CapitoloCinquantatre- Happy New Year

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Mi fisso in imbarazzo le mani abbandonate sul mio grembo, rabbrividendo di tanto in tanto nella mia maglia zuppa. Sento a intermittenza lo sguardo di Niall su di me, c'è voluto un po per far arrivare il taxi, visto che si sono fatte le nove di sera e con il diluvio universale e la macchina rotta non sapevamo come tornare a casa. Certo, se non fossi stata così stupida da dirgli che non avevo mai dato un bacio, probabilmente ora sarei ancora seduta su quel sediolino a pomiciare, in un modo o nell'altro, e non starei qui in imbarazzo, in questa stupida auto vecchia che puzza di deodorante per gli ambienti, tabacco e qualcosa che non sono sicura di voler sapere a rimuginare su cosa avrei potuto fare per evitare la catastrofe che è successa dopo aver detto quelle stupide cinque parole. Cinque parole di merda che nooo, non potevano restare nella mia bocca, per carità.

Non sono mai stata baciata

Non sono mai stata baciata

Non sono mai stata baciata

Vaffanculo tutto.

Mi sistemo meglio lo zaino ai miei piedi, pregando di non aver piegato nessuna foto, mi sento in colpa d aver lasciato la skate nell'altra auto, ma probabilmente non sarei riuscita a prenderlo in tempo, mi sarei bagnata di nuovo completamente e quasi sicuramente il tipo del taxi non ci avrebbe fatto salire. Persino ora sta continuando a guardarci male mentre bagniamo i suoi stupidi sedili logori.

Quando l'auto si ferma d'avanti casa di Niall lui lo paga in silenzio guardando il contatore attaccato al parabrezza ed esce senza dire nulla con me al suo seguito. Resto un po più indietro e con la testa bassa, mi sento terribilmente a disagio ora, dopo che mi ha fatto scendere dalle sue gambe ed è rimasto zitto per tutta l'attesa del nuovo passaggio, deve ancora dirmi nulla. Stava andando tutto così bene, mi aveva parlato della sua infanzia, mi aveva portato nel suo posto, ho fatto delle foto che adoro e ho visto uno dei migliori tramonti di sempre. Che situazione di merda.

Facciamo una corsa sotto il porticato e aspettiamo che qualcuno ci vengano ad aprire dopo aver bussato il campanello. Maura, il pigiama con gli orsacchiotti sopra, un paio di pantofole pelose, l'espressione seria e preoccupata accompagnata da un telefono stretto all'orecchio, ci apre con la bocca spalancata. -Si può sapere che fine avete fatto? E dov'è l'auto di tuo padre? Non siamo nemmeno riusciti a fare la spesa!-

-Mamma mi dispiace davvero tanto, anzi sono mortificato, ma io e Edith siamo completamente fradici e stiamo gelando, potremmo solamente entrare e dopo ti spiegheremo tutto?- domanda sarcasticamente molleggiando sui piedi per riscaldarsi. Lei sembra accorgersi solo ora del fatto che grondiamo acqua e che si è creato una sorta di laghetto intorno a noi con tutta l'acqua che ci sta cadendo da vestiti e capelli. Sbatte gli occhi freneticamente come se si stesse riprendendo solo ora da uno stato di trance e ci guarda da capo a piedi, facendosi di lato per farci entrare. -Tutto bene cara? Sei molto pallida-

Stringo le labbra in un sorriso finto che faccio per sembrare interessata, ma in verità ho soltanto voglia di gettarmi sotto le coperte. -Si, sono sempre pallida, forse ho solo preso freddo, un po di stanchezza...- per essermi trattenuta dal non azzannare suo figlio.

-Vuoi qualcosa da mangiare magari? Una spremuta d'arancia dovrebbe farti ritornare in forze- alzo le mani scuotendo la testa e alzando un'angolo della bocca- Sul serio signora Hor...Maura, volevo dire Maura, sono solo stanca, dopo una bella dormita sarà tutto okay-

Da mamma premurosa quale è mi accarezza il viso, e per un'istante ho paura che i baci di Niall possano aver lasciato un segno come un succhiotto e che lei possa vederlo e pensare male. Cioè, anche se lo notasse non è che avessimo fatto una cosa così terribile, solo privata. -Niall tu hai fame? C'è un'avanzo di pasta al forno nel frigo, basta che te la riscaldi, io stavo andando a letto-

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora