CapitoloTrentatre- Story of my Life

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xx

Non ho mai avuto tanti amici.

Sinceramente non ricordo nemmeno un momento felice durante un mio compleanno, anzi, non ricordo affatto una mia festa. Alle elementari avevo due amiche, non ricordo nemmeno il loro nome e non mi piaceva la loro compagnia, ma all'epoca ero fissata con l'idea di avere una persona accanto, e non avevo nemmeno compiuto dieci anni.

Però Megan c'è sempre stata, la sua famiglia la portava sempre in chiesa e i miei sono sempre stati molto presenti sotto l'aspetto religioso. E' lì che l'ho conosciuta.

Alle medie non so cosa sia cambiato, semplicemente non mi andava più fingere che mi andasse di stare con persone con le quali non mi sentivo a mio agio, così ho smesso. Credo che il primo anno sia stato il peggiore, non parlavo con nessuno anche se Megs era nella mia stessa classe, ma aveva un nuovo gruppo, un ragazzo che le piaceva, le prime cose da adolescenti.

Io, Am e sua sorella abbiamo sempre fatto le scuole assieme, a partire dall'asilo, ma non abbiamo mai parlato fino alla seconda media. Erano due realtà diverse la mia e la loro. Megs e le gemelle erano nello stesso gruppo, avevano una migliore amica in comune, la più bassa aveva persino trovato un fidanzato, della serie il ragazzo più quotato in classe: un soldo di cacio che assomigliava a un bastardino, da brividi. Ad Am invece bastava avere sua sorella, Megan e la sua migliore amica di sempre, Fleur. Forse è anche a causa sua se non mi sono mai avvicinata, si completavano, sarei stata l'incomodo.

Ma poi è cambiato qualcosa, tra di loro, Megan ha incominciato ad essere più chiusa, ma non lo dava a vedere. Il suo gruppo era più importante di questo.
Amnesia sembrava stanca, solo quello, mi sorprese quando la vidi entrare in classe con un libro di sua spontanea volontà, si distaccò persino dalla sua gemella, cosa che non era mai successo. Non sembrava affatto il tipo da lettura, andava male in grammatica e faceva un sacco di confusione, cosa in cui Arabella invece era bravissima, scriveva storie su storie e aveva mille quaderni nello zaino ricoperti di piccole frasi scritte con l'inchiostro nero. L'unica che l'aveva mai lette era stata Amnesia, erano identiche sotto l'aspetto fisico, semplicemente spaventoso, le si distingueva solo per il fatto che Amnesia se ne stava sempre sulle sue, non si sbilanciava mai, mentre Arabella era una continua esplosione di emozioni, aveva sempre la soluzione per tutto ed era gentile con chiunque. Due poli che si attraggono. Comunque Amnesia si presentò questa vecchia copia di Harry Potter e si nascose in un angolino della classe.

Io leggevo da sempre, mi sono avvicinata per quello: una saga in comune, lo stesso film preferito, attori, cantati...è stata una cosa abbastanza rapida e strana. Ma non avevo il coraggio di chiamarla migliore amica, come se mi sentissi perennemente lo sguardo di Fleur puntato addosso, una minaccia. Avevo paura di intromettermi e cercai di tirarmi indietro,non si può mai competere con un'amicizia che esiste da sempre. Amnesia ci rimase male, tornò tutto come prima e incominciai a sentirmi...strana?

Litigavo sempre di più con Megs, avevo degli sbalzi d'umore notevoli, passavo dallo stare calma e pacata in un angolino ad azzannare il collo della mia compagna di banco. C'erano momenti in cui odiavo seriamente tutto e nessuno riusciva a farmi cambiare idea, Am mi scrisse una lettera.

Ci sono momenti in cui scappi lontana e ti rinchiudi in te stessa. So che non posso raggiungerti, ma posso sempre aspettarti al confine. O qualcosa del genere.

Ma c'era sempre qualcosa di diverso, una di noi nascondeva sempre qualcosa. Io mi tenevo dentro segreti troppo grandi per stare nel mio petto, ero con la perenne paura di avere una crisi, di stare in bilico, credevo di avere qualche problema come la bipolarità, feci persino un test e non mi sorpresi quando risultò positivo, ma non gli diedi tanto peso e lasciai correre. Non volevo un'altra etichetta con la quale le persone potessero prendermi in giro, non avevo un rapporto con i ragazzi nella mia classe. Li odiavo tutti, li odio ancora.

I Found Love in your Laugh [N.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora