"Dai Vic, meglio che ti riposi per oggi" Zayn mi tolse il bicchiere dalle mani.
"No, ce la posso fare"
"Guarda che Zayn ha ragione" aggiunse Theo
"Faccio io il tuo turno, piccola"
Alla fine cedetti e tornai a casa, lasciando fare il mio turno a Zayn nonostante avesse già finito il suo. Quella mattina, dopo tanti giorni di suppliche, ero andata a parlare con mio padre. Da quei tre giorni passati con lui diciamo che i nostri rapporti stavano pian piano migliorando, non che io l'avessi perdonato completamente, ma stavamo sulla buona strada. Iniziavo a scoprire nuove cose su di lui, iniziavo a rendermi conto che eravamo molto più simili di quanto avessi mai immaginato. Mi resi conto, passando del tempo insieme, che da quando aveva sbattuto quella donna fuori da casa lui era totalmente diverso, come migliorato, notevolmente. Era più presente. Ripeto, diverse volte aveva chiesto di andare da lui per parlare, ero stata testarda e restia inizialmente, ero ancora arrabbiata, ma quella mattina la mia testa mi spinse ad andare nella casa accanto una volta finita la colazione. A saperlo sarei andata molto prima, anche se una piccola parte di me ancora oggi non avrebbe mai voluto scoprire quella verità. Sì, a volte non sapere determinate cose può essere un bene, ma d'altra parte non saperle può essere un male, è tutta una contraddizione la vita.
Sapevo che mia madre, se così posso chiamarla, -ma no, non voglio più chiamarla così- lei è un mostro. Sapevo che quella donna fosse una persona folle e malata, ossessionata dal suo lavoro, dal modo di apparire perfetta agli occhi altrui e troppo ossessionata dai soldi, che non avesse un cuore era già noto, ma non avrei mai creduto fino al punto di ciò che sto per raccontare. Iniziamo. Appena arrivata dentro casa mio padre iniziò a scusarsi non so quante volte per avermi trascurata in tutti quegli anni. Disse qualcosa sul mio perdono, del fatto che ci sperava ad averlo un giorno, e tante altre cose carine che avrebbe dovuto dirmi molti anni prima. Poi servì il caffè amaro, la vera causa della separazione e a breve divorzio dal mostro. Beh, credo sia la parte peggiore in assoluto che una figlia o un figlio possa attraversare durante la vita, ma in questo caso penso che mio padre perse pure tempo a non farlo prima.Da quella famosa sera, la vigilia di Natale peggiore di sempre, da lì iniziarono un po' di discussioni fra loro. Ma la goccia che fece traboccare del tutto il vaso fu quando mio padre, un po' di tempo dopo, cercando fra dei vecchi documenti trovò delle foto di ecografie. Più precisamente ecografie di gravidanze che non hanno mai raggiunto il mondo. Quella strega aveva avuto il coraggio di uccidere tre creature: una prima della mia nascita e due dopo. Si può mai fare questo? Con che coraggio poi? Sono figlia unica ma in realtà avrei potuto avere tre fratelli o sorelle, o magari almeno uno di loro. Oh, ma che dico, sono stata fortunata ad essere al mondo io. Per miracolo direi anche, visto che aveva tentato un aborto anche con me, ma per qualche sconosciuto motivo il suo metodo non ha funzionato quella volta, ho continuato ad andare avanti nella mia crescita all'interno della sua pancia.
Ecco, potevo mai stare bene in un momento come quello?
Non avrei mai immaginato una cosa del genere, ma forse c'era da aspettarselo. E solo allora capii tutto il suo odio nei miei confronti: le avevo rovinato i piani."Ehi" entrò in camera Alice. "Stai ancora male eh.."
Annuii semplicemente con la testa.
"Mi dispiace troppo vederti così, tu non ti meriti tutto questo amica mia, non lo hai mai meritato" mi abbracciò. Un abbracciò che mi fece esplodere di nuovo in lacrime. Un abbraccio che diceva 'sono qui, sfogati'.
"Bisognerebbe spiegarlo a qualche altra persona" singhiozzai sulla sua spalla.
Parlai, lo feci per un bel po'. Mi liberai di una leggera parte del peso e del dolore che sentivo dentro. Ma la più grossa era ancora tutta lì. Lei cercò di tirarmi su il morale, per quel poco che poteva. Non era facile.
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Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!
FanfictionLEI: Più crescevamo, io e lui, e più passavamo il nostro tempo insieme. Facevamo la qualunque insieme. ---- Ma poi tutto è cambiato. L'ho odiato, lui aveva distrutto tutto ciò che eravamo da una vita. LUI: Mi ricordo come eravamo e mi man...