Capitolo 18

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Derek. Sono sorpresa nel vederlo, ma mi fa piacere e gli sorrido.

"Posso sedermi?"

Mi sposto per lasciargli un po' di spazio.

"C'è qualcosa tra te e me in questo parco, vero?"

Rido nervosamente da sembrare un'idiota. Un sorrisetto mi si forma sulle labbra e guardo Derek per poi rispondere

"Così pare..."

I. mio telefono squilla ed è Lexy, probabilmente vuole controllare come vanno le cose. Rifiuto la chiamata e le mando un messaggio 

-Ti chiamo dopo. Baci.

Noto che Derek mi sta fissando.

"Derek, smetti di fissarmi in quel modo"

"Scusa, stavo pensando tra me che sei davvero una ragazza incredibile"

Inizio a ridere, questo ragazzo ha sempre la risposta pronta.

"Ok, buono a sapersi"

"Non sto scherzando. Sei stata assalita ieri sera e la stai affrontando benissimo"

"Ho imparato a fare questo genere di cose.Non ho mai smesso di star male, ho solo imparato a dare più importanza alle cose che mi rendono felice, il resto fa da contorno"

"L'importante è rialzarsi sempre. Ci vuole coraggio per fare quello che hai fatto e uscire con un sorriso sulle labbra il giorno dopo."

"Qualche volta hai paura? Intendo, in generale?"

"Sicuro. A volte, la sensazione che mi dà l'essere in pericolo, mi fa sentire vivo, praticamente intoccabile. Hai presente?"

"Sì, capisco. Ogni tanto bisogna fare qualcosa per sentirsi vivi. La routine mi mette ansia"

"Io ho un principio nella vita...Ogni piacere proibito è degno di essere vissuto"

lo fisso, devo ammettere che il suo modo spontaneo di affrontare la vita mi affascina.

"Tipo guidare a 200 km/h per le strade di New York?"

Offro a Derek uno sguardo consapevole, come a dire -Si, lo so.

"Ti dico una cosa, principessa. Se mi troverò nella mia macchina, quando la morte busserà alla mia porta, allora sappi che sarò stato felice che sia successo lì"

"Derek, non puoi parlare così!"

"Perché no?"

Lui si raddrizza, sembra essere completamente preso dalla nostra conversazione, poi riprende il discorso.

"Voglio dire, a che serve vivere se devo evitare tutto ciò che mi dà una scossa? Non voglio vivere una vita ordinaria. Non lascerò che qualcuno mi rinchiuda in una sorta di campana di vetro"

"Non viviamo solo per noi stessi. Viviamo anche per chi ci vuole bene. Non pensi a Matt? In che stato pensi si trovasse all'ospedale?"

Il volto di Derek si irrigidisce.

"Non scambiare mio fratello per qualcosa che non è. Lui ama il pericolo tanto quanto me."

Osservo per un attimo Derek, il cui sguardo cupo si perde tra la gente che ci passa davanti.

"Non riesco proprio a capire cosa sia successo per comportarvi così l'uno con l'altro"

Derek mi guarda con un sorrisetto sulla faccia.

"La curiosità uccise il gatto, signorina"

"Sei seduto sulla mia tovaglia, quindi faccio le domande che voglio. Se non ti sta bene, sei libero di andartene"

HE.LUI.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora