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-Sei qui- dico più a me stessa che a lui, sento le gambe molli. Si gira guardandosi alle spalle per vedere se ci sia qualcun'altro.
-A meno che tu non stia aspettando un'altro ragazzo, si sono qui, e sono tremendamente dispiaciuto per il ritardo. Ho dovuto firmare alcune cose insieme ai ragazzi che hanno richiesto più tempo di quanto credessi- dice passandosi una mano tra i capelli e facendo cadere il cappuccio grigio che li copriva. Indossa degli occhiali scuri ed è vestito in modo anonimo, jeans, t-shirt e felpa. Probabilmente l'ha fatto per non farsi riconoscere.
-I-io, cioè, volevo dire...non fa nulla. Non aspetto da tanto- balbetto. La sua attenzione si sposta sul giubbotto che indosso e divento rossa per la vergogna. Cerco di sfilarmelo velocemente e di spiegargli perché lo indosso ma lui non mi fa nemmeno iniziare che mi risistema bene il colletto. Le sue nocche si strofinano contro il mio collo e sento una scia di brividi percorrermi per tutta la schiena, Niall Horan è davanti a me e mi sta parlando come se niente fosse. Non so se sia per lo shoc o meno, ma non trovo la forza di piangere, riesco solo ad abbracciarlo stretto e gioire quando ricambia stringendomi la vita. Mi stacco velocemente e ci chiniamo assieme per raccogliere il libro che ho fatto cadere, ma lui fa prima di me e lo raccoglie scrutandolo con curiosità.
-Ti piace leggere?- chiede dandomi il libro che io risistemo al suo posto annuendo.
-Sono sorpresa che tu mi abbia detto di venite qui- confesso -non sei il tipo da libri-
-Per nulla, hai ragione. Harry mi ha consigliato questo posto, lui ci viene spesso perché è abbastanza tranquilla come situazione, niente paparazzi o altro- si guarda intorno strofinandosi le mani l'una contro l'altra per riscaldarle -e per di più ha detto che fanno dei cornetti che sono la fine del mondo-
Rido spontaneamente e sento il leggero imbarazzo che ci avvolge alleggerirsi un po, tranquillizzandomi, per quanto si possa essere tranquilli a camminare al fianco del proprio idolo.
-Ne prendiamo un paio?- chiede e il mio stomaco risponde al posto mio brontolando. Mi fissa con un sorriso sghembo mentre ci avviamo verso il piccolo bar e aspettiamo il nostro turno. Non riesco a guardarlo, il mio cuore non riesce a calmarsi al solo pensiero di avercelo accanto figuriamoci di fare altro, eppure mi sento come se stessi sprecando la mia occasione e in fondo so di starlo facendo. Così alzo gli occhi coraggiosamente con l'idea di iniziare una conversazione, voglio trattarlo come se fosse un amico, non essere qualcuno che non sono solo perché è famoso.
Ordina due brioche e mi fa cenno di prendere posto al tavolo. Quando si siede anche lui l'odore di quei cornetti ci invade e spalanchiamo gli occhi all'unisono per quanto sia dolce.
-Se è la metà buono di quanto profuma, giuro che sono in paradiso- dice addentandolo. Faccio lo stesso ridendo.
-Okay si, è definitivo, sono in paradiso- da un'altro morso chiudendo gli occhi. Quando finiamo di mangiarla ci fissiamo divertiti per pochi secondi.
-Sei sporco di zucchero- dico. Si passa il dorso della mano sul naso e io scuoto la testa sorridendo -no, è tipo più sulla guancia- continuo a gesticolare, lui sbaglia di nuovo punto e scoppia a ridere quando finisce per sporcarsi tutto grazie alle mani zuccherate. La sua risata scoppia nel piccolo spazio e le poche persone che ci sono al suo interno si girano verso di noi. Abbassa la testa sul tavolo continuando a ridere e io nascondo il volto tra le dita.
-Ci fissano ancora?- chiede con ancora il viso sepolto tra le braccia. Separo le dita e socchiudo gli occhi, tutti sembrano essere ritornati a fare quello che stavano facendo prima che noi li interrompessimo.
-Via libera- lui alza la testa e si sistema meglio gli occhiali scuri sul naso, prima di levarli con un gesto secco e rialzarsi il cappuccio.
-Comunque sei sporco qui- dico avvicinando la mano alla sua guancia, vicino all'angolo della bocca. Strofino i polpastrelli sulla zona dove lo zucchero è più evidente prima di tirare via la mano, arrossendo, lui sorride per ringraziarmi.
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I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016
FanfictionIN REVISIONE -Con la vita che conduco non c'è mai tempo per il tramonto, perché non è una cosa che vedi e basta, no. Il tramonto è molto di più, lo si deve guardare tutto dall'inizio alla fine, perché c'è un momento, uno preciso, che è perfetto per...