CapitoloTrentacinque- Smile

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Non posso fare a meno di ridere come una cretina quando vedo Niall con i pantaloni che Harry gli ha prestato, gli stessi che indossava in discoteca.

-Forse non è stata una cattiva idea portarsi un cambio, eh Nì?- si beffa giocando con lo strappo che ha sul ginocchio. Niall esce dal bagno facendo i risvoltini sulle gambe.Quando  Haz gli da un leggera spallata facendolo sbilanciare lui lo guarda truce. -Non metterti a novanta in luoghi pubblici amico, non si sa mai che tipo di persone ti circondarti-

Il biondo fa una risata finta scuotendo la testa -Dovrei avere paura di te Harry quindi, ma non ce l'ho- borbotta lasciandolo senza parole. Mi appoggio al muro tastandomi le costole, tutte queste risate mi stanno lentamente ammazzando. Trisha mi ha prestato uno dei suoi pantaloni che ha di scorta nel suo armadietto, praticamente ci navigo dentro ma è sempre meglio di nulla. Per l'ennesima volta li tiro sopra i fianchi respirando lentamente, questo stupido gesso mi fa sentire più goffa che mai, anche perché sono mancina e non posso fare con naturalezza anche la più stupida delle cose.

-Dai, torniamo in camera, la pulce si sta stancando- dice il più alto scompigliandomi i capelli. Alzo gli occhi al cielo con un mezzo sorriso, spingendomi sulle punte e allargando le spalle per sembrare più alta.

-Non sono così bassa- mi lamento. Appena Niall si avvicina circondo le sue spalle con il mio piccolo braccio, quello non ferito, e prendo a giocare con le ciocche dei sui  capelli sulla nuca, dove sono più scuri e la tintura va sfumando.

-No diciamo solamente che abbiamo trovato qualcuno più basso di Louis che non abbia dodici anni- interviene. Gli do un leggero buffetto e ci avviamo verso la nostra stanza. E' quasi mezzogiorno, abbiamo promesso a Trisha che dopo pranzo saremo saliti al piano di sopra per fare visita a qualcuno, l'idea mi piace tantissimo.

Mancano pochi metri alla porta quando vediamo da lontano un gruppetto di tre persone, solo uno loro ha una macchina fotografica professionale, ma gli altri due continuano a riprenderci con i loro telefoni. Spero di essere abbastanza lontana da non essere presa, ma chissà da quanto tempo sono lì senza che noi ce ne accorgessimo. Niall mi copre subito con se stesso quando mi vede imbronciata e mi spinge nella camera, subito seguiti da Haz che chiude la porta alle sue spalle. Non sono sicura che possa farlo, ma mi sento subito più tranquilla, anche loro.

-La voce già si è sparsa?- domano sedendomi sul mio letto e prendendo un lungo respiro, il dottore mi ha detto di fare questo esercizio spesso, avendo due costole inclinate da sempre un certo fastidio ma mi ci devo pur abituare, per il gesso invece devo aspettare solo una decina di giorni, si spera, non è rotto.

-Ovviamente- sorrido ampiamente quando Niall si viene a sedere accanto a me e mi stringe la vita con il braccio, accarezzandomi il fianco delicatamente. Il sottile strato del camice che indosso sembra quasi inesistente, sento perfettamente le sue dita contro la mia pelle e rabbrividisco involontariamente. Non pensare a quello che ti ha detto, non pensare a quello che ti ha detto.

-Stai ammazzando le fan, almeno sanno che la tua testa è ancora sul collo?- chiedo appoggiandomi alla sua spalla, il suo odore riesce ad eliminare quello nella stanza.

-Si, ma c'è comunque il panico su Twitter, sembra che sia morto davvero- ridacchia. A interrompere la nostra conversazione è una signora tarchiata con il camice e un carrellino che ci porta il nostro pranzo, che teoricamente dato l'orario dovrebbe essere una tarda colazione e invece... Ci guarda male quando Niall si rifiuta di tornare sul suo letto, sostenendo che ci sia abbastanza spazio per sole due persone sul mio letto, così ci lascia i vassoi sulle gambe con aria irritata e se ne va via borbottando a mezza voce senza nemmeno notare Harry.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora