Capitolo 40

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Kageyama POV:

Mi alzai dal letto, ancora un po' disorientato dalla situazione con Hinata. Dovevo svegliare Natsu, come mi aveva chiesto, così mi avviai verso la stanza della bambina. Arrivato di fronte alla porta, non ci misi molto a capire quale fosse la sua. Una scritta coloratissima, tutta decorata con stelline e cuori, diceva chiaramente 'Natsu' In caratteri grandi e allegri. Sorrisi leggermente, un po' imbarazzato per quanto fosse dolce quella scena.

Aprii piano la porta, cercando di non fare troppo rumore. La luce del mattino entrava debolmente nella stanza, illuminando un letto pieno di peluche. Natsu dormiva ancora profondamente, rannicchiata sotto le coperte, con una bambola stretta tra le braccia. Era davvero una scena pacifica.

Mi avvicinai lentamente al suo letto, chinandomi accanto a lei. "Natsu..." sussurrai piano, cercando di non spaventarla. "È ora di svegliarsi."

Natsu si mosse leggermente, aprendo piano gli occhi. Quando mi vide, un sorriso si dipinse sul suo viso. "Tobio-niichan!" Esclamò, allungando le braccia verso di me e tirandomi in un abbraccio.

Rimasi un attimo sorpreso, ma poi ricambiai l'abbraccio con un sorriso imbarazzato. "Buongiorno, Natsu." Dissi piano, accarezzandole i capelli. Era così diversa da Hinata, ma allo stesso tempo, in qualche modo, così simile.

"Dov'è Shoyo-nii?" chiese con voce ancora assonnata, senza smettere di stringermi.

"È in bagno a lavarsi i denti." risposi. "Ha chiesto a me di svegliarti."

Natsu ridacchiò e si tirò su, sedendosi sul letto con i capelli spettinati. "Grazie per avermi svegliata, Tobio-niichan!" Disse con una voce squillante e dolce. Poi mi guardò con occhi brillanti. "Sei venuto per giocare con noi oggi?"

Sorrisi e annuii, cercando di non pensare a quanto fosse diversa l'atmosfera rispetto a pochi minuti prima con Hinata. "Sì, penso proprio di sì." Risposi, cercando di non far trasparire il leggero imbarazzo che mi sentivo ancora addosso.

Dopo aver svegliato Natsu e averla aiutata a sistemarsi i capelli, ci dirigemmo insieme verso il bagno, perché ora eravamo noi a doverci lavare i denti. Lei camminava accanto a me con il suo solito passo energico, saltellando leggermente ogni tanto. Mi faceva sorridere vedere quanto fosse piena di vita, così diversa dalla calma di questa mattina.

Entrati nel bagno, Natsu si arrampicò subito su uno sgabello per arrivare meglio al lavandino. Io, invece, tornai un attimo in camera di Hinata per prendere il mio spazzolino dal borsone che avevo lasciato vicino al letto. Lo trovai subito, ancora avvolto nel suo astuccio.

Tornato nel bagno, trovai Natsu già intenta a spremere il dentifricio sul suo spazzolino, pronta a iniziare. Mi fece un sorriso attraverso lo specchio, le guance coperte di schiuma, e io mi misi accanto a lei per lavarmi i denti.

"Ti piace il dentifricio alla fragola?" Le chiesi, notando il colore rosa del suo spazzolino e del dentifricio.

"Sì! È il mio preferito!" Rispose con entusiasmo, facendo piccoli cerchi con lo spazzolino in bocca. Io, invece, preferivo il gusto fresco della menta, ma la sua energia era contagiosa.

Ci lavammo i denti in silenzio per un po', ma ogni tanto lei mi lanciava occhiate e faceva delle piccole bolle di schiuma per farmi ridere. Non potevo fare a meno di sorridere mentre continuavo a spazzolarmi.

Quando finimmo, Natsu si sciacquò la bocca e corse fuori dal bagno. Io la seguii più lentamente, riponendo con cura il mio spazzolino nel borsone.

Arrivammo giù e la prima cosa che notai fu Hinata, già sveglio e davanti al frigo. Se ne stava lì, con l'aria completamente assonnata e stanca, fissando il frigo come se fosse il problema più grande del mondo in quel momento. Mi venne da ridere. Non sembrava aver ancora trovato la forza di aprirlo.

I need you.  //Kagehina//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora