Erm già, lui è Seth
Enjoy the story
All the love xxCon un pesante sospiro, entro nella camera che mi sta indicando, lanciando un'occhiata di disapprovazione verso il gruppetto di amici che mi guarda dal salotto. E' buia, la camera dove di solito Megan studia, c'è una scrivania di legno massiccio al lato dove affaccia la finestra, un piccolo armadio dove credo tenga il cambio di stagione e una poltroncina. Gli scaffali sono pieni di libri scolastici e vocabolari, ha sempre avuto questa mania per lo studio che non riuscirò mai a capire del tutto. Si chiude la porta dietro le spalle e aspetta che Aaron la chiudi a chiave dall'esterno per essere sicuri di passare dieci minuti da soli. Incrocio le braccia al petto avvicinandomi all'interruttore della luce, ma non si accende. Guardo prima il soffitto e poi il pavimento, schegge di vetro sono sparse qui e là sulla moquette, qualcuno deve aver spaccato la lampadina, lo stesso qualcuno che ha rovesciato un bicchiere di qualcosa sui suoi quaderni ordinatamente sistemati sulla scrivania. Alzo il bicchiere di plastica rosso gettandolo nel cestino lì vicino e incomincio a pulire e spostare tutto prima che si rovini. Una Megan arrabbiata non è di certo il miglior spettacolo che qualcuno si possa augurare.
-Hai intenzione di parlarmi o di restare a fare la Cenerentola della situazione per il poco tempo che ci resta?- soffia nel mio orecchio destro, facendomi ritrarre.
-Evito di aprire la bocca perché altrimenti non direi cose che una ragazza educata dovrebbe dire- dico serrando i denti, poso i quaderni con gli appunti sopra uno degli scaffali più libero. Libero, ma chi voglio prendere in giro.
-Mhh, invece a me piacciono i discorsi sporchi- scherza anche se ha un tono strano, sa che non stavo intendendo veramente quello, lo fa a posta a stuzzicarmi. E se non è così mi preoccupa quasi la sua stupidità.
-Ma per favore- mi beffo passandogli davanti, vado a sedermi direttamente sulla scrivania mettendo i piedi sulla sedia di plastica bianca. Se dopo non pulirò i segni delle suole delle mie scarpe posso anche dire addio ai compiti che lei mi passa.
Prendo un lungo respiro e metto i gomiti sulle ginocchia e le mani sotto al mento guardandolo annoiata. -Quanto tempo è passato?-
-Scarsi cinque minuti sweetheart- dice guardando a lungo il suo orologio per via della luce fioca che proviene dall'esterno. Mi passo una mano tra i capelli e alzo un sopracciglio quando lo vedo avvicinarsi. Mette le mani sulla base di legno ai lati dei miei fianchi e mi guarda intensamente, gli tremano le labbra e sembra più in ansia lui che io.
-Non ci provare neanche- lo ammonisco in partenza, decisa a ripetermi mentalmente tutte le parole di Niall al telefono.
Ma lui non mi ascolta, fa scorrere lo sguardo sulla mia spalla esitando, non mi tocca mai ma è come se volesse farlo e allo stesso tempo l'idea lo turbasse. -Ti tirerò un calcio nelle tue regali palle se non ti allontani- lo minaccio, spingendomi indietro per non far avvicinare ancora la sua faccia alla mia. Ha dei bei occhi, mi ritrovo a pensare per dimenticarmi del fatto che sia troppo vicino per i miei gusti. Le sue dita sfiorano appena il mio ginocchio, il tessuto del jeans è abbastanza doppio da non farmelo sentire.- Ehhhhmm, sono passati otto minuti, credo che dovremmo chiedere ai ragazzi di aprire la porta, che ne dici?- gli metto una mano sul petto per arrestare i suoi movimenti e faccio per allontanarmi, la le sue mani afferrando la piaga del mio ginocchio fermandomi.
-Oh, fantastico- dico incrociando le braccia al petto. Mi spinge verso di se con uno scatto veloce, spostandomi i capelli dalla spalla. -Tic toc, nove minuti- guardo l'orologio al suo polso mentre la sua mano libera scende a stringermi il fianco. Vorrei sentirmi pietrificata, ma c'è qualcosa nell'esitazione dei suoi movimenti che mi fa venir voglia di ridere, neanche lui sembra sicuro di quello che sta facendo. -Dieci, tempo scaduto-
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I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016
FanfictionIN REVISIONE -Con la vita che conduco non c'è mai tempo per il tramonto, perché non è una cosa che vedi e basta, no. Il tramonto è molto di più, lo si deve guardare tutto dall'inizio alla fine, perché c'è un momento, uno preciso, che è perfetto per...