Fiume (3)

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Mi trovo in macchina con accanto il mio Zay concentrato a parcheggiare. Siamo appena arrivati davanti allo studio della ginecologa, e appena Zayn spegne il motore mi affretto -si fa per dire- a scendere dal veicolo. Zayn viene dalla mia parte e mi da una mano. E' passato solo un giorno dal precedente ma sembro essere messa peggio. Stamani mi sono alzata con qualche difficoltà in più, qualche piccolo dolorino che mi avverte che manca poco al parto. 

Entriamo dentro l'ambulatorio della ginecologa e aspettiamo alcuni minuti prima che ci chiamino dentro.

"Buongiorno ragazzi!" ci saluta sorridente la dottoressa "Come va oggi?"

"Alla grande" risponde Zayn ed io lo guardo malissimo.

"Alla grande forse per te. Io sto quasi decentemente." dico, mentre mi sistemo sul lettino, e la dottoressa ridacchia. Ad ogni appuntamento con noi si fa sempre delle belle risate. 

"Che novità abbiamo Vicky? Perdita delle acque? Contrazioni?" chiede preparando l'ecografo.

"Non so come sono fatte le contrazioni, non sforno figli ogni giorno. Ma se quei specie di piccolo dolori si chiamano così allora sì, sono quelle. Perdite nessuna."

"Bene.. ogni quanto ce le hai?" continua mettendo il gel su quella palla canguro che mi trovo al posto della pancia.

"Ieri sera, una volta prima di cena, e due stamattina" dico, facendo mente locale per non sbagliarmi.

"Allora probabilmente potrebbero nascere prima, dipende tutto se aumentano in giornata."dice iniziando a monitorare "Come peso va bene, sono all'incirca 2 chili e 900 grammi ognuna, il resto è sempre a posto, l'unica pecca è che non si sono capovolte. Ti tocco il cesareo come programmato."

"Ma porca... -" vorrei imprecare ma mi tappo la bocca con una mano. Questa era la cosa che temevo di più.

"Oddio piccola, ti squarteranno la pancia in due." parla quello stronzo insensibile. Invece di darmi sicurezza e conforto mi ricorda cosa dovrò subire, mentre guarda fisso lo schermo dell'ecografo.

"Sei la delicatezza fatta a persona tu." Vorrei picchiarlo, ma non posso. Proprio sfortunata oggi.

"Devi stare tranquilla Vicky, ne abbiamo già parlato e sapevi sarebbe stato difficile che essendo due gemelle sarebbero nate in modo naturale. Tu l'importante è che stai serena, se stai agitata puoi avere problemi, devi tranquillizzarti al massimo." mi dice la dottoressa.

"O guardi, dopo questo starò tranquillissima." rispondo nervosamente. Da come sono agitata in questo momento non potrei nemmeno entrare in una sala parto.

"Va bene... in ogni caso venerdì hai il ricovero, se non si smuove nulla lunedì ti faranno partorire." mi ricorda.

"Sì, va bene." 

Il tempo di compilare due scartoffie e aver chiesto alcuni chiarimenti sul funzionamento delle contrazioni e il resto che non mi era ancora ben chiaro, torniamo a casa. Metto Zayn a controllare la mia lista di cose per l'ospedale in modo che non dimentichi nulla, giovedì è dopo domani e non vorrei dimenticare nulla. E dopo io sto sul divano e lui prepara un buon pranzetto sostanzioso.

Dopo pranzo Zayn parte per andare a prende gli sposini in aeroporto, mentre io sono a letto non messa bene bene, dalle 11 a questa parte le contrazioni si sono fatte più vive, ma dicono sia normale. Voleva restare con me, ma non c'era nessuno disponibile per andare a prenderli, quindi è dovuto partire. 

Mi alzo verso le 15 giusto per andare in bagno, e dopo vado in cucina a prendere una bottiglietta d'acqua. Mi siedo sul divano e decido di chiamare Zayn per vedere se è arrivato.

"Vicky tutto ok?" risponde preoccupato dopo un paio di squilli.
"Sì, sto bene per ora. Sei arrivato?"
"Sì, devo solo entrare nel parcheggio dell'aeroporto, ma sono fermo in un ingorgo. Troppo traffico, sembra debbano partire tutti oggi dal caos che c'è." mi spiega "Tu cosa fai?"
"Cosa vuoi che faccia, mi sono trasferita dal letto al divano, ma sembra più scomodo questo. Credo tornerò di là." gli dico
"Domani non vado a lavoro. Chiederò a Luca le ferie prima, non posso rischiare a lasciarti a casa da sola."
"Ma ci sarà Alice, mi farà compagnia lei. Eravamo d'accordo."
"Si lo so, ma voglio farlo io piccola." dice e mi fa sorridere il tono dolce in cui lo dice "Comunque sono arrivato, vado a mettermi in vista per quei due e parto subito. Per le 17 sarò di nuovo lì."
"Va bene.. a più tardi." dico e prima di staccare gli dico un "Ti amo scemo."
"Ti amo anche io."  posso sentirlo sorridere.

Una volta chiusa la chiamata afferro il telecomando da sopra il il tavolino basso e accendo la tv. Ed ecco che in un batter d'occhio succede il finimondo dentro la mia pancia. Sento una serie di movimenti che mi fanno restare ferma per alcuni minuti.

"Ragazze! Siete indisciplinate ancora prima di nascere!" dico. Zayn parla spesso alla pancia, io lo faccio raramente, e questa è una di quelle.

Appena tutto si calma proseguo a fare un giro dei canali in cerca di qualcosa, e lo trovo: un film d'azione che ho già visto altre volte, e che continuerei a guardare altre 100 volte. Mi metto seduta in modo più comodo e lo guardo fino alla fine, ossia un'ora dopo.
Quando finisce spengo tutto, ed essendo che mi trovo stranamente scomoda, decido di tornare a letto, ma questo non prima di aver fatto uno spuntino. Così mi reco in cucina, e prendo una mela ed un croissant vuoto, e li mangio con calma seduta al tavolo. Appena finito, ripulisco le poche briciole e vado in camera da letto. Il problema è che resto bloccata poco prima di attraversare la porta.
Inizio ad avere perdite -le famose acque- e per un attimo vado nel panico non sapendo cosa fare. Poi ricordo le parole della dottoressa che mi ha detto "Se si dovessero rompere e sono poche sta tranquilla, non è ancora il momento." Ma qua c'è un fiume, cazzo! 

Devo assolutamente chiamare Zayn. Subito.


Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora