HE.LUI.

Capitolo 30

Sono passati alcuni giorni e non abbiamo più parlato di Derek dalla nostra discussione. Per quanto riguarda la nostra relazione, abbiamo deciso di guardare avanti e mettere quell'intera storia da parte. Non ho più avuto contatti con Derek, ed è meglio così. Non voglio più vederlo comunque, sono ancora parecchio arrabbiata con lui, ho quasi rovinato tutto con Matt. Il mio rapporto con Matt è qualcosa di segreto qui in ufficio, visto che non sappiamo come la potrebbero prendere i nostri manager. Come risultato passiamo gran parte delle nostre pause nel garage di Matt. Vorrei smettere di nascondermi e gridare al mondo con che persona fantastica sto uscendo. Bene Jennifer, dopo le tue riflessioni è ora di tornare a lavoro!

"Hey!"

Sobbalzo mentre Matt mi pizzica la vita, facendomi ridere al suo solletico.

"Ho del lavoro da fare, signore. Vada a giocare da un'altra parte"

"è vero, ma devi anche mettere anima e corpo nel cercare di far felice il tuo collega, è importante"

Si china verso di me e mi sussurra :

"A tal proposito, avrò bisogno di uno o due baci prima di tornare a lavorare su questo file"

Scoppio a ridere, ruotando gli occhi.

"Se non torni a lavoro ora, quello che avrai sarà un bel calcio nel sedere"

Gli faccio un occhiolino e lui fa la sua solita espressione sarcastica.

"Le sculacciate non sono fra le mie preferenze, signora"

Mi trattengo dalle risate e mimo una sculacciata cosa che lo fa scoppiare a ridere. Dopo qualche minuto di pace, vedo Matt contorcersi sulla sedia, si sposta di lato e sento che mi sta osservando. Chiaramente vuole dirmi qualcosa.

"Matt, che c'è? Se hai qualcosa di sciocco da dire, dillo"

"Mi chiedevo...ti andrebbe...di venire da me, sta sera?"

"Intendi...solo tu e io...a casa tua?"

"Sì, e ciò che intendevo. Ma se hai davvero così tanta paura di rimanere sola con un ragazzaccio come me, puoi portare Phil"

Quando ricordo il pasticcio di Phil, la notte in cui Matt e io ci siamo baciati per la prima volta, scuoto la testa. Lui mi sorride, come se mi avesse letto nel pensiero. Faccio del mio meglio per non saltare dalla gioia, non voglio che capisca quanto stessi aspettando questo momento.

"Bè...devo portare qualcosa?"

"Puoi portare qualcosa da bere. Cucinerò io. Conto sul fatto che tu non possa resistere al dessert"

"Beccata in pieno!"

Ora devo cercare di lavorare e resistere al bisogno di farmi i miei soliti film e di elaborare con Lexy una strategia in vista della serata. Decido di fare una pausa e andare in caffetteria mentre Matt è stato manipolato da un altro collega per fare un poster o cose del genere. Approfitto dell'essere da sola per mandare un messaggio a Lexy per chiederle di incontrarci.

"Si sta divertendo signorina Jennifer?"

"Buongiorno, signorina Nicole"

Le offro il mio più bel sorriso e continuo a scrivere, con estrema tranquillità, mentre la sento ridere ironica.

"Vedo che è piuttosto rilassata...Ci sarebbe quasi da chiedersi se si trovi al lavoro..."

La guardo con occhi sprezzanti. Stringo i denti, pronta a risponderle, ma Chris mi ferma in tempo.

"Andiamo...tutti ci rilassiamo un po'. No, Nicole?"

Mi raggiunge guardando serio Nicole, che nasconde velocemente il suo sguardo malevolo. Guardo entrambi in successione, completamente spiazzata. Non posso credere che l'abbia fatta tacere in questo modo. Nicole si volta con un sguardo disgustato sul volto, per poi lasciare la stanza. Sono senza parole e allo stesso tempo potrei scoppiare a ridere.

"Grazie Chris"

Lui si limita ad annuire leggermente.

"Non mi è piaciuto il modo in cui ti ha parlato"

"Sì, ho visto...Comunque, se mai avessi avuto la brillante idea di parlarle in quello stesso tono, mi sarei ritrovata presto senza lavoro"

"Nicole e io...abbiamo i nostri piccoli segreti..."

"Tu e Nicole?! Non dirmi che anche tu..."

"Ma No! Ha effettivamente delle argomentazioni convincenti... Ma non apprezzo le stronze del suo genere....Allora, quindi quel babbeo si è finalmente deciso? "

"Cosa?"

"Matt..."

"Io...ehm..."

"Lo so che state insieme. Se non si fosse deciso dopo tutto quel blaterare su di te a Miami, l'avrei costretto a invitarti io"

"Ah?!"

Chris scuote la testa da destra a sinistra e mi strizza l'occhio, per mollarmi lì. Quindi Matt gli ha detto di stasera?

***

Ho lavorato come una pazza per finire prima e quando sono tornata a casa, ho portato Phil a fare una passeggiata. Ora ho un'ora per sistemare quello che vedo allo specchio. Metto un po' di musica al telefono, scelgo "Señorita" di Shawn Mendes, a tutto volume, si sono in fissa! Poi mi dirigo verso l'armadio... Per prima cosa la biancheria: adoro Lise Charmel. Mi rendo conto che sono anni che non ho un appuntamento con un ragazzo di cui mi importi davvero e con Matt mi sembra di riaprire una porta chiusa da troppo tempo. Di fronte all'armadio rifletto su come vestirmi, scelgo un vestito nero che aderisce perfettamente alle mie forme, è molto sexy senza essere volgare. Mi precipito a truccarmi e opto per una cosa leggera. Una volta pronta, do un'ultimo sguardo allo specchio, l'emozione mi ha dato un bel colorito e non smetto di sorridere neppure volendo. Il tempo stringe, mi sistemo i capelli e prendo le mie scarpe con un tacco alto ma sicuro. L'ultima volta che ho indossato i trampoli mi sono quasi slogata una caviglia, rido al solo pensiero di arrivare da Matt zoppicando. Metto un po' di profumo e prendo la mia borsa. Accarezzo Phil sulla testa, prendo una bottiglia di vino rosso che ho messo da parte e lascio l'appartamento con il cuore che batte a mille.

Quando il taxi mi lascia all'indirizzo che mi ha dato Matt sto per esplodere, è strano, ma fino ad ora la nostra relazione è stata vaga... un giorno è ufficiale, l'altro incerta, senza un reale confine tra le due cose. Mentre aspetto che apra la porta, prego che non faccia un'altra delle sue inversioni a U. Quando apre la porta, mi sento davvero intimidita, eppure è il mio Matt quello davanti a me. Splendido come sempre...

"Wow, angelo!"

"Ciao!"

Sconcertata dal modo in cui Matt passa i suoi occhi lungo il mio corpo, gli consegno la bottiglia.

"Ah, grande!"

Mi sorride in maniera irresistibile, uno di quei sorrisi per cui qualsiasi ragazza ucciderebbe, e mi fa segno di entrare.