Fuori pericolo (2)

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Usciamo dalla stanza dopo aver finito tutto. 
"Come ti senti?" le chiedo.

"Bene, un pò scombussolata ma è ok" Le sorrido. Sono davvero contento che sia fuori pericolo, e sarei ancora più felice se si ricordasse un minimo di noi, ma mi sta bene così per ora. L'aiuterò anche in quello e sono sicuro, ma più che altro spero, che ritorni tutto alla normalità.

"Signorino Malik, è questa la ragazza?" Arrivano i due poliziotti idioti di stamattina e indicano Vicky.

"Cos'è adesso vi importa di lei?" dico e Vicky mi guarda aspettando una spiegazione.

"Ero andato a denunciare tua madre e quel depravato, ma loro non hanno fatto nulla"

"Mi dispiace ma davvero ci servivano altre prove o la testimonianza della signorina"

"Bene, se le avete trovate adesso addio" 'Sti coglioni.

"Signorina vorremmo farle qualche domanda, se non le dispiace" Lei annuisce e va con loro in disparte. Passano una decina di minuti e lei torna da me seguita dai due poliziotti. 
"Grazie per la disponibilità, adesso procederemo con l'arresto di entrambi. Buona giornata"

"Sto sognando" dico scuotendo la testa.

"No" Mi sorride lei. Cazzo quanto è bella quando lo fa. "Li ho denunciati"

"Sei una grande!" dico dandogli il cinque.

"Bene signorina, cerchi di rimettersi in forma, e lei faccia attenzione con la spalla e se fa male metta un pò di ghiaccio, buona giornata." Ed ecco che il dottore di turno ci dimette. 

"Finalmente." sospira lei "Stava salendo l'ansia a stare qui dentro."

"Non sei cambiata per niente eh"

"Dai, a chi piacciono gli ospedali?"

"A nessuno, ma a te in modo particolare" 

Torniamo a casa, NOSTRA stavolta, accompagnati da Alice e Niall. Adesso siamo soli, loro si sono offerti di andarmi a prendere la macchina, visto che io non posso guidare per ora. Sono stati gentili ma so che lo hanno fatto di più per lasciarci da soli a parlare che per fare un favore a me.

"Cosa hai?" chiedo vedendola triste mentre prendo qualcosa da mangiare.

"E' che... a dirti la verità mi sento in colpa"

"Motivo?" Non capisco.

"Ho preferito fidarmi di quel mostro invece che di te. Me ne sono resa conto solo stamattina quando ho visto la casa vuota, quando ho iniziato a star male e chiamandola mi ha detto 'puoi morire', lì ho capito che tu eri l'unico sincero, l'unico che aveva cercato di farmi vedere la verità ma che io come una stupida ho trattato da schifo. E nonostante tutto tu adesso sei qui, mi hai salvato e mi stai dando un posto dove vivere e una seconda possibilità, ma tutto ciò non lo merito, io non merito nulla"

"Intanto, per iniziare a raccontarti un pò di verità, questa è anche casa tua. Per quanto l'abbia comprata io non vuol dire che non sia anche tua, tutto ciò che mio è anche tuo. E poi non è vero che non ti meriti nulla, non è stata colpa tua in fin dei conti."

"Quindi stavamo davvero insieme?" mi chiede abbassando lo sguardo.

"Si" la vedo fare una espressione delusa "Ma se non vuoi continuare a stare con me, non preoccuparti. È normale, non ricordi nulla di noi quindi non devi fingere di amarmi per farmi felice, mi basta avere la tua amicizia, per il resto me ne farò una ragione." Pronuncio quelle parole con un dolore al cuore, perchè per quanto io voglia convincermi che ce la farò non è così, so' che non potrò smettere di amarla nemmeno fra mille anni.

"No, no Zayn.. ho solo bisogno di tempo, probabile che torneranno i miei sentimenti per te, già il fatto che ti voglio un bene dell'anima è qualcosa di positivo" La stringo in un abbraccio. "E poi sai, dovrai sopportarmi per un pò, non credo di riuscire più a fidarmi di qualcun altro oltre te, quindi fidanzati o no, io non ti mollo facilmente." Posso non amarla una persona del genere? 

"Ed io non cercherò di scappare, mi va più che bene questa cosa, ma ora basta parole e mangiamo" Dico spegnendo il fornello sul quale ho cotto dei semplici bastoncini di pesce. È l'unica cosa che c'era in casa oltre a dei pacchi di patatine e altre schifezze varie che non credo siano adatte ad un pranzo. Non pensavo a mangiare in quest'ultimo periodo e pensandoci devo assolutamente fare la spesa. Lei ha bisogno di mangiare, ha perso diversi chili, è molto magra, deve riprendersi.

"Aspetta faccio io, non vorrai anche ustionarti oggi?" Viene ad aiutarmi appena vede la mia difficoltà nel mettere il cibo nel piatto.

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"Ti va di venire con me?" le chiedo sedendomi sul letto in cui è distesa a riposare. Devo andare al bar o stavolta perdo davvero il lavoro.

"Dove devi andare?"

"A lavoro"

"Ma.. come farai? Non puoi lavorare in quelle condizioni"

"Lo so, ma devo andarci"

"Va bene, allora vengo con te, così ti do una mano" dice alzandosi dal letto. Perfetto!

Arriviamo e lei si ferma fuori a salutare Theo e la sua ragazza Angie -quei due ormai fanno coppia fissa- mentre io vado dentro, sono anche in ritardo.

"Ciao Luca, come vedi sono venuto" sorrido sfacciatamente pronto a sentire qualche predica.

"Porca miseria Zayn!!" Mi rimprovera "Quando ti ho detto di tornare a lavoro intendevo intero non con un braccio in meno che non ti permette di fare nulla" Si porta le mani in testa.

"Lo so, ma non era previsto questo"

"Dio mio, no, no, qui mi fate impazzire soltanto, adesso come faccio con due persone in meno"

"Senti mi dispiace, ok, ma davvero io non-"

"Lo aiuto io, in fondo lavoravo qui, mi basterà solo imparare di nuovo" Mi interrompe Vicky alle mie spalle.

"Oddio, sei tornata." Luca corre ad abbracciarla. "Dio mio, stavolta resti vero?"

"Si" sorride lei ancora stretta in quell'abbraccio quasi soffocante direi.

"Bene, allora Zayn, è tutto risolto, riprenditi presto"

"Una decina di giorni e torno più attivo di prima"

Due ore dopo, tutto procede tranquillamente, siamo un po' lenti per i caffè e qualcos'altro ma per il resto va più che bene.

"Nonostante io non ricordi nulla, mi piace stare qui, mi sento a mio agio, in famiglia più che altro."

"Mi fa davvero piacere questa cosa.. Infondo siamo come una famiglia qui, siamo tutti amici, e credo sia la cosa più bella quando si è così uniti." Posso contare su di loro in qualsiasi momento, e non credo capiti tutti i giorni una cosa del genere.

"Già" dice andandosi a sedere. "Sai, stavo pensando a mio padre." continua attirando la mia attenzione "Forse dovrei incontrarlo per farmi un po' perdonare, lui è dei buoni vero?"

"Sì, lo è"

"Cosa mi consigli di fare?" Merda, oggi con quel caos mi sono dimenticato di avvisarlo.

"Appena finiamo qui possiamo passare da lui, gli faresti davvero una bella sorpresa, lo renderesti felice"

"Credo sia davvero un'ottima idea. Grazie!" mi sorride per l'ennesima volta oggi.

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Capitolo leggermente più corto ma pazienza, almeno ho aggiornato. :) 

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora