Matta (3)

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"Vicky parla o giuro che non risponderò di me" dice per la terza volta, non ricevendo alcuna risposta da parte mia, con l'unica differenza che adesso ha aggiunto una minaccia.

"Calmati o non parlo" dico prendendomi leggermente di coraggio. Totalmente inutile direi, visto che non prova nemmeno un po' ad abbassare la voce.

"Come cazzo posso calmarmi se stai pensando di fare la scelta peggiore, eh? Dimmelo."
Non è la scelta peggiore, o forse un po', comunque non così grave da avere una reazione del genere. Io la penso così, forse mi sbaglio ma.. sono io che devo decidere sul mio corpo e soprattutto sulla mia vita, non gli altri.

"Senti io ci ho riflettuto abbastanza.."

"No, non è vero." si passa nervosamente una mano tra i capelli. "Se solo tu" mi punta il dito contro "avessi pensato seriamente a questo adesso non saresti qui a dire una cosa simile"

"No Zayn, non-"

"La verità è che sei come tua madre" E qui mi scoppia la valvola.

"Non puoi essere serio, non puoi dire una cosa simile." alzo di qualche tono la mia voce.

"Guardati" mi indica con un lieve  disgusto "Vuoi fare la stessa cosa, vuoi uccidere tuo figlio proprio come ha fatto lei, con la differenza che tu lo stai dicendo a me mentre lei non lo ha detto a nessuno."

"Vattene Zayn" dico senza pensarci due volte.

"Cosa?"

"Vattene"

"Vicky non-"

"Ho detto: vattene!" urlo "Non voglio più vederti. Mi hai messo incinta e per di più non accetti le mie decisioni e mi manchi di rispetto. Non voglio più vederti."

"Decisioni? Sei addirittura arrivata alla decisione?" scuote la testa prima di girarsi e dare un calcio al muro. "Cazzo!" fa una smorfia di dolore. "Me ne vado, sì, ma non perché lo dici tu. Me ne vado perché la persona che amo non è questa qui" si avvicina verso l'armadio "E non venire a cercarmi."

E due secondi dopo eccolo con in mano uno zaino mentre lo riempie di vestiti. Sta facendo sul serio.

"Togliti" mi dice quando deve prendere le cose dal comodino.
In silenzio mi sposto e lo lascio fare.

Passano una decina di minuti prima di sentire la porta d'ingresso sbattere. Se n'è andato.

Non ho rimorsi in questo momento e nemmeno voglia di farlo tornare, ha esagerato questa volta.
Mi butto sul letto e prendo il telefono in mano per prenotare una visita dal ginecologo, non ho tempo da perdere o dopo sarà un problema.

-Pov. Zayn-

È una stronza del cazzo senza cuore. Quasi mi viene il dubbio che mi abbia mai amato realmente, vista la sua reazione assente nel mio momento di ira.

Faccio un paio di giri in macchina, non so dove andare, e in realtà non ho molta scelta, solo le mie due madri. Però pensandoci Roberta non sa nulla di tutte questa storia, non ho voglia di mettermi a raccontare tutto, non mi resta che Marisa, la mia vera madre.

È quasi ora di pranzo e non mi sembra il caso di andare a disturbare, così mi fermo in un posto all'ombra mentre aspetto che le ore passino.
Ho lo stomaco chiuso e i nervi a mille, vorrei solo spaccare tutto e urlare.
Sembra io abbia avuto più sfortuna che fortuna nella vita, è stato un susseguirsi di cose negative: la falsa morte di mia madre, l'abbandono di quello che chiamavo padre, le cazzate adolescenziali, Vicky, la droga, ancora Vicky, sua madre e le merdate che ha combinato, altre cazzate e ancora Vicky. Per quale cazzo di motivo lei è presente sia della parte felice e sia della parte infelice della mia vita? Per quale cazzo di motivo lei c'è sempre?

Sono quasi le 15 quando decido di andare. Arrivo dopo più di una ventina di minuti, non credevo di aver guidato così tanto ed essere arrivato così lontano dal centro abitato.
Suono e aspetto che qualcuno risponda e mi apra. Una volta fatto entro e mi accoglie mia madre preoccupata per il tono di voce con cui la saluto e per l'espressione che ho in viso.

"Cos'è successo tesoro?" mi chiede allarmata. Non faccio il tempo a rispondere che arriva Blain correndo.
"Fratellone" mi salta addosso -stranamente- di solito mi ignora. "Dov'è Vicky?" mi chiede

"Non c'è"

"Perché non l'hai portata?" continua a chiedere ed io non so cosa dirgli ma, per mia fortuna, mia madre intuisce qualcosa ed interviene in mio aiuto.

"Amore, Vicky sta a lavoro, torna a fare i compiti su.. Potrai stare più tardi con Zayn se vuoi." lo accompagna fino alla sua stanza chiudendo poi la porta.

"Vieni, raccontami tutto" mi fa sedere sul divano e lei accanto a me.

"È incinta" dico secco

"Dici davvero?" Annuisco "Ma è una cosa bellissima" esplode di gioia a differenza mia che sono tutt'altro che felice in questo momento. "Cos'hai Zayn, non sei contento?"

"Io ero contento, fino a stamattina lo ero tantissimo mamma.  Pure se credo di non essere capace a fare il padre ancora, ma ero davvero felice"

"Non dirmi che è morto il feto" improvvisamente diventa triste.

"Non ancora.. Morirà presto però"

"Zayn ma ti ha dato di matto il cervello?!" urla. Non sa che il pazzo qui non sono io.

"No. È Vicky la matta. Vuole abortire ed io non voglio vederla."

"Zayn, non scherzare ti prego"

"Non sto scherzando, cazzo" Perché mai dovrei scherzare su questa merda di situazione. "Abbiamo pure litigato per questo. Lei non lo vuole questo bambino, mi ha detto di andarmene via ed io l'ho fatto."

"Hai fatto male" mi dice

"Perché? Non riesco a stare con una persona che fa certi ragionamenti"

"Ascolta: tu devi tornare da lei. È giovane ed ha paura, a questo aggiungi gli ormoni impazziti ed esce fuori questo. Lei non è un mostro, non riuscirebbe davvero a fare qualcosa di simile." Io vorrei fosse veramente così. "Magari ora è decisa a farlo, ma quando sarà il momento non avrà il coraggio."

"Io non credo sia così, quella quando decide una cosa la fa"

"Fidati di quello che ti dico, è colpa degli ormoni. Le donne in gravidanza vogliono sempre avere ragione, e quando tu le contraddici su qualcosa poi succede l'inferno, proprio come è successo oggi"

"In ogni caso non ho voglia di vederla, non senza prima aver smaltito questa rabbia che ho nei suoi confronti. Non voglio diventare quello che non sono." dico sperando che capisca, e così è.

"Ho capito.. Puoi restare qui fin quando vuoi, ma pensaci a quello che ti ho detto. Lei ha bisogno di te, più di quanto immagini" Tutte cazzate, ormoni o meno sono tutte cazzate.

Durante il pomeriggio passo un po' di tempo con mio fratello, senza averne realmente voglia, infatti dopo un po' è lui stesso a mandarmi a quel paese visto il mio assenteismo.

Intorno alle 18 vado a lavoro, e pure qui non va per niente bene, tanto che Theo mi dice qualcosa del tipo: "Persino Angie che ha rotto due tazzine oggi era più sveglia di te". Dopo mezz'ora da quella frase mi ha mandato a casa dicendo di potersela cavare anche da solo. È stata proprio una pessima giornata oggi.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora