49 "Brivido", Guè, Marracash.

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Presente
Siria

La luce del sole filtra attraverso le tende della mia stanza, disegnando strisce dorate sul pavimento, ma non riesco a godere di quella bellezza.

La mia mente è altrove, preoccupata e inquieta.

Da qualche tempo, mi sento come se stessi camminando su un filo sottile, sopra un abisso di incertezze e dubbi.

La conversazione con Mimmo, il vecchio amico di Ciro, continua a tormentarmi.

Ha insinuato che Antonio potrebbe non avermi detto tutta la verità riguardo alla minaccia che aleggiava su Ciro cinque anni fa.

Le sue parole si affacciano nei miei pensieri, come una nebbia opprimente che avvolge tutto.

Inizio a mettere in discussione ogni cosa: le affermazioni di Antonio, le sue rassicurazioni, persino la mia decisione di mettere Ciro dietro le sbarre per "salvarlo".

Ogni ricordo di quell'epoca si colora di sfumature diverse, rendendo impossibile discernere il vero dal falso.

Quando torno a casa dall'università, la tensione nell'aria è palpabile.

Antonio si trova al tavolo della cucina, e il suo sguardo è cupo e serio, come se sapesse che sto per affrontarlo.

Mia madre è fuori per fare la spesa, lasciando il campo aperto a un confronto che sento incombente.

«Ciao, Siria,» dice, ma la sua voce è priva della usuale calda cordialità.

«Ciao,» rispondo, studiandolo. «Possiamo parlare di Ciro?»

Antonio si irrigidisce, ma si sforza di sembrare calmo. «Cosa c'è da dire? So che adesso è fuori.»

«Le cose che hai detto cinque anni fa. Ho avuto un incontro con Mimmo, un suo amico, e ha messo in dubbio la veridicità di quello che mi hai raccontato. Mi ha detto che Ciro non era in pericolo come dicevi tu.»

Il suo viso si contrae. «Mimmo non sa di cosa parla,» dice, il tono brusco. «Ciro era in pericolo. Non puoi fidarti di chi non conosce la verità.»

«E tu la conosci?» chiedo, alzando la voce. «Perché hai sempre evitato di parlarmene in modo chiaro? Perché sembri avere paura quando si tratta di lui?»

La tensione si intensifica tra noi, e il suo sguardo diventa gelido. «Non è il momento di mettere in discussione le mie parole, Siria. Io cerco solo di proteggerti.»

«Proteggermi? O proteggere i tuoi segreti?» La frustrazione mi esplode dentro. «Io voglio sapere la verità! Ogni volta che parli di Ciro, sento solo stronzate!»

Antonio si alza, il volto scuro di rabbia. «Tu ne capit nient! Nun saij quant è pericolos!»

«E tu non sai che è pericoloso nascondermi la verità!»

A quel punto, la situazione sfugge di mano.

Con un gesto fulmineo, Antonio mi colpisce con uno schiaffo.

Il suono secco del colpo rimbomba nella stanza, e il mondo sembra fermarsi per un istante.

Un'ondata di shock e incredulità mi travolge.

Resto immobile, le mani tremanti sulle guance, incapace di credere a quello che è appena successo.

«Mi dispiace, Siria,» mormora, cercando di avvicinarsi, ma io fuggo indietro, il cuore in tumulto. «Nun vulev-»

«Basta!» lo interrompo, la voce rotta. «Nun vogl sndì nient, Comm te permess!?»

Il suo sguardo si sposta, colmo di una mistura di angoscia e impotenza, ma io non voglio più ascoltarlo.

La confusione si mescola alla rabbia, mentre mi allontano, lasciandolo in piedi, incredulo.

Antonio si rende conto di quanto ha oltrepassato il limite, ma il danno è fatto.

La mia mente è affollata di pensieri confusi: il dolore, la paura, il tradimento. Non potrò mai più guardarlo nello stesso modo.

La porta si chiude dietro di me, lasciando un silenzio pesante e opprimente, mentre il mio cuore batte in un ritmo disordinato.

Prendo il telefono e compongo il numero di Carmela. Dopo due o tre squilli, risponde una voce affannata.

«Siria, che succies?» dice.

La voce di Edoardo in sottofondo che prega di attaccare la telefonata.

Ho interrotto qualcosa.

«Carmè, ti devo raccontare cosa ha appena fatto Antonio.»

«Cos'ha fatto?»

L'ansia mi attanaglia. Le parole si bloccano, ma so che non posso tenermi tutto dentro: «Mi ha dato uno schiaffo.»

Mentre continuo a parlare, sento che Carmela, dall'altro lato del telefono, comincia a capire la gravità della situazione.

Riuscirò ad affrontare ciò che accadrà dopo?

———
Ma quindi, quale sarà la verità?
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