Capitolo 60

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"Sai, non ho mai avuto il coraggio di andare da mia madre, al cimitero"

Matt si gira verso di me, i suoi occhi umidi guardano attentamente i miei per ascoltare ciò che ho da dire.

"Non ho mai trovato il coraggio di mettere via le sue cose. Era troppo difficile, perchè significava accettare che lei se ne fosse andata. Quindi sì, quello che stai facendo è coraggioso, Matt"

"Jennifer, apri gli occhi. Sei la ragazza più coraggiosa che abbia mai conosciuto, hai il coraggio di andare avanti. So che se vengo qui ogni anno è perchè ho paura di dimenticarmi di lei"

"Ti senti responsabile per quello che le è successo, quindi non riesci a lasciarla andare..."

Gli occhi di Matt si fermano su di me, come se avessi visto dentro di lui.

"Devi sapere...che tengo tanto a te, Jennifer"

"Matt, io..."

"Aspetta, fammi finire. Non mi sono mai sentito così per nessuna, neanche per Lana. L'ho amata, ma con te è diverso. È così chiaro, sai? Ciò che provo per te è più forte di qualunque cosa abbia mai provato..."

Con incredibile tenerezza, mi bacia dolcemente. Chiudo gli occhi sentendo come se il tempo si fosse fermato proprio in questo momento.

"Ti amo, Jennifer"

Lo bacio di nuovo, con un sorriso che si diffonde sulle sue labbra. Sono così carica di emozioni, di gioia che sto per piangere. Prende dolcemente il mio viso fra le sue mani, baciandomi una lacrima che scivola sulla guancia.

"Quando sei apparsa nella mia vita, non ho capito subito cosa mi stesse succedendo. Ci ho combattuto contro, e poi, la sera in cui quel bastardo ti mise le mani addosso, ho capito. Ma per un po' ho esitato a farti entrare nella mia vita, perchè..."

Matt si ferma un istante ma poi continua.

"Perchè sembrava che stessi tradendo la memoria di Lana. Mi sono sentito in colpa per amare di nuovo... Se non voglio farti salire sulla mia moto, è perchè ho paura di ferirti. Sono terrorizzato all'idea di metterti in pericolo e non sopporterei di perdere anche te"

"Matt, non mi perderai...sono qui, con te"

"Lo so...ma quando ho capito quanto ti avessi messa in pericolo con i miei casini, mio fratello, la gang, le corse...tutto è tornato in superficie. Se le cazzate fatte in passato mettono in pericolo me, non mi importa ma se si tratta di te, no! Devo proteggerti"

"Che vuol dire che non ti importa? Quando parli così è terribile, non oso nemmeno immaginare cosa succederebbe se ti capitasse qualcosa..."

Smette di parlare per un po', guardando verso la città. La brezza leggere gli accarezza i capelli. È così bello! Così bello che potrei stare ad osservarlo per ore.

"Non sono il principe azzurro, lo sai...Con me non avrai mai la vita che hai sempre desiderato. Non sono un bravo ragazzo, Jennifer"

"Non ho mai detto di voler un principe e sta a me decidere che vita voglio. E, in questo momento, voglio continuare la mia vita con te"

Mi sorride con tenerezza per poi baciarmi.

"Dovremmo tornare a casa, ora"

Guardo verso la sua moto, lui segue il mio sguardo, e non riesco a decifrare la sua espressione.

"Chiamo un taxi"

"Non sei ancora pronto?"

"Ho bisogno un po' di tempo, per quello. È stato difficile raccontarti tutto, ora devo tornare a case e stare un po' da solo. Ci vediamo lunedì a lavoro e non cambierai più ufficio, vero?"

HE.LUI.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora