CapitoloTre- Dream

301 19 1
                                    

xx


Mi sveglio nel bel mezzo della notte, spaventata da dei lamenti sommessi che oramai conosco fin troppo bene. Mi stropiccio gli occhi cercando di abituarmi al buio e mi alzo lentamente, tastando con le mani gli oggetti che mi circondano per orientarmi. Appena la mia mano arriva sul letto vicino al mio, quello di Amnesia, inizio a scuoterla per le spalle. Non ricordo nemmeno di averla vista rientrare, probabilmente stavo dormendo pesantemente, dopo tutte quelle lacrime mi è bastato guardare il letto per addormentarmi.

-Ehi, Am, forza svegliati- sussurro stringendo la presa sulla sua pelle, ma lei continua a dibattersi e incomincia ad urlare - è solo un'altro brutto sogno-

Incomincio a spaventarmi, di solito mi basta scuoterla un po per farla svegliare, deve essere proprio brutto come ricordo per trattenerla così a lungo. Le do un leggero schiaffetto sul viso e continuo a parlarle finché non apre finalmente gli occhi. Boccheggia e le sue mani si stringono con forza sui miei polsi, il respiro affannoso.

-E' tutto okay- le sussurro quando incomincia a guardarsi freneticamente intorno. -Sei a casa, vuoi un bicchiere d'acqua o un tè?-

-No no, puoi solamente...abbracciarmi? Per favore- dice con voce tremante. La stringo a me ridendo.

-Gli abbracci non si chiedono, si danno e basta, non devi chiedermi il permesso-

-Odio tutto questo, non poter dormire senza che quelle immagini mi bruciano la testa- dice con tono nervoso, appoggia una guancia sulla mia spalla e sospira.

-Non vuoi parlarne vero?- chiedo - Dicono che sia d'aiuto-

Scuote la testa energicamente -E' già difficile vederle quelle cose nei sogni, dirle a voce, da svegli, è ancora peggio- mormora con la voce ancora impastata di sonno. Restiamo abbracciate in quella posizione fino a quando il suo respiro ritorna regolare e ci mettiamo a guardare le prime luci dell'alba che filtrano dalla finestra accanto al suo letto.

-Io invece ho fatto un sogno bellissimo- confesso -della serie che riuscivo ad abbracciare Niall e...- gesticolo la frase con un sorriso stampato sulla faccia fino a quando riguardo la scritta sul mio palmo. C'è ancora. Non è stato un sogno.

-E...?- mi sprona a continuare. Ingoio il groppo che ho in gola e faccio finta di nulla, anche se so che lei ha capito che c'è qualcosa che non va.

-Oh, il solito, l'ho abbracciato- concludo -Cosa è successo dopo che sei entrata sotto il palco? Avevi detto di essere entrata nel backstage- domando dopo minuti di silenzio interminabili. Abbassa subito lo sguardo sulle sue dita che torturano le lenzuola. Il piano infallibile che progettava da mesi con lei non aveva funzionato.

-Ero in uno dei corridoi e due guardie mi hanno vista. Ho provato a correre via, ma il manico della borsa si è incastrato nella maniglia di una porta e mi hanno preso subito. E' successo dopo che ti ho scritto il messaggio.- continua a tenere lo sguardo basso ma so che i suoi occhi sono vuoti, come la maggior parte del tempo. Le metto una mano sulla schiena per rassicurarla ma non sembra funzionare -Ero così vicina...-

-Lo hai visto al concerto però- dico. Lei ridacchia e finalmente alza la testa per far incontrare i suoi occhi con i miei.

-La notte più bella della mia vita- concordiamo al'unisono prima di scoppiare a ridere. Il nodo alla gola sembra allentarsi di poco quando la vedo più serena.

-E tu? Che hai fatto dopo che ci siamo divise?- rimango spiazzata a fissarla. Niall mi ha chiesto di non dire a nessuno quello che è successo, ma conosco Amnesia da una vita, siamo migliori amiche. Eppure non mi sembra giusto spiattellarle in faccia tutta la fortuna che ho avuto, non ora che sembra stia accettando il fatto che il suo sogno si sia realizzato solo per metà. Mi stringo nelle spalle e faccio un'espressione neutra.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora