Capitolo 15.

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Per colpa del sonnifero versato da Zayn Malik dentro al piatto con la mia cena, quella sera ero crollata molto presto.

Sto scherzando, ero solo stanca.

Ma dato il mio andare a letto come le galline quella mattina mi ero svegliata altrettanto presto per i miei standard. Alle 8:00 ero in piedi, bella pimpante con una bella doccia già fatta e gli indumenti già indosso. Colazione ancora da fare, ma energia al massimo all'interno delle mie batterie. Ero intenta a prepararmi un caffè quando mi venne un'idea geniale. Oddio, pensandoci dopo anni non era davvero così geniale, ma avendo l'esca più ritardata di sempre e aggiungendo le risate che mi feci, beh, classificai quell'idea come uno dei miei scherzi migliori.

Lasciai perdere la caffettiera e salii le scale. Mi intrufolai senza emettere alcun fiato in camera di Zayn, e dopo aver rubato la chiavetta usb che stava attaccata al suo stereo di ultima generazione scappai in camera mia, dove ancora Alice dormiva beata.

Accesi il PC e scaricai una bella musichetta: il verso della gallina alternato al gallo della mattina presto.

Mentre la salvavo all'interno della pennetta venni colta con le mani nel sacco.

«Ma che stai facendo? Non sono nemmeno le nove.» Alice parlò. Mi portai una mano al cuore per lo spavento, poi appena mi ripresi, senza degnarla di alcuna risposta portai a termine il lavoro.

«Alzati e vieni con me.» dissi spegnendo il computer. «Devo fare uno scherzetto al pakistano di là.» continuai per farle capire le mie intenzioni, o non si sarebbe mai alzata , finendo col perdersi il meglio della giornata.

«Uhm mi piace l'idea» e con un sorriso, senza aggiungere altro mi seguì.

Arrivammo in camera di Zayn in silenzio, e rimisi la chiavetta al suo posto. Accesi lo stereo mettendo il volume abbastanza alto quanto lui sentisse e con il telecomando in mano e Alice al seguito andammo verso il balcone che si trovava già aperto per via del caldo notturno. Appena fummo fuori feci partire l'audio, o meglio la gallina.

Alice iniziò a ridere solo al sentire il chiocciare della galline insieme al canto del gallo. Mentre invece Zayn iniziava a muoversi. Aprì leggermente gli occhi e rimbambito dal sonno si guardò in torno confuso. Poi scattò in piedi e iniziò a cercare con lo sguardo i due animali. Cercò ovunque, persino sotto il letto.

«Ci mancava che quella stronza mi mettesse delle galline in camera» si lamentò continuando a non accorgersi di noi e le nostre risate a pochissimi metri da lui. Era già tanto per lui aver indovinato l'artefice. «Cazzo, se ti prendo..» disse cercando di acchiappare qualcosa nell'aria.

«Ma è proprio tonto.» disse Alice con il fiato al limite.

«Scusa, chi devi prendere, me o la gallina?» gli chiesi trattenendo le risate. Qui lui si girò con gli occhi semiaperti. Ci fissò un attimo e poi si decise a parlare.

«Tutte e tre data la presenza della mia cara sorellina.»

«Io non centro nulla.» si difese la mia amica non smettendo di ridacchiare.

«Cazzo Vicky dov'è 'sta merda di gallina?» sbraitò «Mi hai svegliato tu mettendo un cazzo di animale in camera mia quando io ero nel profondo del mio relax e per di più sei entrata senza permesso. Che poi dove l'hai preso il pennuto te la vedi tu.»

«Gente ritardata come te non ne avevo mai visto» disse Alice guardandolo con finto sconvolgimento.

«Che vuoi dire?»

«Aspetta caro, adesso cambio traccia.» dissi, per poi mettere qualcosa di house o qualsiasi altro genere si trovasse in quel marchingegno.

Il moro si rese subito conto del suo disagio mentale e si insultò da solo. «Quanto cazzo sono coglione.»

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora