Capitolo 58

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Oggi presenteremo il progetto a Will, il che vuol dire che siamo finalmente arrivati al weekend. Gli ultimi giorni sono stati un inferno, per me: lavorare insieme, fingendo che non fosse successo niente, pur sapendo benissimo che nulla sarà più lo stesso, mi ha semplicemente sfibrata completamente. È venerdì pomeriggio e non sono soddisfatta del lavoro che abbiamo svolto, ma abbiamo ancora un po' di tempo per limitare i danni. I nostri colleghi se ne sono andati già un'ora fa, e io continuo a studiare le immagini di Matt sul mio schermo.

"Matt, puoi venire qui un secondo, per favore?"

"Sì..."

Si alza e gira attorno ala sua scrivania per mettersi in piedi accanto a me, con le braccia incrociate al petto.

"Ho appena dato un'occhiata alla tua immagine numero 6. Non credo che il colore risalti in mezzo al resto. Tu che ne pensi?"

"Non lo so"

Ci scambiamo uno sguardo che rappresenta alla perfezione l'intensità del nostro rapporto da quando abbiamo iniziato questo progetto. L'atteggiamento menefreghista verso questo file sta davvero iniziando a darmi sui nervi.

"Che cosa vuoi?"

"Non lo so, sei tu il graphic designer, no?!"

"Ah, adesso sono io il designer? Ho fatto quel che potevo con il tempo che ho avuto. Devo ricordarti che sei tu quella che si è fatta andare bene la scadenza? Ma no, Matt, quattro giorni sono più che sufficienti!"

Parla con tono acuto in pallida imitazione del mio discorso nell'ufficio di Will. Potrei semplicemente mollarlo qui, con la sua immagine, e andare a casa. Ma se voglio evitare di rovinare la mia carriera dovrò sopportare. Così chiudo gli occhi e faccio un profondo respiro.

"Per favore Matt. Non voglio passare la notte qui..."

Si schiarisce la voce, mentre muovo nervosamente il mouse. Si china improvvisamente dietro di me, contro la sedia, così che il suo petto tocchi la mia nuca e le sue braccia mi circondino. Mette una mano sul bordo della scrivania, e l'altra sul mouse, sfiorando la mia. Il mio cuore batte più velocemente, fisso lo schermo del computer giusto per avere un appiglio, ma la mia mente è già in viaggio.

"Posso cambiare questo qui. Penso renderebbe tutto più chiaro"

Col cursore circonda rapidamente la zona di cui sta parlando. Per un attimo mi rendo conto che non me ne potrebbe fregare di meno dello schermo, e che sto fissando il suo viso. Come i suoi occhi guardano i miei, risposto subito lo sguardo sullo schermo. Quando si sposta, e non sento più il suo corpo contro il mio, mi sembra di venir scaraventata nel vuoto. Si risiede nella sua scrivania e torna al lavoro. Non ha provato lo stesso? Sono l'unica che impazzisce quando i nostri corpi si sfiorano? Mi alzo di colpo dalla sedia, essa scivola dietro di me, rimango dritta già sorpresa di ciò che sto per dire.

"Matt, non è possibile! Non posso continuare così"

Solleva la testa e mi fissa, confuso.

"Domani chiederò a Will di cambiarmi d'ufficio"

"Cosa?"

"Non posso continuare a fingere. Non posso continuare a lavorare con te come se nulla fosse successo"

Il suo viso cambia d'espressione, poggia lo stilo e si alza per confrontarmi.

"Ma...Jennifer"

"Non posso, Matt"

Con gli occhi umidi, fisso il vuoto agitando la testa da destra a sinistra. Si passa una mano tra i capelli. Per me è semplicemente impossibile stargli così vicina eppure così lontana, non lo sento più mio.

"Non capisci che...ho solo bisogno di tempo?"

"Sì, lo capisco. Ma non è facile per me"

"Lo so..."

Stavolta le lacrime scendono, e non posso fare nulla per trattenerle.

"No, non piangere...per favore"

Mi si avvicina, prendendo le mie spalle tra le sue mani e fissandomi dritta negli occhi.

"Matt, lascia che ti aiuti..."

Ma lui si fa indietro, con espressione triste, fissa il pavimento.

"Perchè mi stai facendo questo?"

A esser franca, non gli do il tempo di rispondere. Non è davvero una domanda.

"Perchè hai lasciato che mi affezionassi a te?"

"Io..."

"Sai almeno quanto stia soffrendo per questa distanza tra di noi? Sai quanto ti amo?!"

Rimango senza parole, con la mano sulla bocca, rendendomi conto che per l'ennesima volta gli ho urlato in faccia i miei sentimenti. Lui mi fissa, senza fare nulla. Assolutamente nulla. Con rabbia mi asciugo le lacrime e afferro la borsa di fretta.

"Lascia tu il file sulla scrivania di Will. Me ne vado!"

"Jennifer..."

Mi dirigo verso l'ascensore, ignorando le lamentele di Matt. Non ne posso più. Devo andarmene da questo posto, allontanarmi da quel ragazzo, prima di perdere me stessa...

HE.LUI.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora