Capitolo 38.

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-Pov. Vicky-

E' bellissimo svegliarsi abbracciati proprio come quando ci si è addormentati la notte prima, con la testa sul suo caldo petto, e beccarlo ad osservarti da chissà quanto tempo con un bellissimo sorriso sulle labbra. Questo era stato un piacevole risveglio dopo un altrettanto piacevole notte.

Stava accarezzando delicatamente la mia schiena nuda sotto al caldo piumone che mi copriva fino al collo. Mi diede un dolce e casto bacio per augurarmi buongiorno, e poi tornò a guardarmi sorridendo senza dire nulla. Nemmeno io dissi qualcosa, non ce n'era di bisogno, i nostri sguardi stavano già parlando da soli.

Mi avvicinai io alle sue labbra questa volta, ne sentivo il bisogno.

Le sue labbra sulle mie. La sua lingua sfiorava dolcemente la mia.

Era un momento magico che volevo non finisse mai. Amavo quando stavamo chiusi nella nostra bolla d'amore, senza muri e senza finzioni, solo noi stessi e i nostri sentimenti messi a nudo.

Ma come sempre ogni momento speciale viene interrotto da qualcuno.

«Buongiorno belli.» ecco che Alice fece il suo ingresso nella stanza senza nemmeno bussare, come ogni qualvolta io dormivo con Zayn. Ormai era come un rito per lei, la mattina dopo doveva per forza fare le sue entrate improvvise facendomi salire il cuore in gola, sennò che bello c'era. «Disturbo?» continuò.

-Direi.-

«Che cazzo vuoi già di prima mattina?» Zayn le si voltò un po' maluccio.

«Niente.» rispose lei non togliendosi comunque il sorriso dalla faccia.

«Allora smamma mocciosa.» sì, si stava irritando.

«No caprone. Che fate?»

«Ci stavamo accoppiando. Vuoi assistere?» era sempre il solito.

La mia amica fece una faccia disgustata, poi scosse la testa e parlò. «Oggi a pranzo siamo soli, cucino io, cosa volete?»

«Io non mangio.» dissi subito, sapendo che non era cosa sua cucinare. Volevo restare in vita ancora per un po'.

«Io nemmeno.»

«Oh certo, sempre la solita storia.» sbuffò « Allora cucini tu Vicky.» propose con una nota di fastidio.

«Decisamente meglio.» rispose Zayn beccandosi un'occhiataccia da parte della sorella, la quale mi portò a ridere.

«Aaaah! ODDIO!!» urlò lei di punto in bianco spalancando gli occhi.

«Che cazzo urli?» la guardai cercando di capire quale assurdità avesse visto.

«Voi - voi siete nudi lì sotto!!»

E pensandoci non aveva torto, ci eravamo addormentati così.

Io e Zayn scoppiammo a ridere per la sua faccia scioccata nel vedere la biancheria intima sparsa per la stanza.

«Non ti scandalizzare, siamo coperti.» le feci presente. Lei sbatté velocemente le palpebre un paio di volte per poi scappare fuori dalla stanza. Neanche avesse visto un fantasma. Dovevamo decisamente iniziare a prendere l'abitudine di chiudere a chiave la porta di quella stanza quando ci ritrovavamo insieme.

Ad interrompere le nostre risate fu il mio cellulare che partì a suonare.

Lo presi leggendo il nome di Nicole sullo schermo, non capendo per quale motivo mi stesse cercando, avevo la mattina libera.

«Ehi Nic.» risposi.

«Vicky, scusami se ti sto disturbando, so che saresti libera ma ho davvero bisogno del tuo aiuto qui al bar. Potresti venire per favore? Dopo ti spiego.» parlò davvero velocemente per poi urlare un «arrivo» a qualche cliente.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora