Dieci

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Com'è possibile? pensa per l'ennesima volta, mentre si alza svogliatamente dal letto e si dirige in cucina per mettere qualcosa sotto ai denti. Sa che lo rimetterà, ma ha bisogno comunque di forze per cominciare la giornata.

Sono stato uno stupido. Dovevo stare attento ed assicurarmi che Harry avesse messo il preservativo, continua la sua mente, mentre scuote la testa e si massaggia il ponte del naso con due dita.

Si è lasciato andare per una volta nella sua vita, si è distratto per colpa di due stupidì è bellissimi occhi verdi, e tutto si è rovinato.

Sono sfigato, ecco perché! pensa ancora, sedendosi sul marmo della cucina ed aprendo uno degli scaffali accanto a lui, tirando fuori una confezione di cereali alla frutta.
Ne mangia qualcuno lentamente, direttamente dalla scatola, troppo sfaticato per recuperare una scodella dalla lavastoviglie.

"Cosa devo fare?" chiede a se stesso, sbuffando leggermente, posando i cereali sul marmo ed osservandosi la pancia piatta, dopo aver tirato su la maglietta con cui ha dormito la notte precedente.

Abortire è la soluzione migliore, ragiona, sono da solo ed il padre di questo bambino ha un'altra famiglia, e non mi ama. Non che io ami lui, certo.

Si passa una mano fra i capelli, scompigliandoli leggermente, mentre con un piccolo salto scende giù dalla cucina e va in salotto, a sdraiarsi sul divano.

La settimana prima ha parlato con il dottor Payne, spiegandogli la situazione e chiedendogli qualche parere.
Quest'ultimo gli ha sconsigliato di abortire, perché non sarebbe giusto nei confronti della piccola creatura che porta in grembo.

E lo capisce, davvero, ma come può portare avanti una gravidanza in queste condizioni?

Certo, Jay lo aiuterebbe e lo accoglierebbe a braccia aperte in casa sua, ma come farebbe con l'Università?
Come potrebbe presentarsi in quell'edificio e attirare tutte quelle attenzioni e gli sguardi schifati su di lui?

Cosa devo fare, fagiolino? pensa, accarezzandosi lo stomaco con tocchi leggeri.
Cosa pensi sia giusto? continuano le sue domande nella sua testa, mentre si morde l'interno della guancia e si dà dello stupido, perché sta parlando silenziosamente con la sua pancia ed è... strano.

Decide di spostarsi in camera da letto, poco dopo, così da essere più comodo e magari riuscire ad addormentarsi di nuovo.
Non ha intenzione di andare a seguire la lezione di Filosofia in facoltà. Non oggi, almeno.

~

Viene risvegliato dalla vibrazione incessante del suo cellulare, un paio di ore dopo.

Sfarfalla le palpebre e sbadiglia, portandosi una mano davanti alla bocca, seppur sia lontano da occhi indiscreti.

Si stiracchia appena ed allunga leggermente il braccio verso il comodino, recuperando il suo telefono e scoprendo una notifica collegata a Planet Romeo.

Apre l'applicazione sbuffando, pensando che sarà il solito ragazzino in cerca di una scopata, o uno di quegli strani ottantenni pervertiti che gli chiedono foto del suo culo. Ew.

Aspetta pazientemente che il messaggio di carichi, e quando nota il nome dell'utente, si morde istintivamente il labbro inferiore.

Posa il pollice sul messaggio e lo apre.

HStyles: Sono libero stasera, ci vediamo?

E Louis è combattuto, non sa esattamente cosa fare.
Una parte di lui vorrebbe rispondergli immediatamente di raggiungerlo, perché ha voglia di vederlo.
L'altra parte di lui, invece, vorrebbe mandarlo a fanculo ed urlargli contro che non è uno stupito passatempo per quando la sua vita da etero gli sta troppo stretta.

Cosa devo fare? pensa, prima di socchiudere gli occhi e digitare una risposta.

Planet Romeo ⚓︎ l.s. mpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora