CapitoloSettantuno- It's Alright

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SCRIVO QUI COSI' NON DISTURBO IL FINALE

Ripeto, mi sono iscritta ai #Wattys2016 ed è molto importante che la storia venga notata. Per favore, votate i capitoli e controllate se l'avete fatto anche con quelli in precedenza e bombardate il capitolo di commenti vi supplico! Inviate la storia a tutte le vostre amiche, non è un traguardo solo per me, ma per tutti quelli che hanno visto I Found Love in your Laugh nascere e che la vedranno arrivare al termine (tra poco più di 15 capitoli)

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

-Scoprimmo qualche settimana più tardi che erano stati gli stessi ragazzi che aveva picchiato il tipo durante il rave, e che quel proiettile non era destinato ad Arabella. Lo stesso ragazzo che era stato picchiato era uscito di nuovo fuori insieme ad alcuni suoi amici per pareggiare i conti- la voce mi si spezza per un attimo al ricordo e chiudo gli occhi per riprendere fiato, non ho pianto fino ad ora e non lo farò adesso. -Sono andati a cercarli, ma quelli avevano una pistola. Il primo colpo però ha colpito un lampione, il secondo Arabella. Il ragazzo che doveva beccarselo si era abbassato, le ha trapassato cuore e polmone, i dottori dicono che non abbia avuto nemmeno il tempo di capire che stava per morire che già lo era.-

Mi passo una mano tra i capelli afferrandone alcune ciocche per la disperazione. -Non si fermò nessuno, nemmeno un'auto, i nostri genitori non sapevamo che eravamo usciti e di certo l'ultima cosa che avremmo voluto fare era chiamarli per digli che Arabella si era beccata una pallottola in petto da dietro le spalle. Cercammo di portarla in ospedale, ma sapevamo già che era morta una volta caricata in auto. Aveva messo di respirare, i suoi battiti erano inesistenti e non sanguinava più. Così l'abbiamo portata al lago.- evito ancora una volta lo sguardo di ghiaccio di Niall e prendo un altro lungo respiro.

-Voleva andarci, noi l'abbiamo fatto. Sai, la merdata dell'ultimo desiderio. L'abbiamo portata lì e abbiamo pianto, Amnesia non l'ha lasciata per un secondo, io non sono riuscita nemmeno a guardarla, l'idea che lei stesse stringendo una persona morta tra le braccia mi faceva salire i conati di vomito, anche se quella persona era Arabella. La mia migliore amica era morta e io non riuscivo nemmeno a dirle addio.

-Quando si è fatto giorno siamo tornate a casa, quelle delle gemelle, non sapendo nemmeno cosa fare di preciso. Avremmo dovuto semplicemente bussare alla porta e farci trovare in lacrime e due su tre sporche di sangue? Il problema nemmeno si pose, quando arrivammo a destinazione tutti i nostri genitori erano già lì, seduti in giardino con un agente della polizia e le espressioni preoccupate. Ricordo la voce di Amnesia dirmi non c'è la faccio, non posso, io non la lascio e io le dissi che nemmeno io riuscivo a crederci ma che saremmo riuscite a risolvere tutto, come se mettere due cerotti sulla ferita sul cuore che aveva sarebbe bastato a resuscitarla. Megan parcheggiò l'auto nel vialetto di casa loro scendendo per prima, lei non era sporca di sangue, stava solo piangendo, forse questo sarebbe stato un buon modo per cominciare. Vidi sua madre alzarsi come una furia e andarle incontro, dovette fermarsi vedendo la sua espressione straziata. Toccò a me scendere dall'auto, le mani sporche di rosso e un po di gocce sulla maglia, mia madre e mio pare si alzarono in contemporanea correndomi vicino per assicurarsi che non mi fossi fatta niente, e io continuavo a ripetergli ''No, non sono io quella che sta male'' ma appena cercavo di dire quello che era successo scoppiavo a piangere. I genitori delle gemelle non avevano il coraggio di alzarsi dai loro posti, immagino. La signora Hill si mise in piedi con le gambe che tremavano e superò tutti noi, arrivando davanti all'auto.- mi fermo un attimo a guardare due dottori passare davanti a noi, li guardo con insistenza aspettandomi di vederli fermare e dirmi qualcosa a riguardo sulle condizioni di Amnesia, ma loro mi superano non degnandomi nemmeno di uno sguardo.

-Pianse di gioia nel vederle entrambe in auto, il problema è che non si era ancora accorta che una delle due era morta. Appena aprì lo sportello le fu tutto più chiaro. I giorni seguenti furono i peggiori, polizia, stazione centrale, la stampa, i nostri volti finirono in prima pagina e la sua morta divenne lo scoup del mese, ho sempre odiato quella stupida cittadina.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora