(2) Capitolo 4.

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Il giorno dopo mi svegliai ritrovandomi nella stanza di Zayn e tra le sue braccia, proprio come succedeva tutte le volte in cui mi addormentavo da qualche parte. Aveva preso l'abitudine di portarmi da lui anziché nella camera di Alice. Ora non che mi addormentavo dove capitasse prima come fanno alcune persone, ma spesso crollavo sul divano, e raramente in macchina. Dormiva ancora, doveva essere ancora presto, la luce proveniente da fuori non era molto forte. Diedi uno sguardo verso la sveglia, ma non riuscii a vedere bene l'ora, così provai ad alzare un po' il busto sperando di non svegliare pakiman, e sembravo esserci riuscita. Non erano neanche le 7 ancora, così mi sistemai nuovamente a letto facendo mugolare Zayn.

-Non svegliarti!- Supplicavo mentalmente. Mi piaceva guardarlo dormire, era rilassato e dolce.

"piccola.." mormorò.

-Come non detto.-

"Mmh..?"

"vieni qui" Senza aprire gli occhi mi fece mettere con la testa sul suo petto, mi diede un bacio sui capelli e si riaddormentò, io con lui, per un'altra mezz'ora circa, fino a quando non suonò la sveglia.

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Come ogni mattina, e come da nuovi orari, Zayn era andato a lavoro, mentre io ero rimasta ancora un po' a rilassarmi a letto. Non avevo molto da fare. E va bene, in realtà ci sarebbero state moltissime cose, ma non potevo farle, l'unica cosa era iniziare ad mettere negli scatoloni le cose invernali.

Scesi sotto sperando di trovare Alice, ma di lei non c'era traccia. Pensai allora che fosse sopra, e mi diedi della stupida per non aver controllato prima, mi sarei risparmiata le scale. La trovo nella sua camera intenta a sistemare il letto. Da quando era finita la scuola lei si era messa sull'attenti. Il suo Niall lavorava più seriamente, quindi non avendo la scusa per uscire di casa assiduamente, si era messa la testa a posto e aveva iniziato ad apprendere qualche dote casalinga. Passava parte del suo tempo a sistemare la casa, diminuendo il lavoro a sua madre, e devo dire che stava anche imparando a non bruciare le uova in padella. Certo, tutto ciò succedeva quando io non ero in casa distrarla. Ma non era colpa mia che le proponevo colazioni golose o shopping, era lei che avrebbe dovuto avere più autocontrollo. Dico bene o sbaglio?

"Buongiorno. Sei uscita dalla tana Malik"

"Sì, ti sono mancata?" mi buttai sul suo letto appena sistemato.

"Vicky!! Avevo appena finito.." sbuffò

"non fa niente" risposi come se quello non fosse il suo letto, ma il mio. Mi alzai, e se ve lo state chiedendo, sì, lo avevo fatto di proposito.

"Comunque sì, un po' sei mancata"

"Cara mia, dovrai abituarti, ormai manca poco"

"Non mi ci far pensare, mi mancherai troppo" mi abbracciò.

"Beh, ma non andrò mica dall'altra parte del mondo, solo due isolati da qui, saremo vicine lo stesso, e ci vedremo più o meno ogni giorno"

"Su questo hai ragione, però sarà strano"

-A chi lo dici, probabilmente cambieranno più cose del dovuto. Ma spero tutto in positivo.- questo era ciò che speravo in cuor mio. Una parte di me era quasi terrorizzata all'idea di andare a convivere. Continuamente si sentiva parlare di coppie che stavano insieme da una vita, e poi arrivati alla convivenza, o al matrimonio, e scoppiavano dopo pochi mesi. Sapevo che non eravamo quel tipo di persone, ma il timore era sempre presente.

"Ti va di venire con me?" proposi.

"Ovvio, dove dovremmo andare?"

"Devo andare al bar per parlare con Luca, e ne approfittiamo per fare colazione, sempre se tu non l'hai già fatta, poi se vuoi puoi aiutarmi a sistemare alcune cose" immaginai fosse un ottimo programma per passare del tempo insieme con la mia migliore amica.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora