Planet Romeo ⚓︎ l.s. mpreg

Quattordici

A distanza di un mese, Louis può dire per certo di stare bene, di essere forte e che la gravidanza sta andando alla grande.

Sorride di più, parla spesso con il suo piccolo Jonah - sì, è convinto che sia un maschietto - e si è trasferito a casa di sua madre, obbligato dalla donna, così da non dover affrontare tutto da solo.

È contento, lo è davvero, solo... a volte si ritrova ad aprire l'applicazione di Facebook sul cellulare e a digitare il nome di Harry nella barra di ricerca.

Passa serate intere a spulciare fra le sue foto, ad osservare i suoi cambiamenti e a piangere nel vedere quanto sia bravo come padre con la piccola Meredith.

Non lo fa apposta, davvero, ma Harry gli manca, nonostante non siano stai mai nulla di più che una splendida scopata.

Tira su con il naso, in quel momento, mentre apre l'ennesima foto sul profilo del riccio.

Meredith lo sta abbracciando forte, mentre le sue sottili labbra sono premute contro la guancia di Harry che, nel pieno del suo splendore, sorride ampiamente.

Quanto sei bello, Harry?

Scuote la testa, poi, e continua a sbirciare tutte le cose presenti sulla sua pagina.

Legge i suoi post, gli stupidi knock knock jokes che pubblica di tanto in tanto, e si morde forte le labbra.

Vorrebbe essere con lui, vorrebbe averlo accanto durante la notte, farsi stringere quando le fitte sono troppo forti e farsi tenere la mano ogni volta che ha una visita con il dottor Payne.

In parte si sente fortunato, perché sua madre lo affianca ad ogni passo, ad ogni avvenimento importante, ma... Non è la stessa cosa.

Dio, Harry, cosa mi hai fatto? pensa, portando istintivamente una mano sulla pancia appena accennata, sussurrando un "Tutto bene laggiù, fagiolino?" per poi sorridere leggermente e spostare il mouse sulla X in alto a destra, pronto ad uscire, per quella sera, dalla vita di Harry.

Si accorge troppo tardi, però, che nel muoversi velocemente, ha inconsciamente inviato una richiesta di amicizia al riccio.

Ormai non può più tornare indietro ed annullarla sarebbe stupido e da bambini dell'asilo. Quindi sospira e chiude tutto, raggomitolandosi sul letto e cominciando a raccontare qualche storia al suo bambino, fin quando non trova pace e si addormenta con le mani poggiate sul suo accenno di pancia.