Capitolo 3

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Questa mattina mi sono dovuta preparare alla velocità della luce, poiché, come volevasi dimostrare, non mi sono svegliata quando la sveglia ha suonato. Ho avuto solo pochi minuti per prepararmi, in ogni caso il risultato non è perfetto ma dovrò farmelo andar bene. Arrivo nel mio ufficio, prendo qualche appunto e mi precipito in quello del mio manager e completamente senza fiato busso alla porta prima di aprirla.

"Buongiorno Jennifer, entri pure"

Appena ho iniziato a lavorare qui, sono rimasta un po' sorpresa dall'atteggiamento cordiale di Will. Mi ero immaginata di ritrovarmi di fronte un uomo anziano, consumato dalla pressione delle responsabilità del ruolo, invece lui è un uomo sempre impeccabile, impassibile a tutto ciò che gli capita attorno.

"Problemi con la sveglia signorina Jennifer?"

"No, no, io... non sono in ritardo, vero?"

"Sembra senza fiato"

Con Will ho sempre difficoltà a capire come comportarmi. Può essere molto amichevole e in altri momenti parecchio scostante, mi ha sempre intimidita. Molto probabilmente è per la sua stazza o forse il modo in cui rigira il suo anello tra le dita quando è perso nei suoi pensieri.

"...Voleva vedermi?"

"Sì, è un lavoro per uno dei nostri clienti più influenti, tutti i dettagli sono in questo archivio"

Ondeggio maldestramente mentre mi sporgo verso l'archivio che Will mi ha appena passato sulla scrivania. Non so perché ma ho sempre l'impressione che mi stia esaminando. Come cerco di prenderlo lui posa la sua mano sopra la mia, mentre fissa i suoi occhi blu nei miei.

"Non era in ritardo stamattina, e... sta davvero bene senza trucco"

"ehm... grazie"

Prendo l'archivio e lascio l'ufficio più in fretta che posso, mi mette troppa ansia. Con il mio manager è sempre così, è gentile, forse anche troppo, meglio non farsi incantare. Quando arrivo al mio box dell'ufficio Matt è appena arrivato e quando si accorge di me mi sorride apertamente.

"Buongiorno!"

"Hey Matt"

"Allora, indolenzita da ieri?"

"No, sto bene"

"Ah...allora lavoreremo di più la prossima volta nonnetta"

"Chi stai chiamando nonnetta? Se ricordo bene, sono io quella che ti ha sbattuto al tappeto..."

"Quello che ricordo io è il modo in cui mi hai esaminato nelle docce"

"Matt ho semplicemente scambiato le docce degli uomini per quelle delle donne!"

"Non preoccuparti! Ti sto solo prendendo in giro, non essere così cupa."

"...Will mi ha dato l'archivio di un cliente che vorrebbe un modello redatto per stasera, direi che abbiamo del lavoro da fare"

"Ci ha provato ancora?"

"Eh?! Will? No, non ha detto nulla di particolare..."

Matt mi fissa con un'espressione che dice -non prendermi per scemo. So che a Matt non piace il modo con cui Will si rivolge a me e a volte ho anche l'impressione che sia geloso, cosa che mi da speranza.

"Sei forse geloso?"

"No, non lo sono... a meno che tu non l'abbia visto a petto nudo. Ho ottenuto un vantaggio ieri sera, a giudicare dall'espressione che avevi sulla faccia"

"Matt!!"

Sospiro, ritornando dietro al monitor del mio computer, fingendo di mettermi al lavoro. Intorno a mezzogiorno, decidiamo di andare alla caffetteria. Troviamo Chris appoggiato al muro, con lo sguardo fisso al suo cellulare.

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