Ti voglio bene veramente

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Titolo: Ti voglio bene veramente

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Titolo: Ti voglio bene veramente

Autrice: SweetCharl

Genere: Teen fiction

Salve!

Questa teen fiction che vi sto per raccontare, è principalmente una storia d'amore. L'incipit del racconto, nonché la protagonista, ricorda molto il cartone animato anime "Rossana", specie perché la protagonista di chiama proprio Rossana, anche se viene soprannominata Sana, chi di voi non l'ha mai visto? Io no, mi piaceva solo la sigla, per questo lo conosco. Però, da come ribadisce la scrittrice anche nella presentazione del libro stesso, non è affatto ispirato a quell'anime... Ok, non ti scaldare!

La storia descritta è alquanto simpatica.  Sana e Samuel sono due ragazzi che frequentano la stessa classe, e sono diversi come il giorno e la notte.

Lei è una ragazzina molto studiosa, a cui piace prendere buoni voti, sempre dolce e sorridente e molto impegnata. Inoltre ha una carriera nel mondo dello spettacolo, infatti quasi tutti i giorni si reca in teatro.

Lui è un ragazzo un po' particolare. Viene descritto come chiuso e taciturno, che non parla con nessuno. Viene inoltre descritto come il capo dei ragazzi della loro classe che non fanno altro che combinare guai, incitati da lui, che li dirige da lontano. È una testa calda, guai a chi gli pesta i piedi perché non si fa problemi ad alzare le mani.

I due, come ci possiamo immaginare, non si possono vedere, quasi si detestano. Soprattutto Rossana, che per colpa di Samuel riesce a studiare e a prendere buoni voti con più difficoltà. 

Ma alcune rivelazioni di Max, il miglior amico di Samuel, spingeranno Sana a vederlo sotto una luce diversa e la spingeranno ad avvicinarsi a lui.

L'attrazione latente viene fuori tra i due con un bacio rubato da Samuel, mentre lei dormiva... o faceva finta. Non si capisce bene.

Questo bacio rovina un po' la loro amicizia, e a complicare le cose, sono il padre di lui e la mamma di lei, che si scopre che si frequentano già da un paio d'anni, e oltre tutto hanno intenzione di iniziare a vivere insieme. 

Riusciranno Sana e Samuel a convivere sotto lo stesso tetto come fratello e sorella?

Allora, sinceramente questa trama è molto stuzzicante, molto simpatica e carina. Se non fosse che il libro, a parer mio è scritto in modo molto infantile. Specialmente se si pensa che l'autrice ha già 26 anni.

Oltre al linguaggio infantile, anche i dialoghi hanno poco spessore. E molto spesso, durante la lettura, mi sono chiesta se piuttosto non stavo leggendo un libro per bambini.

Lasciando perdere il linguaggio narrativo, la cosa che mi ha fatto più storcere il naso è la descrizione che fa di Samuel, che, a parer mio, sembra essere in controsenso con se stessa. Al primo capitolo lo descrivi così: "Samuel era sempre stato un ragazzo chiuso, taciturno e a volte sfrontato, molto riservato e spesso con la testa tra le nuvole... [...] ...lui era il leader del gruppo dei ragazzi e di conseguenza loro facevano tutto ciò che lui gli diceva di fare..."

Innanzi tutto, un ragazzo non può essere riservato e al tempo stesso sfrontata, è un controsenso. E non può essere nemmeno chiuso e taciturno e contemporaneamente essere considerato il leader di un gruppo di ragazzini anarchici e maleducati. Un ragazzo che incita un gruppo di coetanei a fare atti di bullismo deve dimostrarsi superiore agli altri, proprio in quel senso. Deve incitarli prima di tutto con un carattere carismatico, e facendo vedere agli altri che lui non ha paura, ma un ragazzo riservato non fa queste cose. È una contraddizione in termini.

Secondo me, tu hai cercato di far conoscere al lettore sia la parte caratteriale visibile di Samuel e sia quella nascosta. In realtà, il fatto che lui sia anche un ragazzo insicuro ma intelligente, che poi è lo stereotipo per i ragazzi problematici dei romanzi, deve essere svelato in un secondo momento, quando cioè il lettore ha preso dimestichezza con il personaggio e si è affezionato a lui. 

Spiattellando al lettore ogni minima sfaccettatura caratteriale del protagonista, costringi il lettore ad essere spettatore passivo della storia, perché toglierai in lui la bellezza della scoperta. 

Tralasciando l'aspetto psicologico, il tuo racconto manca del tutto di una descrizione fisica di entrambi i protagonisti.

Oltre a questo, ho notato l'errato uso che fai delle virgole. Sembrano buttate lì a casaccio, in alcuni casi ce ne sono troppe dove invece non dovrebbero esserci, e in altri, manca del tutto quando invece dovrebbero essere presenti.

Consiglio vivamente una bella revisione dettagliata di tutta la storia, correggendo anche e soprattutto quel fatto, come ti ho spiegato, dell'andare a capo dopo appena una manciata di parole. Non devi assolutamente andare a capo, il testo ci andrà in automatico una volta che lo spazio sarà terminato. A meno che, ovviamente, il periodo descrittivo non è terminato e ne deve iniziare uno nuovo.

Spero di esserti stata d'aiuto e di non averti demoralizzato troppo. In fondo siamo qui per imparare!

See you later...

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