Titolo: Only your blood
Genere: Vampiri
Autrice: Cigno_Nero_65
Non poteva esserci titolo più azzeccato per una storia di questo tipo. Chi ama trovare una storia d'amore che faccia da sottofondo ad ogni libro che legge, direi che questa storia non faccia affatto al caso suo.
Zoe Hunter è una giovane donna angustiata dal ritorno del suo ex fidanzato che dopo 4 anni torna nella sua vita per riallacciare i rapporti con lei, proprio ora che stava cominciando a dimenticarlo.
Nel frattempo, nell'ambiente di lavoro di Zoe fa capolino una nuova figura maschile, si tratta di un certo Blake Knight, un uomo estremamente attraente ma con un'anima scura. (Io conoscevo un certo Micheal Knight, ma di scuro aveva solo la macchina... vabbè)
Cosa ci fa un uomo in una redazione giornalistica di sole donne? Blake si presenta come il nipote della proprietaria della redazione, della quale prenderà le veci. Di conseguenza sarà il nuovo capo di Zoe. Quest'ultima rimane incantata dal favoloso aspetto fisico del suo nuovo capo, nonché dal fascino irresistibile che emana. Dal canto suo, nemmeno Blake resta del tutto indifferente alla bellezza di Zoe, e fin da subito mette in atto tutte le sue tattiche di seduzione.
Ma quel loro incontro in redazione non è certo il loro primo incontro, almeno non per Blake. Già una volta Blake aveva incontrato Zoe, ma aveva fatto in modo che lei non si ricordasse di quell'incontro. Perché Blake non è un uomo comune, lui è un vampiro.
Per lui è un gioco da ragazzi potersi nutrire del sangue di Zoe e fare in modo che lei non si ricordi niente, anche se c'è qualcosa che non torna, e quando viene a conoscenza della vera identità di Zoe, qualcosa cambia. Zoe non è solamente una splendida ragazza, ma è anche il suo principale nemico naturale, ma anche colei di cui lui non può più fare a meno...
Non voglio svelarvi altro, ma sono sicura che per chi ama questo genere, non riuscirà a staccare gli occhi di dosso da questa storia. Intrighi, passione e sesso, nonché sangue, sono gli ingredienti che attirano gli amanti di questo genere, e questa storia riesce a coinvolgere davvero molto, anche se ammetto che nell'intera narrazione ci siano delle forti lacune linguistiche.
Innanzi tutto, trovo una cattiva scelta iniziare a raccontare il libro in prima persona, e poi dopo appena una manciata di capitoli passare la narrazione in terza persona. Credo che per rispetto della storia stessa, dovremmo cercare di mantenere un unico stile narrativo dall'inizio alla fine, tanto più che, i primi capitoli, specie quelli dal punto di vista di Zoe, mancano quasi del tutto di una descrizione fisica o generale della stessa Zoe. Infatti fino al secondo o terzo capitolo non sappiamo che tipo di lavoro essa svolga, non sappiamo che aspetto fisico abbia, se sia mora o bionda, ma lo ritengo un aspetto alquanto importante, specialmente per giustificare l'iniziale attrazione fisica di Blake. L'autrice inserisce molti media, ma non possiamo basarci su quelli per capire l'aspetto fisico dei protagonisti, quelli devono essere solo un valore aggiunto. Infatti, per Blake fa una descrizione fisica abbastanza esauriente.
Oltretutto, un capitolo in prima persona, dove il punto di vista cambia troppo spesso, irrita il lettore, soprattutto quando si rende conto di leggere lo stesso identico momento da più punti di vista. Infatti assistiamo al punto di vista di Zoe, a quello di Blake e addirittura a quello di Nathan, l'ex di Zoe. Se avesse adottato da subito la terza persona avrebbe evitato di raccontare tre volte lo stesso accaduto, ma avrebbe potuto farci comprendere lo stesso il punto di vista di tutti e tre. Leggendo tre volte la stessa scena il lettore può sentirsi preso in giro. È come quando compriamo un cd nuovo, e vi troviamo diverse tracce comprendenti diverse vecchie canzoni in versioni diverse.
Il linguaggio usato dall'autrice è molto chiaro e comprensibile, e si capisce che non stiamo leggendo il lavoro di una ragazzina che scrive con gli ormoni imbizzarriti sul proprio personaggio idolatrato, ma è una persona più matura. Molti vocaboli sono propri di una donna, anche se spesso e volentieri ci imbattiamo in errori grossolani e stupidi, ma che fanno capire di non essere solo errori di disattenzione, ma figli di una scarsa concezione di come sarebbe la forma corretta della parola in sé, proprio perché ripetuti.
Ogniuno sarebbe ognuno.
Fù va scritto fu, senza accento.
Altre tanta si scrive altrettanta.
Lo aveva legato a se, il se va con l'accento: Lo aveva legato a sé
Un po, si scrive con l'apostrofo, un po'...
Etc.
Un'altro fattore che rende ostica la lettura è l'estremo errato uso della punteggiatura, non solo delle virgole, dove spesso e volentieri ne incontriamo troppe dove non ci vorrebbero, ma anche l'uso del punto o del punto e virgola. Il punto e virgola dovrebbe avere una pausa che sia una via di mezzo tra il punto e la virgola, invece spesso e volentieri viene usato al posto dei due punti. Tutto questo si somma al fatto che anche la sintassi a volte è un po' confusa, e ci spinge a decifrare ciò che leggiamo più che a capirlo semplicemente.
Es: Una volta arrivata, posteggio la macchina nel vialetto, come sempre, entro in casa e guardo l'orologio che troneggia sul muro del salone di fronte a me. Segna le nove e cinquantacinque, lascio tutte le mie cose all'entrata, giaccone, borsa, valigetta chiavi e mi fiondo in cucina. Ho bisogno di zuccheri...gelato al cioccolato e menta, così non devo neanche riscaldare la cena, passo direttamente al dolce. Se dovessi correggere tutto questo periodo, lo scriverei così: Una volta arrivata a casa, posteggio la macchina nel vialetto come sempre ed entro in casa. Guardo l'orologio che troneggia sul muro del salone di fronte a me, noto che segna le nove e cinquantacinque; lascio tutte le mie cose all'entrata: giaccone, borsa, valigetta, chiavi e mi fiondo in cucina. Ho bisogno di zuccheri... gelato al cioccolato e menta, bene! Così non devo neanche riscaldare la cena e passo direttamente al dolce. Come vi sembra?
Una cosa che ho trovato di cattivo gusto è durante il racconto in terza persona: durante le scene di sesso, che posso azzardare nel dire che sono il punto forte di questa autrice, è davvero brutto trovare la descrizione degli organi sessuali di entrambi usando la parola del gergo volgare. Ovvero sono parolacce. Avrei capito se fosse stato in prima persona, perché stava a significare che la persona che parlava aveva quel modo di esprimersi e quindi sarebbe stato un modo in più per enfatizzare una sua caratteristica, ma l'uso di certe parole in terza persona non credo che sia adeguato. La terza persona è come una voce fuori campo che deve spiegare in modo formale e distaccato quello che succede dentro la storia, di conseguenza non può fare uso di certi vocaboli.
Consiglierei innanzi tutto una bella revisione, magari aiutata da un beta che metta in evidenza tutti quegli errori ripetuti e la punteggiatura, e poi chiederei all'autrice di cambiare in un unico stile la narrazione dell'intera storia, mantenendola dall'inizio alla fine o in prima persona o in terza. In fondo, la bravura di una scrittrice si vede quando cerca di mettersi alla prova. Non credo proprio che se fosse, ne risulterebbe male.
Se riuscisse a migliorare in questo senso il suo lavoro, forse non arriverà alla perfezione, ma sicuramente riceverà molte più stelline e visualizzazioni, come effettivamente questa storia merita di ricevere.
See you soon.
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Di cosa sa la mia storia
RandomSERVIZIO CHIUSO Salve a tutti! Con questo "libro" intendo fare una raccolta dei vostri lavori, dandovi così la possibilità di fare pubblicità al vostro libro. Non mi limiterò a scrivere la trama e il titolo ma darò una mia opinione personale della t...