Ventitré

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"S-sbrigati" dice Louis, stringendo fra le mani la stoffa della maglietta che indossa.

Harry sta guidando più veloce che può, cercando di mantenere la calma e rassicurare il suo ragazzo.

"Lou, calmati, ci siamo quasi" lo informa, addolcendo il tono della voce mentre posa una mano sul suo ginocchio.

Louis la afferra e la stringe forte, costringendolo a reprimere un gemito di dolore.

"È tutta colpa tua!" urla ad un tratto, piegandosi su se stesso, continuando ad intonare ad Harry di muoversi. "Non ho intenzione di partorire questo fottuto bambino in questa fottuta macchina!"

Harry è terrorizzato.
Sa che questo cambio d'atteggiamento è dovuto agli ormoni e alle contrazioni, il dottor Payne lo aveva già messo in guardia. Ma si sente inutile e vorrebbe poter fare qualcosa per alleviare il dolore e per calmare Louis definitivamente.

Sa che è impossibile, però, perciò tira un sospiro di sollievo una volta arrivato davanti all'entrata del pronto soccorso.

Esce velocemente dalla macchina e raggiunge la parte del passeggero, per aiutare Louis a scendere.

Due medici gli sono subito accanto - già stati avvertiti poco prima dal dottor Payne - e fanno adagiare Louis su una sedia a rotelle, spingendolo poi all'interno dell'ospedale.

Harry gli è subito dietro, fregandosene altamente della macchina lasciata lì, aperta ed in mezzo ai piedi.

"Andrà tutto bene, Lou" continua a rassicurarlo, mentre gli afferra una mano alla meglio, riprendendo a correre insieme ad i medici.

Louis non la smette di lamentarsi finché non arrivano in una stanza vuota e lo aiutano a sdraiarsi su un lettino.
Gli dicono di aspettare, che di lì a poco sarebbero tornati a prepararlo.

"H-Harry" sussurra, costringendolo ad avvicinarsi a lui, talmente è basso il suo tono di voce.

"Dimmi, Lou"

"N-non te ne a-andare"

"Rimango qui, non preoccuparti" lo rassicura, baciandogli le labbra ripetutamente ed accarezzandogli i capelli. "Non ho intenzione di andare da nessuna parte senza di te" aggiunge poi, facendo sorridere appena Louis che annuisce e gli stringe una mano, mentre respira affannosamente e cerca di tranquillizzarsi da solo, sussurrando frasi quasi insensate a Jonah, alternate alle urla di dolore.

Manca poco, amore, e potremo abbracciare il nostro bambino, pensa Harry, sperando che il dottor Payne si sbrighi a raggiungerli.

Planet Romeo ⚓︎ l.s. mpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora