Hinata pov:
Mi rigiravo nel letto, incapace di trovare una posizione comoda. Il materasso sembrava più scomodo del solito, come se fosse troppo rigido da un lato e troppo morbido dall'altro. Sentivo ancora l'umidità dei capelli sulle spalle, e il profumo del bagnoschiuma all'arancia sembrava avvolgermi, portandomi inevitabilmente a pensare alla doccia che avevo appena fatto. O meglio, a quello che avevo fatto durante la doccia.
Il cuore iniziò a battermi più forte solo al pensiero. "L'ho davvero fatto?" Mi chiesi, sentendo il viso scaldarsi. Mi portai una mano sulla fronte, cercando di scacciare il pensiero, ma era impossibile. Kageyama. Il suo viso mi si era impresso nella mente, così chiaro e vivido da farmi sentire come se fosse lì con me. Quel momento, quando eravamo in camera e lui era caduto su di me... i nostri corpi erano stati così vicini, le nostre labbra si erano sfiorate. Riuscivo quasi a sentire il suo respiro, caldo contro la mia pelle. E in quel momento, sotto l'acqua della doccia, avevo perso il controllo.
Un brivido mi attraversò il corpo e mi coprii il viso con il cuscino, imbarazzato anche solo a pensarci. "Non ci posso credere... cosa mi sta succedendo?" Continuavo a ripetermi. Ero agitato, ma anche emozionato. Era un sentimento confuso, che non riuscivo a decifrare del tutto. Perché Kageyama mi faceva provare queste cose? La sua immagine mi faceva sentire caldo, come se qualcosa si stesse muovendo dentro di me ogni volta che pensavo a lui.
Cercai di distogliere la mente, alzandomi a sedere di scatto nel letto. "Devo fare qualcos'altro, devo distrarmi." Mi dissi, prendendo il cellulare dal comodino. Era il modo più facile per non pensare, per scivolare in un altro mondo. Accesi lo schermo e aprii Instagram, sperando che qualche post interessante potesse allontanare quei pensieri imbarazzanti.
Mentre scrollavo il feed senza prestare troppa attenzione, una notifica attirò la mia attenzione. Un messaggio nei DM. Alzai un sopracciglio, sorpreso. "Chi mi ha scritto?" Aprii la sezione dei messaggi e rimasi perplesso davanti a un nome che non avevo mai visto: Mei. "Chi è?" Mi fermai un attimo a riflettere, poi mi venne in mente. "Ah, sì... è la sorella dell'amica di Natsu." Ricordai. Non l'avevo mai vista di persona, ma mi era capitato di sentirne parlare qualche volta da Natsu.
Curioso, aprii il suo profilo per vedere chi fosse. Una foto profilo con troppi filtri mi accolse. I suoi occhi sembravano ingigantiti e la pelle così liscia da sembrare di plastica. Non potei fare a meno di pensare: "Questa è davvero brutta con tutti sti filtri... perché la gente si fa queste foto?" Scossi la testa, un po' divertito, un po' confuso. Non capivo perché avesse scelto di mostrarsi così.
Poi, passai alla chat. Un solo messaggio. "Ti va di uscire uno di questi giorni?" Lesse ad alta voce la mia mente, e un lieve senso di ansia mi colpì allo stomaco. "Non mi aspettavo una proposta così diretta." Ma c'era qualcosa che non quadrava. Mi spostai più indietro nella conversazione e, con grande sorpresa, notai una risposta. "Ma non l'ho scritta io!"
La mia risposta diceva: "Mi dispiace, non ho tempo e sono molto occupato in questo periodo." Mi congelai per un attimo. "Ma... non l'ho scritta io!" Mi portai una mano sulla bocca, cercando di capire cosa stesse succedendo. Chi aveva risposto per me? Un leggero sospetto iniziò a insinuarsi nella mia mente. "Natsu..." Pensai, mentre il mio volto si contrasse in un'espressione frustrata. Doveva essere stata lei. Non c'erano altre spiegazioni.
Rimasi a fissare il messaggio per qualche secondo, sentendo una miscela di fastidio e divertimento. Natsu aveva risposto per me senza chiedermelo! "Non può averlo fatto davvero..." Pensai, anche se sapevo che era esattamente una cosa da Natsu. Non le piaceva lasciarmi parlare con persone che non conosceva bene. Forse aveva voluto proteggermi? O forse semplicemente non le piaceva Mei. Mi chiesi se avesse anche rifiutato una richiesta di follow e, in un attimo, mi resi conto che era esattamente il tipo di cosa che avrebbe fatto.
Con un sospiro, mi buttai nuovamente sul letto, lo schermo del cellulare ancora acceso. "Perché deve sempre fare queste cose?" Pensai, ma poi non potei fare a meno di sorridere. Natsu era così. Sempre invadente, sempre pronta a decidere per me, ma forse era solo un modo per prendersi cura di me. Anche se, in quel momento, avrei preferito poter scegliere da solo.
Chiusi la chat e misi il telefono da parte, cercando di non pensarci più. Ma i pensieri mi ritornavano sempre a quel momento. A Kageyama. E a cosa fosse successo in quella doccia.
Mi girai e rigirai nel letto, ma il sonno continuava a sfuggirmi. Le immagini di Kageyama non smettevano di affollare la mia mente, e ogni volta che cercavo di chiudere gli occhi, il suo viso tornava a illuminarsi davanti a me. "Devo rilassarmi." Pensai, ma non era affatto semplice.
Dopo alcuni minuti di tentativi infruttuosi, decisi che non avevo altra scelta. Alzandomi di nuovo, afferrai un secondo cuscino e lo portai vicino a me. "Magari abbracciarlo mi aiuterà a dormire." Riflettei. Così, con un gesto deciso, lo strinsi forte tra le braccia, immaginando che fosse Kageyama. La consistenza del cuscino era morbida e accogliente, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso il pensiero che mi mancava qualcosa di reale.
"Dai, Shoyo, concentrati." Mi dissi, ma il mio cuore continuava a battere all'impazzata. L'abbraccio al cuscino mi faceva sentire al sicuro, eppure il suo odore non era quello del ragazzo che occupava i miei pensieri. "Kageyama..." Sussurrai nel silenzio della mia stanza, chiudendo gli occhi con forza, come se potessi evocare la sua presenza.
Un brivido di conforto mi attraversò mentre affondavo il viso nel cuscino, cercando di immaginare che fosse lui a tenermi tra le braccia. "Sarebbe bello se fossimo qui insieme." Pensai, desiderando ardentemente quella vicinanza. Mi ritrovai a pensare a quanto fosse stato speciale quel momento in camera sua, quando il mondo intorno a noi era scomparso. "Perché devo sentirmi così?" mi chiesi, il cuore che continuava a battere forte.
Dopo un altro tentativo di dormire, mi resi conto che non avrei potuto. E così, rimanendo con il cuscino abbracciato, cominciai a respirare profondamente, cercando di calmare i pensieri confusi che mi attraversavano la mente. "Dovrei solo lasciarmi andare." Pensai, e con quell'intento, mi persi nei sogni, sperando di trovare Kageyama anche lì.
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I need you. //Kagehina//
RomanceHinata Shoyo e Kageyama Tobio litigano pesantemente dopo la sconfitta contro il Grande Re durante il torneo di preliminari prefetturali. Nonostante il rancore, il loro silenzio dura solo fino a quando Hinata si ammala di influenza. Kageyama, dimostr...