Extra

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La vita non è fatta per essere programmata, per quanto noi possiamo fare progetti, avere sogni o altro, non possiamo programmare quello che ci accadrà domani o tra una settimana. Io non avevo programmato di perdere mia sorella, né di ritornare ad essere felice dopo l'accaduto.

Le cose succedono e basta, e spesso fingere che non sia successo nulla o cercare di cambiare il corso degli eventi non porta mai ad un miglioramento.

Non avevo nemmeno programmato di finirci su questo palco.

Faccio un bel respiro e stringo il manico della mia vecchia chitarra tra le mani uscendo dalle quinte, sono investita dei riflettori e vengo costretta a socchiudere gli occhi. Per un attimo mi fermo lanciando uno sguardo insicuro a Edith che, dietro le quinte mi sorride e mi fa cenno di continuare, Niall alza i pollici e Harry mima qualcosa con le labbra che sembra assomigliare ad un 'vai!'

Riprendo a camminare a testa bassa fino a raggiungere la X al centro del palco, quasi non ho il coraggio di guardare davanti a me. Ci sono persone, tantissime che mi fissano, per non contare i quattro giudici seduti di fronte a me.

-Ciao,- inizia Simon -come ti chiami e cosa ci porti?-

Faccio un bel respiro, Harry mi ha parlato della sua prima edizione centinaia di volte per convincermi a fare questo passo che per anni e anni era stato solo un sogno. Ho abbracciato Edith prima di salire sul palco perché sapevo che con lei nessuna parola avrebbe mai aiutato quanto un suo abbraccio, perché per quanto le cose possano andare male fra di noi nulla riuscirà mai a farmi dimenticare di lei, ed era quello di cui avevo bisogno.

-Il mio nome è Amnesia, Amnesia Hill. E sono qui per cantare una canzone per mia sorella.-

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora