Abbi cura di splendere

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Titolo: Abbi cura di splendere

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Titolo: Abbi cura di splendere

Scrittrice: VanessaMarcian

Genere: Romanzi rosa

Vorrei porvi una domanda: Secondo voi, com'è la storia d'amore più classica che va tanto di moda ultimamente? Come deve essere impostata una storia d'amore per essere sicuri che faccia successo?

Io direi che ci deve essere una bella ragazza come protagonista, che sia anche ingenua e studiosa, e che venga considerata la classica brava ragazza da tutti quelli la conoscono, poi deve esserci il classico bello e dannato, colui che se ne sbatte delle regole e che della vita fa quello che vuole. Di solito, i due si innamorano, spinti dal fatto di essere completamente differenti l'uno dall'altro come il giorno e la notte, e dove di solito, la brava ragazza riporta il bello e dannato sulla retta via. 

Per contorno a questa storia, spesso ci sono sempre i soliti antagonisti, di solito la ex di lui, comunemente stronza e superficiale, ed un eventuale secondo spasimante di lei, spesso un amico o un ex amico del protagonista maschile, che tenta in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote alla loro storia d'amore. Questa è la storia di cui vi sto parlando. Vi ricorda niente?

Il modo di scrivere di Vanessa mi piace immensamente tanto, e se non fosse che la sua storia la trovo una versione raffinata del più famoso "After", direi che la sua è diecimila volte più bella. 

Innanzi tutto perché ha avuto il coraggio di impostare la sua storia in terza persona, ed è molto più difficile raccontare gli avvenimenti e gli stati d'animo dei personaggi in questo modo, specialmente se si continua, in modo estremamente bene, a mantenere in mano lo scettro di padrona di casa.

Lo scrivere in terza persona è come fare le veci di una voce fuori campo di un film, bisogna spiegare al lettore quello che non riesce a vedere attraverso i dialoghi tra i personaggi, e lei ci riesce in maniera entusiasmante, è spettacolare!

Se posso dirla tutta, però, ho trovato un paio di nei nella sua "terza persona". Prima di tutto perché a volte sembra che faccia un po' il tifo per il personaggio di cui sta parlando al momento, dicendo qualche parolaccia che, in un'impostazione in terza persona, non sarebbero ammesse a meno che non si stia riportando testualmente il pensiero di un personaggio. In secondo luogo, ho riscontrato che sei troppo descrittiva negli stati d'animo dei personaggi secondari. Così togli tutto il divertimento al lettore di scoprirli da solo, di chiedersi perché si comportano in un determinato modo e anche di mandarli a quel paese se fanno "incazzare". 

In ogni caso, anche se ritengo il suo lavoro poco originale, credo che sia di alta qualità. A parte qualche errore comune, come la coniugazione dei verbi (è per questo che la terza persona è più difficile) e la mancanza di qualche virgola, non si può mai sapere se, andando avanti, il suo racconto prenda una piega diversa e si discosti completamente dallo stereotipo della classica storia d'amore, di lei brava e lui stronzo. E la cosa non mi sorprenderebbe affatto data la straordinaria capacità di scrivere di Vanessa.

Un in bocca al lupo!

See you later...

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