Kageyama POV:
Mentre Hinata si caricava il mio zaino sulle spalle, iniziammo a camminare di nuovo. Natsu era ancora appoggiata a me, il suo piccolo corpo rilassato contro la mia schiena, e il ritmo tranquillo dei suoi respiri mi faceva capire che si era addormentata. Ogni tanto sentivo le sue mani stringere lievemente la mia maglietta, ma non mi dava fastidio. Era leggera come una piuma.
Camminavamo in silenzio per un po', ascoltando solo il rumore dei nostri passi sul marciapiede. Il sole stava iniziando a calare, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa. Era uno di quei momenti in cui avrei voluto dire qualcosa, ma non sapevo esattamente cosa.
Dopo qualche minuto, fu Hinata a rompere il silenzio. "Sai, Natsu non ha mai chiesto a nessuno di prenderla in spalla così... Sei il primo."
Non riuscivo a vedere il suo viso, ma c'era un tono leggermente divertito nella sua voce. Sorrisi leggermente. "Ah... Beh, sono onorato."
Hinata rise piano, e io sentii quel calore familiare che mi invadeva ogni volta che lo sentivo ridere. Mi voltai leggermente per guardarlo, notando il suo sorriso genuino, anche se aveva il mio zaino sulle spalle.
"Sei sicuro che non ti pesa troppo?" Gli chiesi, accennando al mio zaino.
Hinata scrollò le spalle, facendo sembrare tutto normale. "Nah, sono abituato a portare cose pesanti. E poi, non mi dispiace aiutarti."
Quelle parole semplici, dette con tanta naturalezza, mi colpirono più di quanto avrei voluto ammettere. Non era la prima volta che Hinata mi dimostrava una gentilezza così disarmante, ma ogni volta mi faceva sentire... diverso. Come se, nonostante tutto, ci fosse qualcosa di speciale tra noi. Qualcosa che nemmeno io riuscivo ancora a definire.
Continuammo a camminare, il silenzio tra noi diventava sempre più confortevole, e mi resi conto di quanto apprezzassi quei momenti. Anche senza parlare, c'era una sorta di intesa tra di noi. Non avevo bisogno di riempire l'aria di parole inutili per sentirmi a mio agio con lui.
"Quindi... Cosa farai domani?" Chiese improvvisamente Hinata, spezzando il silenzio.
Ci pensai per un momento. "Non lo so ancora... Probabilmente andrò a correre, e poi magari ripasserò qualche strategia di gioco."
Hinata annuì, sorridendo ancora una volta. "Non ti fermi mai, eh? Sempre a pensare alla pallavolo."
Mi strinsi nelle spalle. "Beh, qualcuno deve farlo. E poi, anche tu non scherzi. Sei sempre a cercare nuovi modi per migliorare."
Hinata rise di nuovo, e stavolta mi voltai completamente per guardarlo. "Sì, ma io lo faccio perché devo ancora raggiungerti. Sei sempre stato un po' avanti, Kageyama."
Mi voltai di nuovo, cercando di nascondere il leggero rossore che sentivo salire sulle guance.
"Non esagerare." Mormorai, cercando di sembrare più disinvolto possibile. Ma dentro di me, ogni volta che Hinata mi chiamava per nome, sentivo qualcosa cambiare. Era come se ci fosse un'intimità che cresceva sempre di più, anche se nessuno dei due sembrava volerla ammettere apertamente.
Poi, Hinata si avvicinò leggermente a me, ancora con il mio zaino sulle spalle, e disse piano: "Sai... Mi piace passare il tempo con te. Anche quando non facciamo niente di speciale."
Quelle parole, dette con tanta sincerità, mi lasciarono senza fiato per un istante. Non sapevo cosa rispondere. Ma forse non avevo bisogno di dirlo.
Stavamo ancora seduti sulla panchina, il vento leggero che muoveva appena i rami sopra di noi, quando Hinata ruppe il silenzio. "Sai, credo di avere fame." Disse, posando lo sguardo su di me con quel suo solito sorriso.
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I need you. //Kagehina//
RomanceHinata Shoyo e Kageyama Tobio litigano pesantemente dopo la sconfitta contro il Grande Re durante il torneo di preliminari prefetturali. Nonostante il rancore, il loro silenzio dura solo fino a quando Hinata si ammala di influenza. Kageyama, dimostr...