Presente
SiriaLe strade sono deserte mentre cammino verso casa.
Il vento fresco mi sferza il viso, facendomi venire i brividi.
Non so nemmeno perché ho deciso di andarmene così di fretta.
Forse per paura, o forse perché non riesco più a stare nella stessa stanza con lui senza sentire quel peso che mi stringe il petto.
Ciro. Cazzo, Ciro.
Non mi sarei mai aspettata di finire così con lui.
Se qualcuno ci avesse visti da ragazzini, se avessero visto come eravamo...cosa avrebbero detto?Sarebbero rimasti scioccati.
Forse non ci avrebbero nemmeno riconosciuti.
Due ragazzini pieni di sogni e di rabbia, che non avevano paura di niente.
Noi contro il mondo.
L'amore incondizionato, lo chiamavano.
Ma non è bastato.
Non basta mai, l'amore.
Mi stringo nelle braccia, cercando di scacciare il freddo, ma so che il freddo che sento adesso non viene dal vento.
È dentro di me, da quando tutto è andato a puttane tra noi.
Non riesco a non pensare a come ci siamo ridotti.
Una volta ci guardavamo come se fossimo l'unica cosa importante al mondo.
Ci capivamo senza parlare, con uno sguardo, con un sorriso.
Ci amavamo, cazzo.
E ora? Ora siamo due estranei, intrappolati in una storia che fa schifo.
Come cazzo siamo arrivati a questo punto?
Mi fermo un attimo, prendo fiato e chiudo gli occhi.
L'aria fresca mi riporta indietro, ai giorni in cui bastava uno sguardo per farmi sentire invincibile al suo fianco.
Eravamo una squadra.
Ciro e Siria.
La coppia che tutti invidiavano, quella che non si sarebbe mai spezzata.
Avremmo potuto affrontare tutto insieme, ma qualcosa si è rotto.
Forse siamo stati noi, forse il mondo ci ha messo alla prova e abbiamo fallito.
Forse il problema è che abbiamo sempre pensato di essere invincibili, intoccabili. Ma non è mai così.
Il mondo non è gentile, e l'amore, da solo, non basta.
C'erano troppe cose in gioco. Troppe strade sbagliate.
Ciro aveva ucciso un suo amico, e io ho dovuto scegliere.
Scegliere tra la sua brutta vita e la possibilità di dargli una chance per poterne uscire.
Ho fatto quello che pensavo fosse giusto.
L'ho tradito, sì.
L'ho mandato in prigione, e per salvarlo ho distrutto tutto quello che avevamo.
Eppure, mentre penso a come siamo finiti, non riesco a non chiedermi: come avrebbero reagito quei due ragazzini che eravamo, se ci avessero visti adesso?
Due che si odiano, che non riescono nemmeno a stare nella stessa stanza senza lanciarsi occhiate cariche di rabbia e desiderio.
Si sarebbero vergognati di noi? Avrebbero pianto o ci avrebbero semplicemente guardati senza capire?
A sedici anni non sai che l'amore non è mai abbastanza.
Pensi che basti l'intensità, che basti volersi bene per affrontare tutto.
Ma non è così.
La vita ti fotte, ti spinge in angoli dove non avresti mai pensato di finire, e all'improvviso ti ritrovi a dover scegliere.
E qualsiasi scelta fai, perdi qualcosa.
Mi fermo sotto un lampione, il cuore pesante.
Eppure lo amo ancora.
Nonostante tutto.
Nonostante quello che ho fatto.
Anche ora, dopo tutto quello che abbiamo passato, lo amo ancora.
È questa la parte peggiore.
Mi odio per amarlo.
Ma l'amore non cambia niente.
Non basta per rimettere insieme i pezzi.
Torno con la mente a stasera.
Quando stavo lì, sopra di lui, così vicina da poter sentire il suo respiro sulla mia pelle, per un attimo è stato come tornare indietro.
Come se il tempo si fosse fermato, come se tutto quello che c'è stato tra noi non avesse mai avuto luogo.
Ma è durato solo un istante.
Poi, la realtà è tornata a colpire, come un pugno in pieno petto.
E io sono scappata.
Di nuovo.
Perché non so più come stare con lui senza sentire quel dolore che mi stringe lo stomaco.
Come posso guardarlo e non pensare a quello che ho fatto?
Sbuffo, cercando di togliere il nodo alla gola che mi sta soffocando.
Che ironia, no?
Io l'ho tradito per salvarlo, e adesso, ogni volta che lo vedo, è come se fossi io quella che è stata distrutta.
Riprendo a camminare, i passi più veloci, quasi a voler fuggire dai miei pensieri.
Ma non c'è scampo.
Non da lui, non da quello che è successo tra noi.
Non da quello che siamo diventati.
Quei due ragazzini?
Sono morti.
E noi siamo quello che rimane, due pezzi rotti di una storia che non ha un lieto fine.
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Partenope
ChickLitCiro Ricci, figlio devoto e predestinato erede del clan Ricci, ha sempre avuto un posto chiaro nel mondo: il potere, la violenza e la lealtà verso la sua famiglia. Ma quattro anni fa, qualcosa è andato storto. Siria, la ragazza che credeva di amare...