CapitoloTrentasei- Out

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-Voglio disegnare anche io sul tuo gessooo- urla Harry una volta nella nostra stanza, ruba una penna dal comodino affianco al mio letto già pronto a disegnare, gli occhi che brillano per l'eccitazione.

-Per favore, niente piselli, se esco in tempo da qui dentro dovrei andare per altri due giorni a scuola- scherzo allungandogli il braccio ferito. Tutti ridono tranne lui, che è troppo impegnato a fare qualcosa. Quando si stacca ho un'arcobaleno in bianco e nero con tanto di nuvolette ai lati che mi fa soffocare con le mie risate. -Ora completa il tuo lavoro e disegna un unicorno-

-Niall, fattelo dire, sposati questa ragazza prima che si trovi un altro amico, è un genio- alzo gli occhi al cielo, per la prima volta non mi sento imbarazzata, ma Ni è di tutt'altro parere, infatti si gira per non far vedere il suo viso arrossato. Finisce soddisfatto e fa una foto, lamentandosi.

-Perché non mi viene mai così bene quando disegno con Lux- borbotta. Anche Liam si avvicina per disegnare, con la mano che trema scrive il suo nome insieme al simbolo di Batman.

-Zayn avrebbe adorato fare un disegno lì sopra- mormora indicando il mio braccio. -Scommetto che avrebbe scritto il suo nome tutto stilizzato, nel suo genere- si guarda intorno come se avesse capito solo in quel momento di aver parlato ad alta voce e si gratta la nuca in difficoltà. Il biondo cerca di sdrammatizzare attirando l'attenzione su di se, infatti frega la penna dalla mano di Liam e mi si avvicina con un'espressione che la dice lunga. Niall, essendo Niall, disegna una grande fetta di pizza sul mio avambraccio con tanto di patatine e continua a fissarla come se potesse mangiarla.

Rimane soltanto Louis, mi si avvicina a testa bassa e prende il pennarello con un sorrisino timido e impacciato. -Posso?-

Annuisco pacata e fisso il braccialetto dell'ospedale, quello di plastica che mettono ai pazienti, per tutto il tempo fino a che non finisce. Non ha fatto nulla di stupido, e ha scelto un posto un po più nascosto, in modo che possa vederlo solo io, sul gesso che arriva al palmo. Guardo la mia mano e la piccola scritta nera che fa capolino su quel bianco che è ancora candido.

Sorry.

Sorrido guardandola e poi sposto l'attenzione su di lui che mi fissa con la testa bassa. Alzo le spalle scrollandole e sospiro leggermente.

-Quel che fatto è fatto, è inutile piangere sul latte versato- acconsente e allarga leggermente le braccia insicuro, aspettando una mia risposta.

-E me lo chiedi anche?- dico allungandomi verso il suo corpo per abbracciarlo, mi sento più leggera ad aver chiuso questa cosa con lui, ma sono ancora un po ferita. Con il tempo passerà, mi dico, è sempre così.

-Mi dispiace di averti giudicata male, avrei dovuto darti più tempo- bisbiglia.

-Oh si, avresti dovuto- si intromette Niall imbronciato. Harry gli da una manata sulla spalla e lo guarda male, facendo segno a Lou di non pensarci. Resto interdetta davanti a quella scena, da quando quei due si parlano? O meglio, da quando quei due si parlano civilmente senza azzannarsi il collo a ogni parola?

C'è qualcosa di diverso negli occhi del più basso, da qualche giorno a questa parte sembra più rilassato, anche se non credo che abbia risolto quella questione con il cibo, è troppo magro.

Un leggero frastuono nel corridoio attira la mia attenzione e inizio a pensare di volermi sotterrare nel materasso quando riconosco la voce.

-Non me ne frega nulla che è passato l'orario delle visite, prima non c'era nessuno in camera e ora abbiamo tutto il diritto di vedere come sta!- sbraita una voce molto alta.

-Calmati, ci farai cacciare!- risponde una seconda.

-Me ne sbatto altamente, Edith?!-

Amnesia entra come una furia in camera, dietro di lei Megs che corre per raggiungere le sue lunghe falcate e le mantiene una spalla. C'è anche una terza ragazza, il suo viso non mi è nuovo ma non riesco a darle un nome. -Come hai potut...- si zittisce subito fermandosi davanti alla soia. Megs, che stava correndo, si scontra contro le sue spalle ed entrambe cadono, mentre la ragazza resta a guardare divertita le mie amiche sul pavimento. Ride ad alta voce indicandole con un dito e si copre subito la bocca con le mani.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora