CapitoloDiciotto- Trouble

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-Certo, torno subito. Niall?- il diretto interessato mi fa un sorriso di scuse e rincorre Harry che si è già avviato verso il tavolo per le bevande. Sentendomi in imbarazzo davanti a loro, decido di filarmela dietro di Niall, ma prima che possa anche solo fare un piccolo passo sento una mano fredda e ossuta chiudersi intorno al mio polso.

-Scusa, tu sei?- ripercorro con lo sguardo tutta la sua figura, a partire dalle dita olivastre, all'avambraccio, spalla collo e viso. Mi fermo solo per qualche istante sui suoi occhi e sposto subito tutta la mia attenzione a Louis, e dalla sua faccia capisco che non devo avere un'espressione troppo amichevole, perché spalanca gli occhi e mi fa cenno di rispondere.

-Uhm, Edith Blackman, un'amica di Niall- rispondo semplicemente annullando il contatto tra di noi. Mi squadra da capo a piedi con un sorriso strano, come se volesse prendermi in giro. Fortunatamente il mio abito lungo copre le scarpe, non so cosa potrei fare se facesse anche solo una piccola battuta. O invece lo so ma non voglio sporcarmi le mani di sangue d'avanti a tutti, eppure la sua faccina strafottente starebbe benissimo azzeccata contro il tavolino di vetro vicino alle nostre gambe

-Io sono Briana- si presenta allungandomi la mano. Guardo il suo palmo senza stringerlo, e non mi importa se sia scortese o meno, non mi va di farlo.

-Già. Ora, con permesso, io vado a cercare Niall- abbasso la testa e mi volto correndo verso le due figure imponenti dei ragazzi. Sento gli sguardi oppressivi delle persone alle mie spalle bucarmi la pelle, precisamente al centro della scollatura, ma mi rifiuto di girarmi.

-Dai a me, questo lo porto io- dice Niall con fare pacifista, rubando da mano il bicchiere di vetro sottile che Harry stringe come se volesse romperlo. Mima un torno subito rivolto a me e scompare tra gente.

-Non la sopporto, non posso proprio- dice dopo qualche minuto di silenzio il riccio. Stringo le labbra e scuoto la testa, è troppo calmo per essere arrabbiato.

-Anche a me fa strano, c'è qualcosa nel modo in cui ti guarda, qualcosa di...-

-Viscido?- completa la frase al posto mio facendomi annuire, ha azzeccato la parola al meglio.

-Io non riesco a capire come faccia Louis a passare anche solo un piccolo istante della propria vita con quella tipa. E' subdola, le piace essere al centro dell'attenzione, vuole venire a tutti i party come se si aspettasse di diventare famosa da un momento all'altro- sbotta prendendo un altro bicchiere e versandoci un liquido ambrato talmente forte che appena lo porta vicino al naso riesco a sentirne l'odore anche io.

-Come se fosse importante essere famosi, come se potesse renderti felice nel vero senso della parola- a questo punto non sono nemmeno più tanto convinta che Harry stia parlando con me, sembra stia facendo piuttosto un monologo interiore ad alta voce, e il fatto che continui a riempirsi il bicchiere sempre con la stessa bottiglia mi mette ansia, tanto che continuo a girarmi verso il punto dove si era fermato il gruppetto per vedere ritornare Niall.

-Harry calma- dico dopo il quarto o quinto bicchiere, mettendo la mia mano sulla sua per fargli posare la bottiglia. Lui si gira con uno sguardo un po' feroce che mi spaventa, faccio un passo indietro e ritiro subito la mano. Mi guarda spostarmi e qualcosa nei suoi occhi cambia, sembra essere...dispiaciuto? Confuso?

- I-io, no, scusa, hai ragione. Torniamo indietro- molla subito il bicchiere sul tavolo e mi trascina verso i divanetti dove era seduto prima. Ora sono un po' più affollati, e per fare spazio, Sophia e Briana si siedono sulle gambe dei loro rispettivi accompagnatori, facendo ridere Niall quando Harry si siede su di lui facendo posto anche a me.

-Ah, almeno mangiare tutta quella pizza ti serve a qualcosa. Sei mooorbido- si sistema meglio sulle ginocchia del biondo che continua a lamentarsi.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora