Capitolo 35 - Dan

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Erano le dieci e Luna dormiva da una mezz'oretta.

Alle otto e mezza ero sceso in cucina a fare qualche panino, sotto esplicita richiesta di Marta, che aveva fame. Di Giorgio e Sonia non c'era traccia. Probabilmente erano già andati a letto, visto che l'indomani sarebbero partiti presto. Di certo Sonia, sarebbe passata a salutare le sue figlie, mentre per mio padre io potevo essere anche scappato di casa, non gliene sarebbe importato.

«Mh...» Luna sospirò.

Guardai attentamente le sue labbra, in attesa di sentire quello che avrebbe detto. Parlava nel sonno, era proprio buffa!

Non aggiunse nulla a quel sospiro.

Rimasi a guardarla, orgoglioso. Luna era veramente bella, anche se lei proprio non se ne accorgeva. Era bella nella sua schiettezza, nel suo essere dolce, nel suo essere sempre al centro dell'attenzione con quei suoi buffi modi di fare, nel suo essere spontanea, genuina, intensa, instancabile e unica!

Dovevo fare qualcosa per lei. Ci era rimasta troppo male, per la partenza di Sonia e la reazione negativa di Marta. Doveva svagarsi.

A malincuore l'abbandonai sul letto e andai in camera mia, in silenzio, ma prima le fregai il cellulare.

Chiamai Andrea.

«Hey, domani mattina festa da me!» esclami allegro.

«Cosa? Veramente? Posso portare qualcuno?» mi rispose Andrea.

«Si, porta il costume. Ma non troppa gente!»

«Ovvio! A che ora?»

«Facciamo alle 10»

«Quindi si fa sega!»

«Yes!»

Riagganciai e presi il cellulare di Luna.

Mi sentii un pò come un ladro, ma l'unico modo era guardare nella sua rubrica.

Sbloccai la tastiera e con mia grande sorpresa, trovai la mia foto come sfondo. Me l'aveva fatta di mentre dormivo, una delle nostre notti. Avevo la faccia mezza schiacciata sul cuscino, ero orrendo. Doveva averne una nuova e migliore! Mi misi in posa e scattai una foto. Non male!

Entrai nella rubrica e per evitare brutte sorprese, cercai svelto il nome delle sue amiche.

Chiamai prima Ania e poi Angelica.

Ania mi assicurò che ci sarebbe stata, mentre Angelica era indecisa, perché aveva un'interrogazione.

Feci qualche altra telefonata, poi guardai l'ora. Erano le dieci e mezza.

Tornai in camera da Luna, le diedi un bacio sulla guancia.

«Ti amo!» le sussurrai, poi mi allontanai.

«Dan!» esclamò Luna, mi girai e nel buio non riuscii a vederla bene in viso, così le risposi.

«Si?» gli domandai.

«Baciami ancora!» esclamò lei.

La voce era strana, più che assonnata. Mi avvicinai e la baciai. Un bacio delicato ad occhi chiusi, poi li aprii e mi accorsi che stava dormendo. Così la baciai un'altra volta e mi allontanai. Mi sedetti sul puffo e aspettai, finché non parlò, nel sonno ovviamente!

«Ania, ma che dici? Si, no!» sorrise. Era veramente incredibile. «Guarda che ha un bel culo! Se te lo dico è perché l'ho visto! Si, si...»

Oddio ma di chi stava parlando? Di me? E' possibile!

«Dan... »

Ok. Avevo sentito abbastanza, così me ne tornai in camera.

In realtà morivo dalla voglia di restare con lei, ma l'ultima cosa che avrei voluto, sarebbe stata Sonia nera di rabbia l'indomani quando entrando in camera di Luna mi avrebbe trovato a letto con lei.

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