«Ti va di venire a bere qualcosa?» mi domandò Andrea, nella doccia accanto alla mia.
L'acqua fredda, che mi bagnò fino al cuore, mi lasciò una strana sensazione.
«No, devo andare a casa!» risposi orgoglioso.
«Luna, ti aspetta?» mi domandò ridendo.
Non gli risposi. Luna. Sentii il cuore che batteva forte, solo a sentire quel nome.
«Sono innamorato di lei!» urlai sotto la doccia.
«Gliel'hai detto?» mi domandò, dopo qualche secondo di silenzio.
«Si!» risposi felice.
«Allora ti do la mia benedizione, fratello!» esclamò in modo sciocco.
Scoppiamo a ridere come due cretini. Le nostre risate, rimbombarono nelle docce.
Ecco, quello fu un momento perfetto.
Parcheggiai la moto e mi avviai all'ingresso del palazzo. Avevo chiamato Luna dopo la partita, ma non mi aveva risposto. Forse era ancora dal medico, oppure stava solo facendo una doccia.
Attraversai l'atrio e arrivai all'ascensore. Lo chiamai e questo si aprì dopo qualche istante. Uscì un uomo con la barba e i capelli castani, sui trent'anni. Mi sembrava di averlo già visto, ma non ricordavo dove. Poi mi si raggelò il sangue. No, non poteva essere. Bloccai le porte che si stavano richiudendo ed uscii dall'ascensore rincorrendo quell'uomo.
Mi feci forza, lo chiamai per nome, pregando che non si sarebbe girato.
«Marco?» urlai, afferrandolo per un braccio.
L'uomo si girò subito.
«Tieni le mani a posto, ragazzo!» sbraitò.
«Ale ti muovi!» sentii una voce provenire dall'ingresso.
Una donna dai capelli rossi richiamò l'uomo e capii di aver sbagliato persona.
«Scusi pensavo fosse un'altra persona...»
L'uomo mi sorrise cordiale e prese per mano la donna, andandosene.
Che stupido che sono stato. Ma cosa mi è saltato in mente? Luna non mi tradirebbe mai, soprattutto non con lui. Ha scelto me. Sono io il suo presente e il suo futuro.
Aprii la porta d'ingresso. Le luci erano spente, era tutto buio. Luna doveva essere in camera da letto. Forse non si sentiva ancora bene ed era a letto. Di sicuro stava dormendo, per questo non mi aveva risposto. Ero curioso di sapere cosa le avesse detto il Dottore.
Aprii la porta della camera da letto lentamente e accesi la luce del corridoio, avrebbe illuminato la camera senza accecarla nel caso stesse dormendo.
Quello che vidi però andò oltre la mia immaginazione. Andò oltre l'incubo più profondo.
Luna era seduta a terra, con la schiena contro il letto e le ginocchia strette forti al petto. Era irriconoscibile. I capelli cercavano di nascondere gli occhi, ma le grandi occhiaie erano troppo marcate. Il viso rosso e le mani bianche, per la troppa forza che esercitano.
«Luna!» esclamai.
Mi inginocchiai davanti a lei, che iniziò a dondolare avanti e indietro.
«Lasciami...» sussurrò, a denti stretti.
«Cosa succede?» gli domandai preoccupato.
«Lasciami!» esclamò spingendomi.
Mi stava allontanando da lei. No! Ma che cazzo fai! Non fare così!
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Ad ogni costo
RomanceLuna e' all'apparenza una brava ragazza come tante, con un carattere forte. Daniel sembra invece il solito ragazzaccio maleducato da tenere alla larga. Ma le cose non sono mai come appaiono. Due giovani sconosciuti costretti a convivere, una fami...