dici di restare qui finché non smette di piovere?"

Hinata sembrava quasi nervoso mentre aspettava una risposta. Potevo intuire che voleva che accettassi, e l'idea di rimanere lì, al sicuro dalla pioggia, mi faceva sentire a mio agio. "Sì, va bene." Risposi, cercando di non mostrare troppo entusiasmo.

Hinata, visibilmente più rilassato dopo la mia risposta, si mosse verso l'armadio. "Allora." Disse, mentre apriva l'anta e iniziava a cercare tra i vestiti. "Se vuoi, puoi farti una doccia nel mentre ti aspetterò. Ti lascio qualcosa di comodo da indossare." Si chinò leggermente, tirando fuori una felpa bianca che sembrava morbida e larga, e un paio di pantaloni del pigiama neri, altrettanto ampi.

Me li porse con un sorriso. "Ti vanno bene questi? La felpa è un po' grande per me, ma dovrebbe essere essere giusta per te."

Guardai i vestiti che mi stava offrendo, e annuii. "Sì, andranno bene."

Hinata mi indicò la porta del bagno con un gesto della mano. "Vai pure. Ti aspetto qui."

Presi i vestiti e mi avviai verso il bagno. Una volta dentro, chiusi la porta e accesi l'acqua calda. Il vapore iniziò a riempire il piccolo spazio, e quando l'acqua cominciò a scorrere, la sensazione di sollievo mi invase immediatamente. Lasciai che l'acqua scivolasse sul mio corpo, scaldandomi e liberandomi dalla tensione.

Nella doccia, notai due flaconi di shampoo. Uno era all'arancia, e l'altro alla mora. Annusai entrambi, e immediatamente riconobbi il profumo di Hinata: era quello all'arancia. Sorrisi tra me e me, pensando che quel profumo di agrumi fosse soltanto suo. Decisi di usare lo shampoo alla mora, perché l'odore piacevole e dolce di Hinata doveva rimanere unicamente suo.

Dopo essermi lavato, mi asciugai rapidamente e mi vestii con gli indumenti di Hinata. La felpa era morbida e comoda, anche se mi stava un po' stretta sulle spalle. Il profumo che emanava era inconfondibile: era quello di Hinata. Un profumo fresco e agrumato, che mi fece sorridere inconsapevolmente.

Quando tornai in camera, Hinata era seduto sul letto, con una coperta sulle ginocchia. Mi guardò appena entrai e i suoi occhi si illuminarono. "Stai benissimo!" Disse, ridendo leggermente.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui sul letto. Hinata tirò su la coperta e la condivise con me, e insieme ci sistemammo meglio, accendendo la TV per guardare un film. La pioggia continuava a battere contro le finestre, creando un'atmosfera accogliente.

Dopo un po', notai che Hinata si stava addormentando. La sua testa iniziò a ciondolare leggermente fino a quando si appoggiò sulla mia spalla. Rimasi immobile, cercando di non svegliarlo. Era raro vederlo così tranquillo, il suo respiro regolare e leggero. Il rumore della pioggia, insieme alla sua presenza accanto a me, creava una strana pace.

Spensi la TV con il telecomando, cercando di non muovermi troppo. Il temporale continuava, con tuoni più distanti e il vento che faceva cigolare le finestre. In quel momento, pensai che forse era meglio andare via, anche perché sarebbe stato imbarazzante dormire nello stesso letto con lui.

Mi mossi lentamente, cercando di scostarmi, ma non appena feci per alzarmi, sentii la mano di Hinata afferrarmi il braccio con una presa debole ma decisa. Senza aprire completamente gli occhi, mormorò con voce impastata dal sonno: "Tobio... Rimani, ti prego..."

Il mio cuore iniziò a battere forte non appena sentii il mio nome uscire dalle sue labbra. Hinata non mi aveva mai chiamato così, e quel suono sembrava risuonare dentro di me in modo profondo. Tornai lentamente indietro, sdraiandomi di nuovo accanto a lui. Sentii Hinata spostarsi leggermente, stringendosi di più a me.

Mentre ero ancora sveglio, udii le sue parole, sussurrate nel sonno: "Tobio... ho bisogno di te."

Quelle parole si infiltrarono nella mia mente come una melodia dolce e rassicurante. Il cuore mi batteva forte, ma allo stesso tempo, una calma inaspettata mi avvolse.

L'odore dei suoi capelli mi travolse ancora una volta. Chiusi gli occhi, e in pochi istanti mi ritrovai ad addormentarmi, con il temporale che faceva da sottofondo.

I need you.  //Kagehina//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora