CapitoloQuaranta- Eye

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-Da questo preciso instante in poi pretendo di sapere nome, cognome e indirizzo di ogni ragazzo con cui esci- Niall chiude la sua mano intorno alla mia e mi trascina fuori dal tendone, seguiti a ruota da Amnesia e Harry che ci guardando divertiti.

-Aspetta aspetta, cosa? Di che parli? Con quel tipo ci ho a malapena parlato- ridacchio. Mi fa fare il giro di tutto il perimetro del circo, fino ad arrivare all'ingresso del Luna Park, riesco a vedere l'enorme ruota panoramica all'aperto, gli stand di tiro al bersaglio, le urla delle persone sulle montagne russe riescono persino a sovrastare la musica proveniente dalle varie giostre.

-Già, ma a quanto pare ha il tuo numero di telefono- punto i piedi per terra costringendolo a girarsi verso di me, sta blaterando cose senza senso.

-Sei serio? No perché sai com'è, non mi mollava e non credo che lo rivedrò mai più- rispondo socchiudendo gli occhi. Arriccia il naso infastidito e continua a insistere.

-E allora perché glielo hai dato!-

-Così si levava dai piedi!-

-Mica hai dei popcorn Haz? Sta diventando interessante- mormora a voce troppo alta Amnesia facendo girare come due bestie me e Niall mentre lei se la ride e se la canta con il riccio.

-Io...semplicemente voglio sapere con chi esci, sono il tuo migliore amico e i ragazzi devono avere la mia approvazione prima ancora di tenerti per mano- alzo gli occhi al cielo scompigliandogli il ciuffo e rifugio subito dopo le mani nelle tasche nel mio cappotto, sto gelando. -Come vuoi tu papà-

Il parco giochi è davvero immenso e coloratissimo, c'è vita ovunque e Niall e Harry si fermano a bisticciare ogni due metri per fare una nuova sfida a un bancone diverso ogni volta, uno per il tiro delle freccette, l'altro con le pistole.

-Maledizione voglio quell'unicorno per Lux- bofonchia Harry lasciando la pistola sul bancone con uno sbuffo e passando avanti. Ci fermiamo esattamente davanti alle montagne russe, gli occhi di tutti e tre luccicano mentre io scuoto energicamente la testa. Non se ne parla.

Eppure nel giro di pochi secondi Harry ha già cacciato una banconota da venti per pagare per noi.

-La signorina non può salire- ci comunica il ragazzo che è addetto alla giostra indicandomi - non ci sono norme di sicurezza abbastanza solide a cui legarla e non può salire se ha il gesso, non saprei dove farla aggrappare-

Mi tiro indietro con un sorriso raggiante, felice di non dover usare una scusa per salire. -Non vi preoccupate ragazzi, vi aspetto qui!-

Niall scuote subito la testa, lasciando Am e Harry agganciati alla giostra e pronti a partire. -Salto anche io, divertitevi ci vediamo tra poco- fa cenno all'addetto e esce dal recinto, facendo partire la giostra. Sento gli occhi di Am puntati su di noi mentre salgono sempre più in alto, pronti alla discesa.

-Non avresti dovuto, si tratta di pochi minuti potevo benissimo aspettarti qui- dico con il broncio. Mi da una leggera spinta, incitandomi ad andare avanti senza preoccuparmi. Per farmi perdonare finisco per comprargli dello zucchero filato azzurro e verde, che lui accetta con un sorriso gigantesco mentre aspetto che preparino il mio. Questo posto è davvero stupendo, o forse lo è perché ovunque vada con Niall finisco per ridere fino ad avere il mal di pancia e quanto mi abbraccia mi sento davvero felice come non succedeva da tempo.

Adoro le mie migliori amiche, ma la figura di Niall è davvero una cosa di cui oramai non posso fare a meno, e se prima passavo le giornate con le cuffiette ad ascoltare la sua voce da una canzone, ora lo faccio da vicino, posso sentire il suo odore e fissare le rughette che gli si formano intorno agli occhi quando è felice. Vederlo dormire però è una delle cose che preferisco, anche se si butta addosso e mi soffoca e muoio di caldo, io non mi sposterei mai da quella posizione perché se fosse tutto perfetto e mi tenesse solo la mano non mi sembrerebbe reale. Amo di Niall il fatto che ha comunque i denti un po storti che lo fanno sembrare vero, il fatto che quando mangia si sporca sempre tutto, che quando che fa dei discorsi lunghissimi nel sonno privi di senso. Amo quando si siede sul letto con la chitarra tra le mani e crea qualcosa all'improvviso, che è tutto e non è niente e dopo pochi secondi non sa nemmeno ripeterla perché non la ricorda e ride di se stesso coprendosi il viso con le mani.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora