quattro

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La giornata di venerdì sembrava non terminare mai. In studio ero annoiata, non riuscivo a concentrarmi sul lavoro e non facevo altro che pensare e ripensare alla serata romantica che avrei trascorso l'indomani con mio marito.

Ero eccitata.

Durante la notte feci addirittura fatica a prendere sonno. Andai a letto dopo la solita serata passata a guardare un film in tv, ben contenta che sarebbe finalmente arrivato il giorno del nostro anniversario. Avevamo programmato una cenetta romantica e poi chissà...avremmo fatto l'amore.

Sabato, come tutte le settimane, trascorsi il pomeriggio prima dall'estetista e poi dal parrucchiere. Spendo parecchio tempo e molti soldi per prendermi cura del mio corpo: sono perennemente a dieta, ormai da una vita, anche se sgarro spesso e volentieri: purtroppo adoro il cibo e, nelle occasioni giuste, non disdegno nemmeno un po' di alcol; tutta questa trasgressione la pago facendo pilates tre volte la settimana e camminando parecchio tutti i giorni, dal momento che vado a lavorare a piedi.

Se non cammini non hai idea di quanto facciano bene venti minuti di camminata giornaliera. Provaci; ti prego: i risultati sono pazzeschi.

«Sei stupenda» disse Flavia, la mia estetista, mentre finiva di mettermi lo smalto ai piedi. Per quell'occasione decisi di fare un trattamento purificante per il viso, che eliminava qualsiasi traccia di ruga; un peeling su tutto il corpo, che levigava la pelle rendendola luminosa e liscia e, infine, oltre naturalmente alla solita depilazione, pedicure e manicure, mi sottoposi a un trattamento alla calendula e camomilla, fiore all'occhiello del suo studio, che rendeva la pelle morbida e brillante.

Se mai dovessi venire a Como ti porto da Flavia a fare uno di questi trattamenti. Ne rimarrai stupita.

Quel sabato avevo anche deciso di farmi fare un leggero make-up al viso e, per le unghie, avevo scelto uno smalto nero, con l'idea di avere un'immagine aggressiva, che si abbinava perfettamente al vestito che avevo intenzione di indossare.

Una volta uscita dallo studio di Flavia mi infilai in quello di Max che, a tutt'oggi, è ancora il miglior parrucchiere in città. Di solito, anche da Max ci passo parecchie ore. Lui lavora lentamente e ha sempre lo studio pieno di donne. E così fu anche quel sabato. Quando terminò l'acconciatura e mi guardai allo specchio rimasi stupita nel vedermi così bella.

Sembrava che avessi dieci anni di meno.

I miei capelli scuri erano voluminosi e luccicanti e lievemente più corti del solito. Mi sentivo attraente ed era una sensazione stupenda.

Quando, come quel sabato, sono in pace con me stessa e mi sento radiosa, il mio corpo diventa magnetico e non risparmia nessuna delle persone che incontro. Adoro quei momenti, in cui le donne si voltano a guardarmi, cercando di non farsi notare. Sono momenti che mi regalano una magia. Rafforzano la consapevolezza di me stessa e aumentano la mia autostima.

In ogni caso, come ti ho confidato anche altre volte, sai bene che non provo alcun desiderio nei confronti degli altri uomini. Certo, anch'io ho delle fantasie ma sono consapevole che debbano rimanere tali.

Il solo pensiero di trovarmi nuda, tra le braccia di un uomo che non sia mio marito... mi fa sentire tremendamente a disagio.

Ma non disdegno di creare scompiglio nella mente di uomini che non mi avranno mai.

Mi piace sentirmi desiderata. E' divertente e appagante e non costa alcun rimorso di coscienza.

Credo che tu capisca perfettamente di cosa sto parlando.

Quel sabato sera, una volta pronta per uscire, ero favolosa. Irresistibile. Forse ero troppo bella anche per Giulio.

Indossavo un abitino di seta blu, scollato, che scendeva appena sopra al ginocchio risaltando le linee morbide del mio corpo. La mia prosperità, la rotondità del mio sedere. Ne andavo davvero fiera.

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