Dopo aver salutato di nuovo Lizzy, la sorella di Trisha, e aver ringraziato quest'ultima per averci aiutato in questi ultimi giorni, non ci resta che uscire fuori dall'ospedale e aspettare che Harry ci venga a prendere.
-Bene, allora io chiamo un taxi, ci sentiamo dopo Edith, e tu non toccare il volante...- fa Amnesia facendo corrucciare Niall.
-Non vieni?- le chiede. Lei si guarda intorno nell'atrio dell'ospedale per vedere se stia parlando con qualcun'altro dietro di lei facendolo ridere. -Io?-
-Si, passiamo a casa mia, e poi l'hai detto stesso tu che dovevamo festeggiare-
Resto stupita quanto lei, ma sono contenta che resti. Fa una faccia stralunata e si ferma a pensare sul fatto che ha appena accettato di venire con noi. -Non devo urlare- la sento bisbigliare -Non.devo.urlare-
Harry fa uno squillo all'irlandese per dirgli che è arrivato e ci intima con la testa di seguirlo. Attraversiamo il grande parco che contorna l'edificio, non ci avevo fatto caso dalla mia stanza nonostante avesse una bella vista all'esterno. Appostati al limite del cancello dell'ospedale ci sono una decina di paparazzi che incominciano a scattare foto anche in lontananza, mi sembra di riconoscerne uno simile a quello che era riuscito ad entrare sul nostro piano. Stringo la mano di Am, che non è abituata a tutto questo, e alzo il cappuccio della mia felpa guardando per terra. La macchina di Harry non è troppo lontana e sicuramente non possono pedinarci, o almeno spero.
Niall risponde a qualche domanda e saluta le telecamere accelerando il passo, apre la porta dei sedili posteriori a noi due e aspetta di vederci entrare prima di fare lo stesso. Haz ci saluta con un sorrisino dallo specchietto retrovisore e mette in moto senza fiatare, nonostante Niall al suo fianco continui ad infastidirlo tirandogli i capelli leggermente o sfottendolo sul fatto che indossa una felpa invece che una camicia. Improvvisamente Amnesia mi stringe con forza la mano libera spalancando gli occhi e mordendosi il labbro inferiore per non urlare sul serio.
-Che c'è?!- bisbiglio senza farmi sentire da loro due, sembra sul punto di una crisi isterica. Si sventola la mano sul viso come se fosse in assenza di aria e con un cenno del mento indica le gambe di Harry. -E allora?-
-Coverse. Ha delle converse bianche- mi giro di nuovo verso il riccio guardandogli le scarpe consumate e vecchie che indossa e ridacchio istintivamente mentre la macchina si avvicina sempre di più alla casa di Niall. E' strano vedere Amnesia così silenziosa e calma, senza nessun accenno dei suoi scleri, chissà se anche lui mi vedeva così quando ci siamo incontrati le prime volte, spero solo che riesca a rilassarsi nel giro di qualche ora.
-Pulce guarda un po qui- dice Harry passandomi il suo telefono. Lo prendo confusa e guardo la pagina aperta sul display. In primo piano c'è la fotografia che ho scattato con il telefono di Trisha in ospedale, quella con i ragazzi e Lizzy. Leggo velocemente l'articolo con un'involontario sorriso, e quando arrivo alla fine spalanco gli occhi vedendo che parlano anche di me. E per la prima volta non sembrano insulti. E' riportato il link di un tweet, precisamente di Lizzy, che risponde ad alcune domande di altre ragazze
Edith è una ragazza meravigliosa, non come tutti la descrivono. E' divertente e non è affatto arrogante, ne una tipa facile. Quando i ragazzi sono venuti mi ha abbracciato anche lei, è stata davvero dolcissima e aveva anche il mio stesso bracciale sui One Direction. Lei e Niall sono solo amici, smettetela di trattarla male solo perché ha trovato una persona stupenda e ci passa del tempo, è esattamente come tutte voi.
Scorro rapidamente per continuare a vedere i commenti delle altre fan e, per la prima volta, trovo qualcuno che non mi viene addosso e che da ragione a Lizzy. Non mi sentivo così leggera da un sacco di tempo, forse la prossima volta che aprirò Twitter troverò il coraggio di guardare nella casella messaggi o sulle tendenze.
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I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016
FanfictionIN REVISIONE -Con la vita che conduco non c'è mai tempo per il tramonto, perché non è una cosa che vedi e basta, no. Il tramonto è molto di più, lo si deve guardare tutto dall'inizio alla fine, perché c'è un momento, uno preciso, che è perfetto per...