I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016

CapitoloCinquantaCinque- Black Out

Entriamo in bagno contemporaneamente ma per necessità diverse, non so perché ma continuiamo a guardarci e a ridere, portandoci le dita alle labbra per fare silenzio. Non che funzioni ma sembra esilarante. Mi fisso nello specchio senza vedermi veramente e rubo una salvietta struccante dal beauty case di Maura, incominciando a pulirmi il viso da tutto l'eyeliner e mascara. Niall mi da le spalle, si sbottona il jeans posizionandosi maldestramente davanti al water.

-Smettila di pisciare, ci sono anche io in bagno!- ridacchio non veramente imbarazzata, la testa mi gira come una trottola.

-Non posso smettere, ho già iniziato- chiudo gli occhi agitando i capelli e passando le mani tra le ciocche per districare i nodi. All'improvviso sento un tonfo sordo che mi fa spalancare le palpebre per la sorpresa e mi giro. Niall, la patta ancora aperta che fa intravedere l'elastico dei boxer neri, se ne sta steso nella vasca con i piedi a dondolare fuori. Geme qualcosa che non è davvero una frase, ma la fa intendere battendo la mano al mio fianco. Così, senza alcun motivo preciso, vado a sedermi insieme a lui a nella vasca guardando il soffitto coperto dalle macchie della muffa.

-Che belle le stelle- afferma come se le vedesse davvero in tutte quelle macchioline nere, forse è così. Forse c'è davvero il cielo ma io sono troppo ubriaca per vederlo e mi sembra un soffitto ammuffito, chi lo sa. -Sarebbe bello guardare le stelle con la pioggia-

-Mh- gemo a occhi chiusi, mi sto letteralmente addormentando. -Niente mi da quello che vuoi-

-La pioggia- e poi Niall apre l'acqua facendo gocciolare su di noi un getto freddo dal soffione sopra le nostre teste. Mi sento subito sveglissima e mi copro la bocca con le mani per non urlare, lui non sembra essersi reso minimamente conto del fatto che non stia piovendo sul serio.-Cristo piove ghiaccio, Niall nevica acqua!- Mi getta le braccia al collo ridendo nel mio orecchio. -Non voglio lasciarti andare Edith, non farlo, non scappare via-

Scaccio via qualche goccia d'acqua e mi volto a fissarlo, incastrando la testa nel suo collo. -Dove mai potrei andare senza te al mio fianco coglione? Senza nemmeno saperlo, mi sei stato accanto da prima che compissi tredici anni, anche volendo non potrei, ho tutti gli album scaricati, clandestinamente, sul telefono, fotografie e nella mia vecchia casa c'era anche la tua sagoma, pensa un po...-

-Allora perché mi guardi in quel modo- domanda prendendomi il viso tra le mani. Mi mordo le labbra guardando le sue.

-Ho sonno- insiste a tenermi con lo sguardo incatenato nel suo, ma non ci casco -Andiamo a letto per favore-

Appena spegne l'acqua rabbrividisco ma le sue braccia sono subito intorno a me e non penso più a nulla se non al fatto che mi ha strizzato e capelli e presa in braccio. Non so come faccia ad arrivare in camera, a stento spegne la luce nel bagno e continua a barcollare nel corridoio ed ad entrare in camere sbagliate rischiando di svegliare i suoi tanto che alla fine gli do un colpetto sulla spalla per farmi scendere, afferro la manica della sua maglia e lo conduco in camera sua. Mi getto sul letto senza pensarci due volte e provo a riposare, ma Niall non sembra della stessa idea visto che continua a punzecchiarmi come se si fosse già dimenticato delle sue domande. Accende tutte le luci nella stanza, facendomi ridere quando mi punta il ventilatore da un lato e accende i termosifoni, sostenendo che così mi asciugherò più in fretta.

-Mi stai bagnando tutte le coperte- si lamenta sfilandomi le scarpe con un grugnito visto che non rispondo, mi limito a rigirarmi sulle coperte umide.

All'improvviso, non so se per la quantità industriale di energia elettrica che stavamo consumando, o forse perché essendo Capodanno tutto il vicinato è ancora sveglio a fare baldoria, salta l'interruttore.

Caboom.

Niente luce.

-Caboom!- bisbiglio a Niall che arranca verso la finestra vedendo che anche le luci nelle altre case sono spente.